Energia, Meloni ad Abu Dhabi: triplice partnership con EAU e Albania sulle rinnovabili

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L’Italia torna a proporsi come hub energetico tra Europa e Africa. Lo fa dal Medio Oriente, dove Giorgia Meloni, nel giorno del suo 48esimo compleanno, vola con i ministri dell’Ambiente e dell’Agricoltura per siglare un partenariato tripartito con gli Emirati Arabi Uniti e l’Albania e rafforzare la cooperazione agricola e commerciale con gli Emirati. La premier interviene al World Future Energy Summit e incontra il presidente degli Eau, Mohamed bin Zayed. Poi visita gli stand della più grande sede espositiva del Medio Oriente, accompagnata dal ministro emiratino dell’Industria e della Tecnologia Sultan Al Jaber e dalla delegazione italiana.

L’accordo firmato a margine della Sustainability Week di Abu Dhabi si concentra sulle rinnovabili e sulle infrastrutture, perché, spiega Meloni, la transizione è la vera sfida del nostro tempo. Per farla servono le tecnologie giuste, l’energia e le materie critiche. Le interconnessioni, osserva, saranno la “pietra miliare di una democrazia energetica che genererà benefici per tutti”. Nulla di tutto questo però è possibile senza una buona cooperazione con il resto del mondo e il nostro Paese è “una piattaforma naturale” nel Mediterraneo, ripete la presidente del Consiglio intervenendo dal palco della , che ci permette di “agire come hub di approvvigionamento e distribuzione” tra le due sponde del Mare Nostrum. La transizione a cui pensa la presidente del Consiglio è sulla stella linea, pratica, degli Emirati, una decarbonizzazione che non si traduca in desertificazione economica e industriale: “La comunità internazionale si è data obiettivi importanti”, ricorda, osservando che però sono molto lontani dall’essere raggiunti. “Questo non ci deve spaventare e non dobbiamo fare passi indietro, ma ci deve portare a una logica diversa: bisogna rifiutare un approccio ideologico verso un tema che non ha niente a che fare con l’ideologia”.

Alla presenza dello sceicco bin Zayed, presidente degli Emirati e dei premier Meloni ed Edi Rama, i ministri competenti dei tre Paesi firmano l’accordo quadro per rafforzare la sicurezza energetica, la promozione dello sviluppo sostenibile e l’accelerazione della transizione verso l’energia pulita nella regione del Mediterraneo. Il documento individua le principali aree di cooperazione tra i tre Paesi, compresa la realizzazione di progetti di energia rinnovabile su scala gigawatt in Albania, in particolare sul solare fotovoltaico, l’eolico e soluzioni ibride con potenziale accumulo di batterie. Una parte significativa di questa energia rinnovabile sarà trasmessa all’Italia. La partnership supervisionerà anche l’implementazione di un’interconnessione transfrontaliera per la trasmissione di energia elettrica tra l’Albania e l’Italia. Un’intesa che segue la firma di un term sheet per una joint venture tra Masdar e Korporata Elektroenergjitike Shqiptare (KESH) – Albania Power Corporation – a margine della COP29 nel novembre dello scorso anno. Il partenariato “accrescerà ulteriormente il ruolo dell’Italia come hub energetico e delle rinnovabili nel Mediterraneo”, commenta Pichetto.

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Nella delegazione italiana c’è anche Flavio Cattaneo, amministratore delegato di Enel, unica azienda del settore energia presente nel Paese. A dicembre scorso, il gruppo ha perfezionato una partnership industriale a lungo termine da 1,7 miliardi di euro con Masdar, società di Abu Dhabi leader nell’energia green per lo sviluppo di rinnovabili in Spagna attraverso Endesa, società controllata da Enel.

Spazio anche per l’agricoltura nella visita emiratina del governo. In un bilaterale tra Lollobrigida il ministro del Commercio Estero, Thani bin Ahmed Al Zeyoudi, viene preso l’impegno a rafforzare le relazioni tra i Paesi, incrementando i rapporti commerciali con le aziende italiane. Tra i settori chiave individuati le produzioni di qualità, la capacità di ricerca, le catene alimentari e le innovazioni tecnologiche, ambiti in cui l’Italia rappresenta un’eccellenza riconosciuta a livello internazionale. Un focus particolare è stato dedicato al settore del riso, con l’obiettivo di aumentare le importazioni dall’Italia.



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