Uno aveva acceso fumogeni sugli spalti, l’altro aveva provato a entrare al Druso armato di coltellaccio per poi minacciare i poliziotti
Il Questore della Provincia Autonoma di Bolzano Paolo Sartori nella giornata di ieri ha emesso 2 DASPO – ovvero provvedimenti inibitori di accesso alle manifestazioni sportive – della durata, rispettivamente, di 10 anni nei confronti di un tifoso della Squadra di Calcio del Catanzaro, e di 5 anni a carico di un supporter di quella del Frosinone.
Nel primo caso un uomo – un 58enne catanzarese con a proprio carico numerosi precedenti Penali e di Polizia per reati quali furto, estorsione, violenza privata, percosse, danneggiamento, violenza o minaccia a Pubblico Ufficiale, interruzione di pubblico servizio, false dichiarazioni sulla identità personale, furto aggravato, nonché già destinatario di un DASPO, lo scorso 12 gennaio, all’ingresso dello Stadio Druso, prima dell’incontro di Calcio valevole per il Campionato italiano di Serie B tra le compagini del «FC Südtirol» e del «Catanzaro», durante il controllo di sicurezza effettuato da Agenti del Reparto Mobile di Padova all’ingresso della struttura sportiva, veniva trovato in possesso di un coltello di grosse dimensioni, che lo stesso occultava nei pantaloni dietro la schiena.
In quel contesto, l’uomo si scagliava contro i Poliziotti con atteggiamento minaccioso e provocatorio, profferendo la classica frase «vi apro la pancia come un capretto» , con il chiaro intento di intimorirli al fine di non farli procedere nei suoi confronti.
Per tutti questi motivi il Questore Sartori ha adottato nei confronti dell’autore di questo gesto sconsiderato la Misura di Prevenzione Personale del DASPO sportivo, per la durata di 10 anni.
Inoltre, sempre su disposizione del Questore di Bolzano, per un periodo di 5 anni, nei giorni in cui si svolgono competizioni sportive, anche di carattere amichevole, nazionali ed internazionali, che vedano impegnata la squadra di calcio del Catanzaro dovrà presentarsi presso la Questura di Catanzaro, munito di valido documento di identificazione, secondo le seguenti modalità:
a) incontri disputati sul territorio nazionale: due volte, e precisamente nell’arco dei 15 minuti successivi dell’inizio della partita e nei 30 minuti antecedenti la Kine della partita.
b) incontri disputati all’estero: una volta, e precisamente nell’arco dei 30 minuti successivi all’inizio della partita.
Quale conseguenza del Provvedimento del Questore, il 58enne pregiudicato catanzarese avrà ora il divieto di accedere a tutti i luoghi in cui si svolgono incontri di Calcio sul territorio nazionale, relativi ai Campionati nazionali professionisti e semiprofessionisti, ai Tornei Internazionali, agli incontri amichevoli nonché in tutti i luoghi interessati allo svolgimento degli allenamenti delle squadre impegnate nei suddetti campionati e nelle competizioni che si svolgono nell’ambito delle attività previste dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio, ovvero Enti ed Organizzazioni riconosciuti dal Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI). Il divieto è da intendersi esteso, in occasione di ogni incontro dello sport indicato e per il periodo tra due ore prima dell’inizio e due ore dopo il termine di ciascuna manifestazione sportiva, anche alle Stazioni ferroviarie, ai caselli autostradali, agli scali aerei, agli autogrill ed a tutti gli altri luoghi interessati alla sosta, al transito o al trasporto di coloro che partecipano o assistono alle competizioni medesime, sempre per lo stesso periodo a decorrere dalla data di notiKica del presente provvedimento; in caso di inottemperanza, il trasgressore verrà denunciato alla Autorità Giudiziaria. Per luoghi interessati alla sosta, al transito ed al trasporto si intendono tutte le strade, vie, piazze limitrofe all’impianto sportivo, nel raggio di 500 metri dal perimetro esterno dello stesso.
L’altro episodio si è verificato lo scorso 30 Ottobre, sempre allo Stadio Druso, durante l’incontro di Calcio tra il Sudtirol ed il Frosinone, quando un tifoso della Squadra ospite – un 41enne residente nel Capoluogo frusinate già colpito, nel 2014, da un DASPO emesso dal Questore di quella Provincia per la durata di 3 anni –, incurante dell’affollamento esistente sugli spalti e del concreto pericolo di creare gravi problemi all’ordine ed alla sicurezza pubblica, oltre che alla incolumità stessa delle altre persone presenti ad assistere alla partita, accendeva 3 artiKici fumogeni dei quali è vietata la vendita.
Per tali motivi il Questore Sartori ha emesso nei confronti di costui un DASPO della durata di 5 anni, che verrà applicato con le stesse modalità di quello emesso nei confronti del tifoso catanzarese.
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