Al Presidente della Regione Lazio
Gentile Presidente,
Le scrivo a nome di tante madri di figli con disabilità, cittadine della regione Lazio.
Non voglio farle pena, ma informarla della nostra vita.
Personalmente, affronto la spesa di circa 1100 euro al mese per pagare un’assistente che mi sostituisca nel lavoro di cura di mia figlia per 23 ore settimanali (giusto il tempo per permettermi di andare al lavoro, per fortuna a due passi da casa). Tutte le restanti ore l’assistente sono io.
Immagina di quanto lavoro di cura possa aver bisogno una ragazza che dipende da un altro anche solo per bere un bicchiere d’acqua?
Lo scorso anno ho percepito i buoni servizio per la non autosufficienza: avviso pubblicato a settembre, con data certa per l’invio delle domande.
Io, come tanti, ho aspettato l’avviso 2024-25: settembre, ottobre, infine novembre: bando pubblicato, data di apertura sportello chiara; ma, alla data di apertura, tutto sospeso. “Lo sportello è momentaneamente chiuso. Comunicheremo la riapertura con le stesse modalità”.
Sa, noi mamme-terapiste-badanti-eccetera, comunichiamo tra noi: ogni giorno abbiamo controllato la piattaforma. Domenica ancora lo stesso avviso, sospensione. Abbiamo provato ad entrare e abbiamo verificato che la piattaforma era aperta per le rendicontazioni dell’edizione precedente, ma non per le nuove domande. Lunedì ancora nessun avviso di riapertura, ma, entrando, abbiamo provato a generare la domanda e abbiamo verificato che era possibile: ci siamo passate l’informazione, abbiamo caricato i documenti, ma la domanda, pur generata, non è stata accettata dal sistema.
Abbiamo riprovato oggi, martedì 14 gennaio, ma, amara sorpresa: sportello chiuso per esaurimento dei fondi disponibili.
Le faccio alcune domande:
1.Quando e come è stato pubblicato l’avviso di apertura sportello per la presentazione delle domande? Sappiamo per certo che, fino a giovedì e da domenica tale avviso non era presente.
2. Perché i fondi sono inferiori agli anni precedenti?
3.Se i fondi sono inferiori, vista la possibilità di conoscere il numero dei percettori dell’edizione precedente, perché A: non si è ridotta l’entità del contributo, in modo da destinarlo a tutti? B: non si sono stabiliti dei criteri di priorità?
Caro presidente, state destinando 700 euro al mese a chi è stato fortunato ad intercettare il “time click” e che magari ha un isee di 50mila euro l’anno (questo è il limite per chi richiede il buono) escludendo chi magari ne percepisce la metà o meno. E potrei fare altri esempi.
Se c’è un avviso pubblico, caro presidente, io cittadino devo poter leggere l’avviso di apertura dello sportello e non solo quello di chiusura. Una fonte mi ha scritto che “lo sportello è stato aperto lunedì dalle 15 alle 18:20” e che “l’avviso è stato pubblicato venerdì”. Se questo è vero, perché da sabato dell’avviso non c’era più traccia?
Caro Presidente, siamo umiliate e demoralizzate. Se il contributo deve essere legato alla velocità di un click, per i pochi fortunati che del momento click hanno avuto notizia, chiediamo di azzerare tutto, pubblicare l’avviso con congruo anticipo e mantenerlo sulla piattaforma, in modo che tutti abbiano la stessa possibilità di “gareggiare”(sic!).
Il vostro non adeguare il fondo alle esigenze ha generato una guerra tra poveri, in cui i più poveri dei poveri hanno perso. Se non siete riusciti a garantire la somma dello scorso anno (perché, poi?) avreste dovuto abbassare l’importo dei contributi. Un buon padre di famiglia, se ha 2 panini per 4 figli, non inventa una gara di corsa dando un panino ai primi 2 che tagliano il traguardo (che poi sono i più forti), ma o trova il modo di procurarsene altri 2 o, se non ci riesce, divide i 2 a metà, distribuendoli a tutti.
Vorrei raccontarle tante altre cose, ma mi accorgo di aver già scritto troppo. Scriverò un libro, prima o poi, nella speranza di aprire gli occhi a chi facilmente ci commisera, ma che è ben lontano dal comprendere il nostro quotidiano.
Alessandra, mamma da 29 anni di una ragazza non autosufficiente, a nome di tante mamme di cittadini non autosufficienti.
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