Bonus Natale nel modello 730 e nella certificazione unica 2025: le novità della dichiarazione dei redditi

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Redazione Economia

Il bonus Natale, incentivo fino a 100 euro rivolto ai lavoratori dipendenti con figli a carico, avrà il suo spazio nella dichiarazione dei redditi 2025. Ecco cosa fare

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Il Bonus Natale – il contributo fino a un massimo di 100 euro erogato ai lavoratori dipendenti (con figli a carico) nella busta paga di dicembre insieme alla tredicesima -, insieme alle altre novità del periodo d’imposta 2024, troverà spazio nella dichiarazione dei redditi 2025. Anche i datori di lavoro che lo hanno distribuito ai propri impiegati quest’anno dovranno inserire l’incentivo nel modello 770/2025 e nelle certificazioni uniche risalenti all’anno d’imposta 2024.

Le novità del 730 nel 2025

Alcuni lavoratori dipendenti, nonostante rispettassero tutti i requisiti necessari per beneficiare del bonus Natale stabiliti dal decreto Omnibus (113/2024), non lo hanno ancora ricevuto. In questo caso, e nell’ipotesi in cui qualcuno lo abbia ottenuto erroneamente, tramite il modello 730 del 2025 sarà possibile sia fare nuovamente richiesta che restituire l’importo. Tra chi, invece, non ne ha diritto secondo la norma ci rientrano coloro che operano senza poter contare su un sostituto d’imposta, come ad esempio colf e badanti. In quelle situazioni dove i requisiti erano in dubbio in una prima fase, l’Agenzia delle Entrate conferma che con la bozza della dichiarazione dei redditi sarà possibile rimediare.




















































I requisiti dei beneficiari di bonus Natale

Ricordiamo, quindi, quali sono i requisiti per ottenere il bonus Natale (detto anche «bonus tredicesima») del valore massimo di 100 euro. Si tratta di una misura economica riservata ai redditi medio-bassi: quello complessivo, infatti, non deve aver superato i 28 mila euro per l’anno 2024. Inoltre, è necessario avere capienza fiscale: significa che l’imposta lorda sui redditi di lavoro dipendente, cioè l’Irpef, deve avere un importo superiore alle detrazione che spettano ai lavoratori dipendenti. Non è, poi, possibile il cumulo all’interno dello stesso nucleo familiare e sarà un solo membro a ricevere il bonus Natale. È necessario, infine, avere almeno un figlio a carico, anche nel caso di di ex coniugi legalmente separati o divorziati. Il Fisco ricorda che in questa definizione rientrano i figli di età non superiore a 24 anni con reddito complessivo fino a 4 mila euro al lordo degli oneri deducibili, ma anche quelli con più di 24 anni se hanno un reddito non superiore a 2.840,51 euro.

Anche sulla Certificazione unica

La versione della dichiarazione dei redditi fornita dall’Agenzia delle Entrate non è ancora definitiva, ma chiarisce che l’indennità è rideterminata e riconosciuta anche qualora non sia stata erogata dal sostituto d’imposta ovvero se le remunerazioni percepite non sono state assoggettate a ritenute. La sezione da compilare e la V, dedicata alla riduzione della pressione fiscale. e deve essere riempita entro la scadenza del 30 settembre 2025. Anche nella certificazione unica, tra i dati contributivi, assicurativi e fiscali, c’è uno spazio per il bonus Natale. In questo caso la versione definitiva presenta la sezione «Indennità tredicesima mensilità». Le Entrate ricordano che il sostituto d’imposta che rilascia la Cua deve tenere conto «su richiesta del lavoratore» anche dei dati relativi all’indennità erogata da precedenti sostituti, ad esempio in caso di rapporti che poi si sono conclusi.

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