Nome in codice Progetto Juniper. Tesla ha recentemente svelato in Cina il restyling della Model Y. La vettura elettrica più venduta al mondo si rinnova introducendo modifiche sostanziali sia dal punto di vista estetico che sotto la carrozzeria. Per ora disponibile solo in Cina, con consegne previste da marzo, il restyling della Tesla Model Y arriverà presto anche nel resto del mondo e la versione europea sarà prodotta nella Gigafactory di Berlino.
Sebbene sia stato lanciato nel 2019, il SUV americano continua a piacere. A dimostrarlo sono le vendite che, nonostante una concorrenza sempre più agguerrita, mantengono numeri elevati. Ma in un settore come quello dell’auto, e per giunta elettrico, la tecnologia evolve sempre più rapidamente. Lo sa bene Elon Musk che ha quindi presentano nel Paese del dragone la nuova Model Y Juniper che sarà disponibile in due versioni: standard range, con motore posteriore, e long range a doppio motore e trazione integrale.
Il design rinnovato trae ispirazione dal Cybertruck, soprattutto nel frontale, con un’attenzione particolare all’efficienza e all’aerodinamica con un CX pari a 0,22. Leggermente più lunga, 4,79 metri rispetto ai 4,75 metri del modello precedente, la Model Y mantiene invariata la larghezza e l’altezza, rispettivamente di 1,92 metri e 1,62 metri. Il frontale, con fari LED sottili collegati da una striscia luminosa, rappresenta un elemento di rottura rispetto al passato, allineandosi al linguaggio stilistico del Cybertruck.
Anche il retro del veicolo introduce delle novità, con gruppi ottici a LED uniti da una barra luminosa che include il logo Tesla, pur preservando parte della forma a “C” della versione pre-restyling. Non manca uno spoiler che, assieme al paraurti, dona un aspetto più sportivo anche al retrotreno. A completare il look ci pensano i nuovi cerchi, con design specifico, da 19” e 20”.
Gli interni del veicolo riflettono l’attenzione di Tesla per il comfort e la tecnologia. I vetri più spessi migliorano l’insonorizzazione dell’abitacolo, mentre i sedili anteriori ventilati e quello posteriori ripiegabili elettricamente offrono maggiore praticità. La plancia è stata arricchita con nuovi rivestimenti in tessuto e un sistema di illuminazione ambientale personalizzabile.
L’abitacolo, inoltre, è perfettamente allineato con il design minimalista e con le innovazioni introdotte nella Model 3. Come da tradizione Tesla, non è presente un quadro strumenti perché tutte le informazioni si possono visualizzare sullo schermo principale da 15,4”. Presente il volante multifunzione e un display da 8” per l’intrattenimento dei passeggeri posteriori. Incrementata anche la capacità del bagagliaio che arriva fino a 2.130 litri, con i sedili posteriori reclinati, circa 100 litri in più rispetto al modello precedente.
Dal punto di vista delle prestazioni, la Model Y viene proposta in Cina nelle versioni standard range a motore singolo e Long Range a trazione integrale entrambe basate su un’architettura da 400V. La versione RWD è dotata di un motore singolo da 220 kW (300 CV) e batteria FLP da 62,5 kWh prodotta da CATL. La versione a trazione posteriore della Model Y accelera da 0 a 100 km/h in 5,4 secondi e offre un’autonomia dichiarata di 593 km secondo il ciclo cinese CLTC, notoriamente meno severo rispetto al WLTP europeo.
La Long Range prevede una potenza complessiva di 250 kW (340 CV). Cifre che si traducono in uno scatto da 0 a 100 km/h in 4,8 secondi. Equipaggiata con una batteria NMC da 78,4 kWh, prodotta da LG, questa versione garantisce un’autonomia di 719 km. Entrambe le versioni supportano la ricarica rapida, con potenze massime di 170 kW per la RWD e 250 kW per la Long Range. Non sono state rese note informazioni su un’eventuale variante Performance, ma è probabile che venga introdotta nei prossimi mesi.
La nuova Model Y in Cina parte da 263.500 Yuan (poco meno di 35.000 Euro), circa il 5% in più rispetto al modello precedente. Quindi è logico aspettarsi che anche da noi costerà di più rispetto ai 43.675 Euro del modello attualmente in commercio. Inoltre le Model Y che verranno commercializzate in Europa saranno prodotte anche nella Gigafactory di Berlino.
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