Il Fondo Nuove Competenze, istituito dall’articolo 88 del decreto-legge 19 maggio 2020, n.34, rappresenta un’iniziativa strategica del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per affrontare le sfide della transizione digitale ed ecologica, oltre a favorire l’occupazione in Italia.
Questa terza edizione, denominata “Competenze per le innovazioni”, si pone come uno strumento di sostegno per i datori di lavoro interessati a investire nella crescita professionale dei propri dipendenti, offrendo al contempo un contributo economico per il costo del lavoro durante i percorsi formativi.
Con una dotazione finanziaria complessiva di 730 milioni di euro, il Fondo attinge risorse dal Programma Nazionale “Giovani, donne e lavoro” cofinanziato dal FSE+. Tale somma è inizialmente suddivisa tra tre principali linee d’intervento: 25% destinato ai sistemi formativi, 25% alle filiere formative e il restante 50% ai singoli datori di lavoro.
I beneficiari del Fondo Nuove Competenze
Il Fondo è accessibile a tutti i datori di lavoro privati, incluse le società a partecipazione pubblica, che abbiano sottoscritto accordi collettivi di rimodulazione dell’orario di lavoro. Tali accordi, stipulati con le rappresentanze sindacali, mirano a pianificare percorsi formativi volti ad accrescere le competenze dei lavoratori, con particolare attenzione ai settori innovativi come sistemi tecnologici e digitali, intelligenza artificiale, sostenibilità ambientale, economia circolare, transizione ecologica ed efficientamento energetico.
Gli accordi collettivi rappresentano un elemento cardine per accedere al Fondo e devono essere redatti nel rispetto delle normative vigenti, includendo informazioni dettagliate sui fabbisogni formativi, i progetti di sviluppo delle competenze, il numero di lavoratori coinvolti e le ore di formazione previste.
Questi documenti costituiscono una base solida per pianificare interventi mirati e personalizzati, capaci di rispondere efficacemente alle necessità di aggiornamento delle competenze. I progetti formativi devono avere obiettivi di apprendimento chiari e misurabili, conformi agli standard di qualificazione previsti dalla normativa.
La formazione deve essere erogata da enti accreditati o strutture formative specialistiche, garantendo elevati standard di qualità e trasparenza. La durata dei percorsi formativi è flessibile, variando da un minimo di 30 ore a un massimo di 150 ore, con alcune eccezioni. Inoltre, il Fondo finanzia il 60% della retribuzione oraria dei lavoratori coinvolti nei percorsi formativi, fornendo un supporto significativo per incentivare la partecipazione delle aziende e garantire la sostenibilità economica delle iniziative.
Le novità della Terza Edizione
Un’importante novità di questa edizione riguarda l’introduzione della formazione on the job per i piani non associati a Fondi Paritetici Interprofessionali.
Questa tipologia di formazione è ammessa a condizione che l’attività svolta dai partecipanti non sia finalizzata a produrre fatturato, che si realizzi sotto la supervisione di uno o più docenti e che non superi il 30% del monte ore previsto in presenza per ciascun partecipante.
Per quanto riguarda la formazione a distanza, sono consentite modalità di erogazione sia sincrona che asincrona, fino a un massimo complessivo del 50%.
Tempistiche per accedere al Fondo Nuove Competenze
Le domande per accedere al Fondo possono essere presentate telematicamente tra il 10 febbraio 2025 e il 10 aprile 2025. È fondamentale rispettare queste scadenze e assicurarsi di soddisfare tutti i requisiti previsti dall’avviso pubblico, per evitare esclusioni o ritardi nell’approvazione delle istanze. Nel caso di esaurimento delle risorse, le domande saranno gestite in ordine cronologico e potranno essere finanziate solo in presenza di ulteriori fondi o economie.
Il Fondo Nuove Competenze rappresenta un’opportunità unica per le imprese italiane di investire nelcapitale umano, rispondendo alle sfide poste dai mercati globali e dalle trasformazioni tecnologiche. Attraverso questo strumento, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali mira a creare un ecosistema in cui innovazione, sostenibilità e formazione si intrecciano, favorendo la crescita economicae sociale del Paese.
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