Puglia e Basilicata, bentornato Giro d’Italia: scattato il lungo conto alla rovescia

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Bentornato Giro d’Italia. Puglia e Basilicata pronte a ospitare, di nuovo, una porzione della corsa rosa dopo l’avvio in Albania. La notizia era da tempo nell’aria, ieri l’ufficialità nel giorno della presentazione della corsa, che si è svelata a Roma. Alberobello-Lecce, Ceglie Messapica-Matera, Potenza-Napoli (la tappa più lunga del Giro, 226km) il «trittico» che porterà le due ruote dalle nostre parti. Il Giro partirà per la quindicesima volta dall’estero – le prime tre tappe – e terminerà a Roma, che ospiterà per la settima volta il grande arrivo: 3413 i km per 52.500 metri di dislivello. 2 prove a cronometro individuale per un totale di 42,3 km; 6 tappe per velocisti, 8 di media montagna e 5 di alta montagna sono le difficoltà che i corridori dovranno affrontare da venerdì 9 maggio a domenica 1 giugno.

Francesco De Carlo, primo cittadino di Alberobello, è entusiasta. La città dei trulli ospiterà il primo round tutto italiano: «Essere tappa/partenza del Giro d’Italia 2025 inorgoglisce l’intera comunità e offre lo spunto per comunicare che Alberobello, oltre ad essere una città matura per ospitare eventi di portata internazionale (sfilata D&G, G7), parla un linguaggio che esprime valori universali riconducibili a sostenibilità, qualità della vita, benessere e inclusione sociale, decoro urbano, cultura. Il ciclismo, in particolare, è un simbolo di sostenibilità e alleato prezioso nella lotta contro il cambiamento climatico in linea con gli obiettivi ONU dell’Agenda 2030 sullo sviluppo sostenibile globale».

Questa volta, è tutto vero. Da anni, Ceglie Messapica aspetta di essere protagonista del Giro, e dopo la candidatura del 2019, adesso si può festeggiare. Dalla caratteristica città brindisina, partirà infatti la quinta frazione della corsa in rosa sarà : «Leggere Ceglie Messapica tra le città di tappa del Giro d’Italia 2025 è un’emozione grandissima – afferma il sindaco Alessandro Palmisano -. Nel corso dei mesi un bel lavoro di squadra ha permesso la concretizzazione di un obiettivo davvero storico. La città accoglierà nel migliore dei modi una delle manifestazioni sportive più importanti al mondo e tanti campioni». Il centro messapico, che vanta grande tradizione nelle due ruote, fu attraversato nel 2017 dalla carovana rosa, ma stavolta avrà tutti i riflettori addosso: «Un ringraziamento, per la loro imprescindibile collaborazione, va a Pietro Stoppa e ad un caro amico imprenditore cegliese che ha voluto donare alla città una giornata che resterà per sempre nella pagine di storia».

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Per la cronaca, si tratta di fatto della seconda partenza di tappa sul territorio, negli ultimi cent’anni di storia del Giro. L’unico precedente, lo start da San Vito dei Normanni nel 1929. Poi, solo arrivi: a San Pietro Vernotico (sempre nel ‘29), Brindisi (1971 e 2020) e Ostuni nel 1996, con SuperMario Cipollini che tagliò il traguardo in viale Pola.

Matera sarà invece sede di arrivo della tappa, prima di cedere il passo a Potenza da dove ripartirà la corsa rosa. L’assessore Francesco Cupparo «sottolinea che il Giro d’Italia rappresenta una delle competizioni ciclistiche più importanti a livello internazionale, seguita da milioni di appassionati in tutto il mondo e trasmessa su canali televisivi nazionali e internazionali, contribuendo in maniera significativa alla visibilità delle località attraversate. La partecipazione della nostra Regione all’organizzazione di alcune tappe, anche alla luce delle precedenti edizioni che hanno riguardato il territorio della Basilicata, rappresenta un’opportunità unica per promuovere il territorio e valorizzare le eccellenze paesaggistiche, culturali e naturali della regione, incentivando l’afflusso turistico e sostenendo l’economia regionale. La Regione – aggiunge Cupparo – si è posta tra i suoi obiettivi strategici, tra l’altro, la promozione del territorio attraverso attività di valorizzazione culturale, turistica e sportiva, in un’ottica di sviluppo economico e sociale delle comunità locali. Il turismo sportivo rappresenta una leva importante per attirare visitatori e far conoscere il patrimonio naturale, storico e paesaggistico della Basilicata, generando un impatto positivo su vari settori dell’economia locale, inclusi quelli dell’ospitalità, della ristorazione e del commercio. Inoltre, eventi di risonanza nazionale e internazionale hanno dimostrato di poter rafforzare l’identità del territorio e di migliorarne la visibilità sui mercati turistici nazionali ed esteri».



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