Reciproco riconoscimento delle patenti di guida italiane e tunisine ai fini della conversione, sostegno agli investimenti italiani nella produzione di energia rinnovabile in Tunisia e l’impegno da parte italiana a finanziare progetti fino a 400 milioni di euro. E’ quanto prevedono i tre documenti firmati oggi alla Farnesina dal ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Antonio Tajani, e dal ministro Affari esteri, della Migrazione e dei Tunisini all’estero, Mohamed Ali Nafti, quest’ultimo giunto in Italia per una missione bilaterale per la prima volta dalla sua nomina alla guida della diplomazia tunisina lo scorso agosto. Il primo accordo sul reciproco riconoscimento delle patenti di guida abroga e sostituisce l’accordo vigente, risalente al 2004, anche alla luce dell’esigenza di allineare questa tipologia di accordi alla normativa nazionale ed europea in materia di gestione dei dati personali.
Lo scopo del secondo accordo sulla transizione energetica è quello di favorire gli investimenti italiani nella produzione di energia rinnovabile nel Paese nordafricano e lo sviluppo di infrastrutture di interconnessione energetica fra Italia e Tunisia, in piena sintonia con i principi e gli obiettivi del Piano Mattei per l’Africa. Infine, la dichiarazione congiunta, dal valore politico, sulla cooperazione allo sviluppo tra Italia e Tunisia per il periodo 2025-2027 prevede l’impegno da parte italiana a finanziare progetti fino a 400 milioni di euro, dei quali 320 a credito d’aiuto e 80 a dono, tra risorse della cooperazione allo sviluppo e risorse del Fondo clima. Questo impegno costituisce un raddoppio rispetto a quello del triennio 2021-2023 (200 milioni, di cui 150 a credito e 50 a dono).
Tajani: “L’Italia vuole essere un ponte tra la Tunisia e l’Unione Europea”
L’Italia vuole essere un “ponte tra la Tunisia e l’Unione europea”, rafforzando la collaborazione con la Commissione europea per fare in modo che il Paese nordafricano diventi un interlocutore primario per l’Ue, ha dichiarato Tajani in un punto stampa alla Farnesina.
Gli accordi tra Italia e Tunisia “rappresentano un modello per l’intero continente africano”, ha proseguito Tajani. “Negli ultimi due anni i legami con la Tunisia hanno registrato un notevole miglioramento sia in ambito migratorio che economico e politico, grazie anche agli sforzi dell’Italia”. Con la Tunisia, ha aggiunto il ministro, l’Italia vanta storici e profondi legami che fanno del Paese nordafricano un “partner naturale e strategico” per il Mediterraneo.
L’Italia ha deciso di raddoppiare il finanziamento dei progetti di cooperazione in Tunisia fino a un tetto di 400 milioni di euro, a conferma del “sostegno al percorso di crescita e sviluppo” del Paese nordafricano, ha ribadito il vice premier. “Abbiamo firmato due importanti intese. La prima riguarda la conversione delle patenti di guida dei tunisini in Italia, mentre la seconda si concentra sulla transizione energetica, per favorire iniziative congiunte in ambito energetico e progetti legati alle energie rinnovabili in Tunisia. Abbiamo firmato – ha aggiunto – una dichiarazione congiunta per il finanziamento di progetti di cooperazione fino a 400 milioni di euro. Raddoppiamo così il nostro impegno e confermiamo il sostegno alla Tunisia nel suo percorso di crescita e sviluppo”, ha detto il ministro, confermando che la Tunisia “è uno dei Paesi prioritari del Piano Mattei” del governo italiano per lo sviluppo dell’Africa.
Italia e Tunisia organizzeranno un Business forum tra gli imprenditori dei due Paesi per rafforzare il partenariato economico che ha raggiunto un interscambio di 7 miliardi di euro nel 2024, ha annunciato Tajani. “La Tunisia è il nostro secondo partner in Africa. Oltre 1.000 imprese italiane sono presenti nel Paese. Il nostro tessuto produttivo crede nella Tunisia”, ha ribadito il ministro.
Il settore energetico è cruciale per la crescita di Italia e Tunisia e presenta grandi potenzialità, secondo il ministro italiano, che ha nuovamente invitato a “rafforzare la posizione della Tunisia come ponte tra Europa e Africa”, sottolineando come la Tunisia rappresenti “un punto di accesso e uno snodo strategico”. Inoltre, Tajani ha annunciato che l’Italia ospiterà il 21 gennaio a Villa Madama una riunione sul corridoio meridionale dell’idrogeno alla presenza dei rappresentanti di Tunisia, Germania, Francia e Algeria. “In ambito energetico, continuiamo a fare progressi: il 21 gennaio si terrà a Villa Madama una riunione sul corridoio dell’idrogeno, che prevede una rete di gasdotti dedicati al trasporto di idrogeno dal Nord Africa all’Europa”.
L’Italia continuerà a lavorare con la Tunisia a 360 gradi, a sostegno della resilienza. “Cercheremo ulteriori ambiti di collaborazione, come il riconoscimento reciproco dei titoli universitari e post-universitari. Ne parlerò con il ministro Bernini per trovare una soluzione analoga a quella raggiunta per le patenti, affinché anche i giovani tunisini che studiano in Italia possano essere valorizzati”, ha affermato Tajani. “Ieri ho ricevuto una delegazione di studenti dell’Università di Perugia, tra cui molti tunisini: questa collaborazione è importante per rafforzare i rapporti di amicizia”, ha aggiunto il titolare della Farnesina.
Il vice presidente del Consiglio ha detto di aver “affrontato molti temi” con l’omologo della Tunisia, Mohamed Ali Nafti. “L’incontro è durato molto più del previsto, a dimostrazione della solidità dei rapporti tra i nostri due paesi”, ha affermato Tajani in un punto stampa. “Credo che questa giornata di lavoro si stia concludendo in maniera estremamente positiva”.
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