Picchiato dal branco a Bressanone, parla il papà del 18enne aggredito: “Sporco italiano? Nessuna speculazione”

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Non nasconde la preoccupazione Renato d’Alberto, il padre del 18enne finito in ospedale dopo essere stato aggredito da un branco di giovanissimi a Bressanone, in provincia di Bolzano. Il ragazzo è ancora ricoverato e il padre, in un’intervista, lancia il suo appello: “Insultato come italiano, ma non facciamo speculazioni linguistiche”.


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L’appello del padre del 18enne

“Mio figlio è un perfetto bilingue ma è stato insultato come italiano“, comincia così l’appello di Renato d’Alberto, il padre del 18enne aggredito a Bressanone da un gruppo formato da almeno 9 coetanei.

Ascoltato dall’Ansa, l’uomo continua: “Questa frase non deve essere usata per creare scompiglio tra i vari gruppi linguistici che vivono qui da tanti anni”.

Fonte foto: ANSA

L’esterno dell’ospedale in cui è ricoverato il 18enne aggredito dal branco a Bressanone. Il padre chiede che non venga strumentalizzata la frase: “Sporco italiano” pronunciata dagli assalitori

Renato d’Alberto si rivolge dunque ai giovani, che invita a “ritrovare il rispetto” perché “senza il rispetto non vai da nessuna parte”, un appello che estende alle nuove generazioni di tutta Italia, senza limitarsi alla gioventù del suo territorio.

Ascoltato da Repubblica il 15 gennaio, il papà del 18enne spiega che il figlio “sta meglio ma è preoccupato per le operazioni, che sono interventi delicati”. Alex ha ricevuto 30 giorni di prognosi e presenta una frattura del setto nasale e al pavimento orbitario.

L’aggressione a Bressanone

I fatti risalgono all’11 gennaio. Alex d’Alberto si trovava al Bressanone Forum per partecipare a un Maturaball, un party che riuniva tutti gli studenti per celebrare l’ultimo anno di scuola. Secondo la ricostruzione del padre di Alex, tra i partecipanti ci sarebbe stato un gruppo proveniente da Laion che avrebbe iniziato a infastidire i presenti.

“Insultavano i ragazzi, davano fastidio alle ragazze“, racconta l’uomo, poi “hanno colpito un ragazzo e alla fine è intervenuta la sicurezza” che ha allontanato il gruppo. L’aggressione, quindi, sarebbe scattata all’esterno dell’edificio. Un ragazzo di Bressanone, amico di Alex, avrebbe urtato per sbaglio uno dei giovani di Laion. Il “branco” lo avrebbe dunque assalito. In quel momento Alex era appena uscito dal Forum e, vista la scena, sarebbe intervenuto per difendere l’amico.

Alex sarebbe stato tenuto fermo per terra per poi essere colpito ripetutamente al volto. Quindi gli insulti: “Dreckwalscher”, ovvero: “Sporco italiano“. Contro di lui almeno 9 persone, sei delle quali sarebbero state le più accanite.

“Lo hanno picchiato sulle gradinate, poi buttato giù nel piazzale davanti al Forum. Mio figlio è riuscito a scappare davanti all’entrata del locale e quelli della sicurezza lo hanno salvato”, racconta il padre a Repubblica.

La risposta della politica

Marco Galateo, vicepresidente della Provincia di Bolzano, all’Ansa parla di “fatto gravissimo” che diventerebbe “ancora più grave” se trovasse conferma “la matrice anti-italiana”.

Dello stesso avviso Alessandro Urzì, capogruppo di Fratelli d’Italia, che al Corriere della Sera commenta. “Lascia allibiti come nel 2024 si manifestino ancora episodi che richiamano le profonde ferite nei rapporti di natura etnica e linguistica contro gli italiani, in Alto Adige”.



branco-bressanone

Fonte foto: ANSA





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