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I senatori del Partito democratico Valeria Valente e Michele Fina hanno presentato una interrogazione al Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica nella quale ricordano «L’articolo 1, commi 1116 e 1117, della legge 27 dicembre 2017, n. 205, ha disposto l’istituzione del parco nazionale del Matese, e finanziato il primo avviamento; a distanza di 7 anni, tuttavia, nonostante continue interlocuzioni e discussioni in merito, il Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica non ha ancora provveduto alla perimetrazione e zonizzazione del parco, ad emanare il decreto istitutivo e individuare l’ente gestore dell’area protetta, a causa dei ritardi e della mancata condivisione definitiva da parte delle Regioni interessate; l’area, di particolare pregio naturalistico, include due versanti del massiccio matesino, a cavallo di 4 province tra Molise e Campania, e interessa anche siti ricompresi nella rete europea “Natura 2000” in Molise».
I due senatori PD fanno notare al ministro Gilberto Pichetto Fratin che «in questi anni, a causa dei ritardi, l’area del parco, che dovrebbe interessare 53 comuni e quasi 100.000 ettari di territorio, ha perso notevoli risorse che vi sarebbero state utilmente investite: dai 2 milioni di euro destinati annualmente al funzionamento del parco, a tre annualità del programma “Parchi per il clima” del Ministero per finanziare progetti sul territorio, ad ulteriori opportunità derivanti da fondi ministeriali; la Direzione generale della tutela della biodiversità e del mare del Ministero ha affidato ad ISPRA la definizione del perimetro e la zonizzazione del parco nazionale. Con comunicazione prot. PNM n. 108403 e n. 108404 del 12 giugno 2024, ISPRA ha, secondo quanto previsto dall’articolo 34, comma 3, della legge 6 dicembre 1991, n. 394, trasmesso alle Regioni Campania e Molise e agli enti locali interessati la proposta di perimetrazione, le misure di salvaguardia da applicare alle diverse zone dell’istituendo parco e la relativa cartografia». ;
Valente e Fina sottolineano che «A seguito di ricorso presentato dall’associazione “Italia nostra”, il TAR Lazio, con sentenza del n. 18581/2024 del 24 ottobre 2024, ha intimato al Ministero di “provvedere (…) nel termine di centottanta giorni dalla comunicazione della presente sentenza, alla delimitazione provvisoria, nonché all’adozione delle misure di salvaguardia necessarie a garantire la conservazione dello stato dei luoghi”, disponendo altresì che “In caso di ulteriore inerzia nel provvedere entro il detto termine, sarà nominato un Commissario ad acta”; con comunicazione della Direzione generale della tutela della biodiversità e del mare, il Ministero ha provveduto ad accogliere parzialmente alcune istanze di riperimetrazione e ha invece rigettato le proposte presentate dai Comuni interessati e dalla Regione Campania ritenute “non accoglibili” relative alle misure di salvaguardia».
Per questo i senatori PD chiedono di sapere: «Quali urgenti misure intenda assumere il Ministro in indirizzo al fine di provvedere a dare attuazione a quanto prescritto nella sentenza del TAR Lazio n. 18581/2024; quali iniziative di propria competenza intenda porre in essere, in tempi congrui, così da garantire il superamento dei residui ostacoli, degli eventuali limiti procedurali e delle divergenze con enti locali e Regioni che tuttora impediscono la concreta istituzione del parco nazionale del Matese».
La senatrice Valente aggiunge che quello del Matese è «”Un parco che è già istituito sulla carta, cui occorre però dare le gambe immediatamente, anche perché insiste su un’area marginale, di grande valenza naturalistica che necessita tutele e sviluppo».
Il Senatore Fina conclude: «Si tratta una vicenda che necessita di arrivare ad un suo epilogo positivo e che rappresenterebbe un segnale importante per il territorio, oltre che un importante segnale di attenzione in vista anche della discussione aperta sulla riforma delle legge quadro sulle aree protette, attualmente in discussione in Senato e sulla quale chiediamo una interlocuzione con il governo per arrivare ad un testo condiviso da
tutti nell’interesse della buona gestione dei nostri parchi».



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