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Donald Trump è stato recentemente dichiarato colpevole di falsificazione di documenti finanziari in un caso che coinvolge la pornostar Stormy Daniels. Questa vicenda è diventata uno dei temi più discussi negli Stati Uniti, complicando ulteriormente la già tumultuosa carriera politica dell’ex presidente. L’ammontare del pagamento illecito e le sue implicazioni giuridiche hanno suscitato l’attenzione dei media e dell’opinione pubblica.
La storia di Stormy Daniels
Stephanie Clifford, conosciuta al pubblico come Stormy Daniels, ha segnato la cronaca politica americana come protagonista di una delle vicende legali più controverse legate a un presidente in carica. Nata a Baton Rouge, Louisiana, il 17 marzo 1977, Daniels ha affrontato diverse difficoltà nella sua giovinezza, accolti da una madre single che non riusciva a sostenerla. Per guadagnarsi da vivere, ha iniziato a lavorare in strip club durante gli anni del liceo. Il suo successo nel mondo del cinema per adulti la portò a diventare non solo un’attrice, ma anche una regista nel settore.
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Il suo pseudonimo, Stormy Daniels, è ispirato a una marca di whisky, e a partire dalla sua carriera come pornostar ha guadagnato notorietà, diventando un volto noto. Tuttavia, il suo nome è stato risuscitato non solo per i suoi film, ma anche per la tumultuosa relazione con l’ex presidente, che ha avuto ripercussioni legali e mediatiche enormi.
L’incontro con Trump
L’incontro tra Stormy Daniels e Donald Trump avvenne nel 2006, durante un torneo di golf a Lake Tahoe, California. Daniels lavorava come escort e ha raccontato di come una delle guardie del corpo di Trump la avvicinò. La successiva notte passata insieme nella stanza del tycoon avrebbe segnato l’inizio di una lunga e complessa relazione, caratterizzata da contatti successivi, inclusa un’offerta da parte di Trump di partecipare al reality show ‘The Apprentice’.
L’ampio risalto che questa vicenda ha ricevuto ha portato alla luce dettagli inaspettati su come fossero gestite le relazioni personali e finanziarie tra il presidente e i suoi associati. L’alleanza tra personalità pubbliche e private all’interno del mondo della politica si è dimostrata complessa, con dinamiche che rivelano anche la vulnerabilità di figure pubbliche in posizioni di grande potere.
La battaglia legale di Stormy Daniels
La questione legale ha preso piede quando nel gennaio 2018 il Wall Street Journal ha rivelato il pagamento di 130 mila dollari effettuato da Trump a Stormy Daniels prima delle elezioni presidenziali del 2016, in cambio del silenzio sulla loro relazione. Questo pagamento venne presentato come una violazione della legge elettorale, in quanto concepito per influenzare l’esito delle elezioni.
Da quel momento, Stormy Daniels ha avviato diversi procedimenti legali. Inizialmente, ha contestato la validità dell’accordo di riservatezza che aveva firmato. A rappresentarla era l’avvocato Michael Avenatti, che si distinse per le sue apparizioni televisive e le sue promesse di rovesciare la situazione a favore della sua cliente. Tuttavia, il rapporto tra Daniels e il suo avvocato si è deteriorato, e Avenatti ha successivamente affrontato accuse di frode che hanno portato a una condanna di 14 anni di carcere.
Nel corso della battaglia legale, Daniels ha anche intentato una causa di diffamazione contro Trump, dopo che quest’ultimo l’aveva ripetutamente pubblicamente definita bugiarda. Tuttavia, ha perso entrambi i procedimenti legali, e il giudice ha ordinato che pagasse 300 mila dollari di spese legali a favore dell’ex presidente.
La testimonianza di Michael Cohen e l’inchiesta
Il caso di Stormy Daniels ha preso una piega inaspettata con la testimonianza di Michael Cohen, l’ex avvocato personale di Trump. Cohen si è dichiarato colpevole di violazioni della legge elettorale e ha confermato di aver effettuato il pagamento a Daniels per conto di Trump, comunicando che sarebbe stato un gesto mirato a influenzare le elezioni del 2016.
Dopo la testimonianza di Cohen, il procuratore di Manhattan ha avviato un’inchiesta che ha portato all’incriminazione di Trump. Le accuse riguardano la frodi aziendale, in quanto i 130 mila dollari spesi per il silenzio di Daniels erano stati registrati illecitamente come spese legali. Questo sviluppo ha ulteriormente esacerbato le controversie legate all’amministrazione Trump, rappresentando un capitolo significativo della storia politica e legale americana, sicuramente destinato a rimanere nei libri di storia.
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Ultimo aggiornamento il 10 Gennaio 2025 da Elisabetta Cina
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