Warren Buffett prepara il suo successore al lavoro di una vita

Quando Howie Buffett comprò per la prima volta una pala caricatrice, non sapeva come accenderla.

Quando si candidò per diventare commissario della contea di Douglas, Nebraska, non sapeva nemmeno cosa facesse il consiglio.

Sapeva solo che avrebbe trovato una soluzione.

Howard Buffett, il successore di Warren Buffett 

Howard, denominato anche Howie, è stato sceriffo, membro del consiglio dell’etano del Nebraska e agricoltore. Serve in consigli di amministrazione aziendali e gestisce una fondazione benefica. 

Ma ora si sta preparando per il lavoro di una vita: presidente non esecutivo di Berkshire Hathaway, che vale quasi 1 trilione di dollari.

«Quando arriverà il momento, sarò pronto a farlo» ha comunicato Howard. «Ho passato la maggior parte della mia vita facendo cose che non sapevo esattamente come fare.»

Le motivazioni della scelta come successore

Warren Buffett spiega chiaramente perché ha scelto Howie per questo ruolo: «Lo ottiene perché è mio figlio», aggiungendo di essere «veramente molto fortunato nel potersi fidare di tutti e tre i figli».

Da bambino, Howie ascoltava le conversazioni telefoniche del padre e gli faceva domande su ciò che non capiva. Da adulto, si è spesso rivolto a Warren per consigli. Come membro del consiglio di Berkshire per oltre 30 anni, ha assistito in prima fila alla trasformazione dell’azienda in una delle più grandi degli Stati Uniti.

«Mi sento preparato per questo perché lui mi ha preparato,» ha dichiarato Howie. «Sono tanti anni di grandi insegnamenti.»

L’eredità di Warren Buffett

A 94 anni, Warren Buffett è presidente e ceo di Berkshire, la società che ha trasformato da produttore tessile a una holding dal valore di mercato di 954 miliardi di dollari.

Da decenni sta pianificando cosa succederà dopo la sua morte, sia per la sua azienda che per la sua enorme fortuna.

A Berkshire, Buffett ha sempre detto di volere che il figlio di mezzo, Howie, 70 anni, succeda a lui come presidente non esecutivo per preservare la cultura aziendale. La figlia di Warren, Susie Buffett, fa parte del consiglio dal 2021. Il veterano di Berkshire Greg Abel, invece, è destinato a diventare ceo e a gestire l’azienda.

Warren Buffett ha anche chiarito che i suoi figli non riceveranno la maggior parte della sua fortuna. Insieme ai suoi due fratelli, Susie, 71 anni, e Peter, 66 anni, Howie avrà il compito di destinare i quasi 140 miliardi di dollari in azioni di Berkshire a scopi filantropici, uno dei più grandi trasferimenti di ricchezza privata della storia moderna.

Il futuro di Berkshire

Berkshire Hathaway è una rarità tra le aziende americane, una holding che è riuscita a mantenere la sua unicità. Il suo business spazia dall’assicurazione ai servizi pubblici, dagli stivali da cowboy alle ferrovie. Possiede enormi partecipazioni in azioni di Apple, Bank of America, Coca-Cola e altri marchi noti e detiene oltre 300 miliardi di dollari in liquidità e titoli di stato.

Il successo di Warren Buffett come investitore e la sua gestione dei diritti di voto degli azionisti hanno permesso a Berkshire di diventare quello che è oggi. Tuttavia, dopo la sua scomparsa, l’azienda potrebbe dover affrontare sfide significative, come la vendita di sussidiarie o la distribuzione di liquidità agli azionisti tramite dividendi.

L’investitore americano ha sempre ammirato i dirigenti che continuano a lavorare fino a tarda età, come il suo vice Charlie Munger, che ha ricoperto quel ruolo fino alla sua morte nel 2023, poco prima del suo centesimo compleanno.

Recentemente, Warren Buffett ha dichiarato di sentirsi bene e di non avere intenzione di fare un passo indietro. Tuttavia, ha riflettuto a lungo su cosa accadrà a Berkshire quando non ci sarà più.

«Mi preoccupo di più del futuro di Berkshire dopo la mia morte che durante la mia vita. È la mia creazione,» ha affermato. «Voglio un’azienda di successo, che appartenga agli azionisti. Ciò richiede anni di costruzione e potrebbe essere facilmente distrutto se finisse nelle mani di chi vuole smembrarla.»

I dubbi di Doug Kass su Howie Buffett

Prima dell’assemblea annuale di Berkshire nel 2013, Warren Buffett invitò Doug Kass, un manager di hedge fund che aveva scommesso contro le azioni di Berkshire, a fare delle domande. Una di queste riguardava la possibilità che Howie Buffett diventasse presidente non esecutivo.

«Howard non ha mai gestito un’azienda diversificata, né è un esperto di gestione del rischio d’impresa,» disse Kass. «Non ha mai fatto investimenti significativi in azioni, né ha preso il controllo di una grande azienda. Al di là dell’incidente di nascita, perché Howard sarebbe la persona più qualificata per questo ruolo?»

Warren Buffett rispose, chiarendo che il ruolo non era come lo descriveva Kass.

«Non dovrà pensare a come gestire l’azienda, ma solamente considerare se il consiglio e lui stesso, come membro del consiglio, ritengono che il ceo debba essere cambiato.»

La cultura aziendale da preservare

Ma qual è la cultura aziendale che Howie Buffett deve proteggere? Berkshire è nota per acquistare aziende e mantenerle, dando ai manager la libertà di operare, mantenendo una grande liquidità.

Howie Buffett la definisce così: «La cultura è mantenere le cose semplici, fare ciò serve senza esagerare, trattare le persone con equità, rispettare i manager e gli azionisti. Dire loro subito le cattive notizie, essere onesti». 

Per Howie Buffett, molte cose di Berkshire non dovrebbero cambiare: ad esempio, la sede centrale rimarrà a Omaha. Inoltre, Berkshire continuerà a tenere riunioni annuali in cui la leadership risponde a lungo alle domande degli azionisti.

Su altre questioni, è stato meno chiaro. Gli è stato chiesto se Berkshire dovesse considerare i dividendi e ha risposto ridendo: «È una domanda trabocchetto… Non so come rispondere».

Riguardo alla possibilità di separare una sussidiaria, ha spiegato che sarebbe difficile senza conoscere le circostanze, aggiungendo: «Non è nella cultura di Berkshire: compri e tieni.»

La famiglia a Omaha

Cresciuto a Omaha, Howie era una presenza vivace in casa Buffett. Sebbene fosse bravo a scuola, il college gli risultò difficile. Frequentò diverse università, ma non riuscì ad adattarsi all’ambiente non strutturato e non conseguì la laurea.

Su consiglio di suo padre, si trasferì a Los Angeles per lavorare alla See’s, un’azienda di dolci posseduta da Berkshire.

Dopo un breve primo matrimonio, sposò Devon Morse, che portò con sé le sue quattro figlie. Si trasferirono successivamente in Nebraska, dove nacque il loro figlio, Howard Warren Buffett.

A Omaha, Howie iniziò a lavorare con grandi macchine, avviando un’impresa di escavazioni e poi dedicandosi all’agricoltura. Dopo qualche anno, Warren acquistò una fattoria per lui. 

Nel 1989 si candidò e vinse un seggio nel consiglio dei commissari della contea, occupandosi di bilancio, strutture psichiatriche e discariche. 

Nel 1991, Archer-Daniels-Midland lo nominò nel suo cda e lo assunse come vicepresidente aziendale. Gestì le relazioni con gli investitori, lo sviluppo aziendale e fu portavoce della società. 

Howie lasciò Adm quando l’azienda fu coinvolta in un’indagine antitrust.

Ha servito in vari cda, tra cui quello di Berkshire dal 1993, e in quelli di Coca-Cola, Lindsay Corporation e ConAgra Foods. Ha anche fatto parte del consiglio di Sloan Implement, un concessionario di attrezzature agricole John Deere, per circa 20 anni.

Howie ha inoltre contribuito al settore agricolo anche come partner e investitore nel Gsi Group, mentre nel 2017 e 2018 è stato sceriffo della contea di Macon, Illinois. 

Le attività filantropiche di Howie Buffett 

Oggi Howie Buffett passa gran parte del suo tempo a lavorare sulla sicurezza alimentare e sulla mitigazione dei conflitti tramite la sua Howard G. Buffett Foundation.  

La fondazione ha sostenuto la sostituzione delle coltivazioni di coca in Colombia, la formazione agricola in Ruanda e la costruzione di una centrale idroelettrica nella Repubblica Democratica del Congo.

«Quando Howie si interessa a qualcosa, lo fa al 110%» ha commentato la sorella Susie Buffett. 

Howie ha inoltre dedicato significative risorse agli aiuti per l’Ucraina dopo l’invasione russa del 2022, spendendo oltre 800 milioni di dollari per assistenza alimentare, agricoltura e operazioni di sminamento. (riproduzione riservata).

(Translated from the original version by Milano Finanza Editorial Staff)