L’AIE avverte: i progetti europei sul nucleare devono ridurre i rischi per gli investitori

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

 


(Teleborsa) – Gli investitori privati, le grandi banche e le aziende tecnologiche stanno mostrando interesse per l’industria nucleare europea, ma i governi devono ridurre i rischi per incoraggiare gli investimenti garantendo i contratti e tagliando la regolamentazione. È quanto ha dichiarato il direttore dell’Agenzia Internazionale per l’Energia, Fatih Birol, come riporta l’Agenzia di Stampa Energia Oltre.

CRESCONO GLI INVESTIMENTI NEL NUCLEARE
Il settore privato lo scorso anno ha iniziato ad investire di più nel nucleare per coprire la crescente domanda di elettricità per i data center e l’intelligenza artificiale, ma i lunghi ritardi e gli sforamenti di costo per i progetti recenti hanno danneggiato la competitività europea.

Le incertezze politiche e le scarse prestazioni delle utility hanno ostacolato la crescita in Europa, poiché la produzione di energia nucleare è scesa a meno del 25% della produzione energetica totale e tra 10 anni dovrebbe essere inferiore al 15%.

Sconto crediti fiscali

Finanziamenti e contributi

 

BIROL (AIE): “I GOVERNI RIDUCANO I RISCHI DEGLI INVESTIMENTI”
“È importante che i governi adottino alcune misure in termini di dimostrazione del loro impegno a lungo termine e creazione di alcuni meccanismi di riduzione del rischio per l’investimento, tra cui almeno la garanzia parziale dei contratti e la semplificazione del processo normativo”, ha detto Birol in un’intervista all’agenzia Reuters, senza nominare investitori specifici.

IL RUOLO DELLA CINA NELL’ENERGIA NUCLEARE
La Cina è diventata un attore di spicco nel settore nucleare, grazie ad un impegno decennale da parte del governo e allo sviluppo di una solida catena di fornitura, che l’Europa dovrà emulare per raggiungere i suoi obiettivi di sviluppo. Secondo un rapporto dell’AIE pubblicato oggi, con l’entrata in funzione di più progetti, la crescita della capacità nucleare installata in Cina è destinata ad eclissare gli Stati Uniti e l’Unione europea entro il 2030.

LA CAPACITÀ NUCLEARE NEL MONDO
I 63 reattori nucleari in costruzione a livello globale rappresentano oltre 70 GW di capacità, di cui la metà in Cina; nel frattempo, secondo il rapporto, nei tre anni dal 2020 gli investimenti annuali sono aumentati di quasi il 50%.

LE PROSPETTIVE DEGLI SMALL NUCLEAR REACTORS
Lo sviluppo di piccoli reattori modulari potrebbe portare Europa, Stati Uniti e Giappone a riprendere la leadership nella tecnologia nucleare nel prossimo decennio e, con dei forti investimenti, entro il 2040 potrebbero essere installati circa 80 GW.

Tuttavia, per raggiungere questi livelli l’industria dovrà tagliare i costi a livelli simili a quelli dei progetti idroelettrici e eolici offshore su larga scala. Gli investimenti dovrebbero aumentare di 5 volte, arrivando a 24,32 miliardi di euro entro la fine del decennio.

IL RITORNO DEL NUCLEARE IN ITALIA
Per quanto riguarda il nostro Paese, ieri il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, rispondendo a un’interrogazione nel corso del Question Time alla Camera, ha affermato che “il nucleare è essenziale per garantire l’indipendenza energetica dell’Italia, recuperando il gap con gli altri Paesi europei dove è ampiamente utilizzato (come Spagna e Francia) e che quindi possono disporre di un costo dell’energia molto inferiore. Realizzeremo una società nazionale per produrre e realizzare in Italia gli impianti nucleari di nuova generazione puliti e sicuri di piccola dimensione componibili, trasportabili su un container che potranno essere poi installati su richiesta delle imprese nel pieno rispetto dei vincoli ambientali. Inoltre – ha aggiunto Urso – tra poche settimane sarà adottato dal Ministero dell’Ambiente e dell’energia anche un disegno di legge collegato alla manovra economica appena approvata che ci permetterà di disegnare il nuovo assetto normativo in tema di energia nucleare su cui il Parlamento potrà poi confrontarsi”.

BUONO (NEWCLEO): “SIAMO PRONTI A COSTRUIRE REATTORI IN ITALIA”
Intanto nei giorni scorsi l’ad di Newcleo Stefano Buono, durante le audizioni alla Camera nell’ambito dell’indagine conoscitiva sul ruolo dell’energia nucleare nella transizione energetica e nel processo di decarbonizzazione, ha spiegato che “il nucleare di quarta generazione è un’alternativa alle rinnovabili. I piccoli reattori nucleari sono ideali per i comparti energivori, offrendo competitività e stabilità dei costi. Un approccio pragmatico di neutralità mostra che rinnovabili e nucleare sono due fonti complementari. I piccoli reattori assicurano sicurezza passiva per il sistema a raffreddamento a piombo liquido, inoltre permettono di utilizzare i rifiuti da combustibile esausto per produrre energia. Roma potrebbe essere alimentata con 5 reattori. Lavoriamo con Fincantieri e Rina, Miretech per la chimica verde e Saipem per le piattaforme offshore. Appena possibile, quando ci sarà un’autorità, faremo domanda per nuovi reattori e avremo con noi dei partner industriali”.

(Foto: bagalute)

Cessione crediti fiscali

procedure celeri

 





Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link