Effettua la tua ricerca
More results...
Mutuo 100% per acquisto in asta
assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta
Lo studio rivela che a Napoli il 44,33% degli intervistati ritiene che il pizzo sia un problema
di Camilla Cupelli,
12 Gennaio 2025
Cinque operatori economici su dieci ritengono che il motivo principale per cui le vittime di usura ed estorsione non denunciano il fenomeno è legato alla paura di ritorsioni personali o familiari. Lo rivela un’indagine di Libera condotta sugli operatori economici delle città di Torino, Firenze e Napoli sui reati di estorsione, usura e corruzione. Il 72,33% degli intervistati, inoltre, non è a conoscenza delle tutele e dei benefici finanziari che la legge riserva a chi denuncia richieste di pizzo.
Differenze territoriali sul pizzo
Il fenomeno del pizzo, appare con un’intensità variabile tra Torino, Firenze e Napoli, evidenziando importanti differenze territoriali. Alla domanda se esista un problema di pizzo nelle rispettive città, il 44,33% dei rispondenti a Napoli ha indicato che il problema è “abbastanza” serio, seguito dal 9,28% che lo considera “molto” grave. A Torino e Firenze, i dati mostrano un quadro meno allarmante, con il 17,89% e il 16,84% rispettivamente che ritiene il pizzo “abbastanza” diffuso, e solo l’1,83% e il 2,11% che lo giudica un problema “molto” rilevante. La sfiducia nelle istituzioni gioca anch’essa un ruolo rilevante (20,49%), riflettendo un sistema che, soprattutto al Sud, è percepito come incapace di proteggere efficacemente le vittime di estorsione.
Sono i primi dati frutto dell’analisi di un’indagine promossa da Libera in collaborazione con il Dipartimento di Culture, Politica e Società dell’Università di Torino e realizzata grazie al contributo del Fondo di Beneficenza di Intesa Sanpaolo. Lo studio restituisce la lettura delle risposte di 412 operatori economici di Torino, Firenze e Napoli intervistati su estorsione, usura e corruzione da volontari dell’associazione che hanno condotto un’inchiesta “su strada”. Per quanto riguarda le modalità attraverso cui si impone il pizzo, la richiesta di denaro è considerata la forma più comune, con percentuali simili tra le città: 45,65% a Napoli, 53,19% a Firenze e 51,83% a Torino. Tuttavia, a Napoli emerge con maggior evidenza la conoscenza di altre forme di imposizione, come l’obbligo a fornire prodotti o servizi gratuitamente (6,52%) o l’imposizione di forniture di macchinari o servizi (23,91%).
Un ulteriore segnale della pervasività del fenomeno a Napoli è dato dalla percentuale di rispondenti che hanno conosciuto qualcuno che paga il pizzo: il 24,74%, un dato nettamente superiore a quello di Torino (5,96%) e Firenze (4,12%).
Dall’analisi dei dati emerge che la maggior parte degli intervistati, indipendentemente dalla città, non è a conoscenza delle tutele e dei benefici finanziari che la legge riserva a chi denuncia richieste di pizzo. Il 72,33% degli intervistati a livello nazionale risponde “No”, con percentuali simili a Torino (74,77%) e Firenze (75,26%).
Usura fenomeno più pervasivo del pizzo
Il fenomeno dell’usura, pur meno visibile rispetto al pizzo, appare più pervasivo e presenta caratteristiche preoccupanti. A Napoli, il 40,21% dei rispondenti ritiene che l’usura sia “abbastanza” diffusa, e un ulteriore 16,49% la considera “molto” presente. A confronto, solo il 3,21% dei torinesi e l’1% dei fiorentini ritengono che l’usura sia un problema “molto” serio nelle loro città, anche se il 30% di coloro che hanno risposto a Torino e il 20% di Firenze lo definiscono abbastanza presente. Il dato è confermato anche dalla conoscenza diretta di vittime di usura: il 29,90% dei rispondenti napoletani afferma di aver conosciuto qualcuno coinvolto in questo tipo di attività illecita, contro il 10,55% di Torino e l’11,34% di Firenze. La reticenza a denunciare l’usura è legata a motivi simili a quelli che riguardano l’estorsione: la paura di ritorsioni personali o familiari è il principale fattore, indicato dal 54,61% dei rispondenti. Un altro aspetto critico riguarda la scarsa conoscenza delle tutele legali e dei fondi accessibili disponibili per le vittime di usura. Il 75,69% dei torinesi e il 74,23% dei fiorentini dichiara di non essere a conoscenza dei benefici e delle protezioni riservate dalla legge a chi denuncia tali episodi. A Napoli, la situazione è migliore, ma comunque preoccupante: il 67,01% non è informato su questi strumenti.
Il numero verde di Libera
Libera ha attivato il numero verde Linea Libera (800.582.727) su usura, racket e corruzione un servizio fondamentale per accompagnare le vittime nel percorso di denuncia e segnalazione di reati usura, racket e corruzione. Il numero verde, gestito dall’associazione, rappresenta un canale sicuro e anonimo attraverso il quale imprenditori, commercianti e cittadini possono ottenere assistenza legale, psicologica e pratica nel denunciare situazioni di sopruso o minaccia. Questo strumento offre una soluzione concreta a chi si trova intrappolato nelle maglie della criminalità, tendendo una mano di accompagnamento.
Le parole della presidente di Libera
“Libera ha svolto un’indagine in tre contesti diversi. Da questa indagine emerge che molti non conoscono le tutele per chi denuncia e questo per noi una chiave importante perché negli ultimi anni, nonostante la legge, c’è stato un calo delle denunce. Significa che c’è scarsa conoscenza delle tutele, quindi c’è bisogno di una maggiore operazione anche culturale, per chiedere i propri diritti, e liberarsi dalla morsa dell’usura” spiega la copresidente di Libera, Francesca Rispoli. “Il dato di Napoli è più allarmante di Firenze e Torino ma nessuno può dirsi al sicuro, perché in tutte le città si respira, almeno secondo i rispondenti, una sfiducia verso le istituzioni e coloro che sono preposti ad accompagnare le persone verso la liberazione dalle richieste improprie”, aggiunge.
Le mancate denunce sono “legate anche a fattori più umani: la paura di ritorsioni, anche per questo Libera accompagna chi vuole intraprendere il percorso della denuncia a partire dal numero verde”, dice ancora Rispoli.
© Copyright LaPresse – Riproduzione Riservata
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link