Ita-Lufthansa, operazione in dirittura di arrivo: le nuove sfide, dai prezzi alla puntualità dei voli

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Servirà ancora qualche giorno per la formalizzazione del pagamento da parte di Lufthansa dei 325 milioni di euro necessari per l’acquisto del 41% di Ita Airways. Le parti sarebbero ancora al lavoro sugli ultimi dettagli. La compagnia tedesca stima che nei prossimi anni la partecipazione in Ita Airways aumenterà gli utili del gruppo di centinaia di milioni di euro, spiega il Ceo, Carsten Spohr, intervistato dal quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine: “Ita è la più grande acquisizione nella storia di Lufthansa. Senza la prospettiva di un contributo agli utili a nove cifre, non avremmo fatto questo passo”. L’obiettivo finale di Lufthansa nei confronti di Ita è di arrivare all’acquisto del 100% ma non è nei piani del 2025: “è nel nostro interesse mantenere il governo italiano a bordo nei prossimi mesi”, ha detto il manager”. Entro il 2027 il gruppo dovrebbe salire al 90% di Ita ed entro il 2033 al 100%, per un importo complessivo da 829 milioni di euro.

Un’operazione che fa riflettere su tre aspetti:

  • Competitività con le compagnie low cost;
  • Prezzi;
  • Affidabilità a livello di sistema (puntualità nei voli, gestione servizi, ecc).

Le compagnie tradizioni sono sempre più in affanno

L’operazione Ita- Lufthansa fa parte della più complessa risposta che le compagnie di volo tradizioni stano cercando, da anni, di dare alle low cost. I risultati non sono dei migliori, nel senso che Ryanair &Co continuano a macinare utili e passeggeri. Secondo la classifica di Cirium, società che si occupa di analisi nel settore dell’aviazione, nel periodo gennaio-agosto 2024 le compagnie low cost hanno dominato il traffico aereo. Quasi, infatti, un passeggero su tre ha scelto Ryanair (che detiene il 29,9% del mercato), EasyJet (15,8%), Wizz Air (8%) e Vueling (5,7%). Solo al quinto posto troviamo la prima compagnia area tradizionale, Lufthansa, con il 4,8% di quota di mercato. Ita è al 17° posto con solo un 2%. Un’operazione che, guardando la quota di mercato, potrebbe iniziare a far rosicchiare terreno verso le ultime low cost. Ma il tutto è da vedere, anche perché secondo il Ceo di Ryanair “la fusione (tra Ita e Lufthansa, ndr) avrà tre grandi implicazioni: i contribuenti non dovranno più farsi carico del salvataggio di Alitalia; le tariffe di Ita Airways subiranno un incremento (questo perché secondo il Ceo in tutte le fusioni fatte da Lufthansa, i prezzi si sono alzati); e Ryanair avrà un aumento delle opportunità di crescita, sia per le rotte internazionali che per quelle domestiche in Italia.

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Nel 2025 i prezzi dei biglietti aerei saranno più bassi?

Stando alle parole dei Ceo di Ryanair, i futuri clienti di Ita- Lufthansa non potranno godere di biglietti a prezzi più bassi, ma non tutto è perduto. Secondo infatti l’ultimo report di Iata (International air transport association), organizzazione internazionale delle compagnie aeree, il prezzo del brent è sceso di circa il 20% negli ultimi 12 mesi. Questo significa costi più bassi per le compagnie aeree con possibili benefici per i passeggeri. Quello che si aspetta Iata è che “anche la domanda di trasporto aereo sia sostenuta dai prezzi dei biglietti più bassi”. Fusione Ita-Lufthansa che nascerebbe dunque anche sotto la stella della diminuzione del prezzo del petrolio. E chissà se questo eviterà il tanto aumento sbandierato dal Ceo di Ryanair.

Ita-Lufthansa: una (nuova) compagnia affidabile?

Sicuramente l’ingresso di Ita Airways nel gruppo Lufthansa, che detiene già anche Austrian, Swiss, Eurowings, Brussels Airlines e Discover, offre una prospettiva futura più solida al vettore italiano che nel corso degli anni ha continuato a bruciare soldi e a pesare sui contribuenti italiani. Dall’altra parte bisognerà vedere se questa fusione porterà più puntualità alla nuova compagnia area e meno disagi per i passeggeri. Partiamo infatti dal fatto che secondo il report redatto da Cirium: “one time performace review 2024”, che mette in evidenza le compagnie aree e gli aeroporti che si sono distinti in termini di puntualità e prestazioni operative, né Ita né Lufthansa sono presenti in classifica. A livello europeo i migliori sono Iberia Express, Sas, Vueling e Norvegese e che secondo la società RimborsoAlVolo, che ha realizzato un report sui disservizi subiti dai viaggiatori italiani durante le ultime feste di Natale e Capodanno, questi sono cresciuti del 133%. Le richieste di rimborso, considerando solo le pratiche aperte da RimborsoAlVolo, hanno raggiunto i 500mila euro, e la stragrande maggioranza (94,6%) hanno riguardato ritardi superiori alle tre ore e la cancellazione di voli.

Ryanair risulta la compagnia con il maggior numero di segnalazioni, con il 30,4% del totale delle richieste di rimborso per ritardi o cancellazioni durante le festività, seguita da Wizzair, che ha accumulato l’11,9% delle segnalazioni. Al terzo posto c’è EasyJet con l’11,1%, poi Vueling e Ita Airways, che hanno rappresentato rispettivamente il 7,8% e il 5,6% delle segnalazioni. Altri vettori, come Turkish Airlines (5,2%) e Lufthansa (2,4%), hanno registrato criticità legate principalmente a voli in coincidenza attraverso hub congestionati come Istanbul e Francoforte.

E dunque, la nuova Ita-Lufthansa, riuscirà a migliorare queste statistiche?

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