In India inizia il Maha Kumbh Mela, il più grande evento spirituale del mondo

Lunedì 13 gennaio milioni di pellegrini, mistici e santoni indù si sono radunati per il Maha Kumbu Mela. Queste persone si sono ritrovate alla confluenza dei fiumi Gange, Yamuna e del mitico Saraswati a Prayagraj, e hanno iniziato un bagno per purificare l’anima e lo spirito.

Gli organizzatori si aspettano circa 400 milioni di visitatori nelle prossime sei settimane, rendendo questo evento il più grande raduno umano sulla Terra.

Il Maha Kumbh Mela si tiene ogni 12 anni e l’evento di quest’anno potrebbe essere il più grande di sempre. I pellegrini vengono da ogni angolo dell’India per partecipare a questa tradizione millenaria, nella speranza di purificare i propri peccati e liberarsi dal ciclo della reincarnazione. Gli indù credono che un tuffo nelle acque sacre porti la salvezza delle anime.

Sebbene i bagni si svolgano tutti e 45 i giorni, quelli di buon auspicio sono chiamati “Mela”. In questo periodo, in cui i fedeli credono che i fiumi siano particolarmente potenti, ci sono le folle più numerose. Durante questi momenti sacri, i sadhus (uomini sacri) nudi e cosparsi di cenere si dirigono verso le rive del fiume all’alba per fare i loro bagni rituali. Molti devoti rimangono per tutto il festival, facendo penitenza e il bagno ogni mattina.

Kumbh Mela: i numeri impressionanti

Il Kumbh Mela si svolge a rotazione in quattro siti in India. L’evento più grande, il Maha Kumbh, si svolge ogni 12 anni a Prayagraj. Quello più recente, l’Ardh Kumbh (Mezzo Kumbh), si è svolto nel 2019 e ha attirato “solo” 240 milioni di persone, con 50 milioni di partecipanti nel giorno più affollato.

Quest’anno, le autorità si aspettano almeno 400 milioni di persone – più della popolazione degli Stati Uniti e circa 200 volte i 2 milioni di pellegrini che sono arrivati nelle città sante musulmane di Mecca e Medina, in Arabia Saudita, per il pellegrinaggio annuale Hajj. La portata dell’evento è così vasta da poter essere vista anche dallo spazio.

L’organizzazione del Kumbh Mela

Organizzare un evento di tale portata non è un’impresa da poco. Per prepararsi, la città è stata trasformata in una tentacolare tendopoli, con oltre 3.000 cucine, 150.000 servizi igienici e più di 90 treni speciali per trasportare i pellegrini da e verso l’evento.

L’area del festival copre 40 chilometri quadrati e comprende abitazioni, strade, elettricità, acqua e torri di comunicazione. Ci sono anche 11 ospedali in loco per fornire assistenza medica alle decine di milioni di partecipanti.

Anche la sicurezza è un problema urgente, perciò circa 50.000 addetti alla sicurezza sono stati dispiegati per garantire il controllo e la sicurezza della folla. Le autorità stanno utilizzando più di 2.500 telecamere di sorveglianza, comprese quelle dotate di intelligenza artificiale, per monitorare la folla ed evitare potenziali fughe.

“Qui ci sentiamo in pace e otteniamo la salvezza dai cicli della vita e della morte”, ha dichiarato all’Associated Press Bhagwat Prasad Tiwari, un pellegrino che ha compiuto il viaggio sacro verso Prayagraj.

Kumbh Mela: perché si festeggia

Il Kumbh Mela ha origine nella mitologia indù. La festività ricorda il momento in cui il dio Vishnu ha strappato ai demoni una brocca d’oro contenente il nettare dell’immortalità. Secondo le credenze induiste, alcune gocce di questo nettare caddero in quattro città – Prayagraj, Nasik, Ujjain e Haridwar – che da allora sono diventate i luoghi tradizionali del festival.

Lunedì, il primo giorno del Mela, a mezzogiorno avevano già partecipato al bagno sacro ben 10 milioni di persone. Entro martedì, i funzionari si aspettano che il numero superi i 20 milioni, creando le premesse per un festival diverso da tutti gli altri.

L’effetto politico del Kumbh Mela

La festa ha anche un significato politico, oltre che spirituale. I leader indiani del passato hanno a lungo utilizzato il Kumbh Mela per costruire legami più forti con la maggioranza indù, che rappresenta quasi l’80% degli 1,4 miliardi di persone nel Paese.

Ma sotto il Primo Ministro Narendra Modi, il festival ha assunto un ruolo ancora più significativo, diventando una parte fondamentale della promozione del nazionalismo indù da parte del suo governo. Per Modi e il suo partito, l’idea che la civiltà indiana sia profondamente permeata di induismo è fondamentale.

Tuttavia, i critici sostengono che questa filosofia abbia più a che fare con la promozione di idee suprematiste indù che con la celebrazione dell’unità religiosa.