Risorsa idrica in Trentino, approvata la mozione di Walter Kaswalder | Gazzetta delle Valli

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Terzo tema, ha continuato Manica, è il rinnovo delle concessioni: passati cinque anni ci si troverà davanti a diverse possibilità di rinnovo non scontate e piacerebbe che la comunità si presentasse pronta perché al bando pronti non si era.

La mozione di Kaswalder chiede di analizzare le scelte negli ultimi 20 anni che hanno portato a costituire una società con forte presenza privata, ha dichiarato ancora il capogruppo del Pd, contestualizzandole perché le situazioni erano diverse, i bilanci erano diversi e il contesto non vedeva l’energia così centrale come lo è diventata negli ultimi 2-3 anni, è giusto analizzare il periodo per capirne le logiche e per capire dove si vuole andare pro futuro. Rientrano per il consigliere del Pd in gioco i paragoni con l’Alto Adige che ha scelto un assetto diverso che sta dando frutti diversi. Ci possono essere le condizioni perché gli utili della società ricadano anche sul territorio, ha aggiunto il consigliere. Infine sull’emendamento proposto: la volontà è quella di far diventare una commissione con un duplice ruolo, di indagine sul passato e di studio rivolto verso il futuro.

Kaswalder si è detto d’accordo con l’integrazione proposta da Manica e ha chiesto sospensione per fare un ragionamento in questo senso. Nel pomeriggio si sono susseguiti altri interventi oratori.

Francesco Valduga (Campobase) – Favorevole alla formula “in house”, avrei preferito questa soluzione anche per A22

“Auspico che Dolomiti Energia sia sempre più una società provinciale ed extra provinciale in una logica di alleanze – ha detto il consigliere di Campobase – E trovo positivo che si analizzi il perché si sia arrivati a una società mista, se il rapporto del privato sia stato effettivamente dentro a quella dimensione che si era immaginata, ovvero reperire risorse per avere un grande progetto di comunità”. Valduga si è detto favorevole alla formula “in house”, sottolineando che avrebbe preferito questa soluzione anche per A22. “Bene che ci sia un controllo pubblico incisivo – ha aggiunto – Oggi parliamo dell’idroelettrico, ma in Dolomiti Energia c’è tutto il tema dei rifiuti e di altri servizi. Bene anche che siano stati inseriti degli elementi nuovi al testo: all’elemento retrospettivo è stato aggiunto l’elemento di prospettiva per vedere come muoverci in futuro”.

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Mirko Bisesti (Lega) – L’acquisizione delle quote di Hydro riportate in mano pubblica dalla Pat lo scorso anno

Il consigliere ha evidenziato l’acquisizione delle quote di Hydro “riportate a casa, in mano pubblica, dalla Pat lo scorso anno. Oggi, anche grazie al contributo del consigliere Manica, vediamo lo sforzo che sta portando avanti la Provincia”. Bisesti si è soffermato sul tema dell’energia: “abbiamo investito tropo poco a livello nazionale. Se vogliamo avere un Paese più forte e dare un contributo maggiore alle nostre imprese, ai cittadini, dobbiamo riflettere e investire non solo sulle risorse rinnovabili. Dobbiamo mettere in moto azioni concrete. E stato un passo importante l’acquisizione delle quote di Hydro”.

Filippo Degasperi (Onda) – Fra 50 anni ci chiederemo come mai sono entrati i privati in A22

“Apprezzo la posizione del centrodestra sulla commissione d’indagine – ha detto Degasperi – In passato non è stato cosi (vedi la proposta di commissione che era stata fatta sul tema del porfido)” . Poi il consigliere si è soffermato sulla considerazione che “quelli che hanno agito in passato (e che quindi hanno governato) oggi chiedono una commissione di indagine. Mi sarei aspettato delle spiegazioni più che delle verifiche”. Del Gruppo Dolimiti Energia, Degasperi ha rilevato che “fa business al meglio per i soci, poi con il meccanismo dei dividenti una parte torna sul territorio. Altre azioni non ne abbiamo viste. Alperia, in Alto Adige, ai tempi del caro bollette ha ridato al territorio, qua non se ne è parlato. Oggi ci chiediamo come mai in Hde sono stati fatti entrare i privati, fra 50 anni ci chiederemo come mai sono entrati i privati in A22. L’operazione è la stessa e ho delle perplessità”.

Carlo Daldoss (Fdi) – L’acqua è identità del nostro territorio e va salvaguardata e valorizzata

Il consigliere ha detto di appoggiare la mozione Kaswalder-Manica. “Bene guardare al passato ma con spirito costruttivo per intravedere anche nuove soluzioni. Oggi – ha detto Daldoss – Dolomiti Energia è di fatto controllata dal Comune di Trento, Rovereto e dalla Provincia. Quindi il controllo è in mano pubblica, anche con la partecipazione dei privati”. Quanto all’azionariato diffuso, il consigliere ha evidenziato che c’è chi può farlo e chi no. “L’acqua è un bene pubblico, ervono ricadute che siano il più generali possibili. L’acqua è identità del nostro territorio e va salvaguardata e valorizzata”.

Paola Demagri (Casa autonomista) – Non darò la mia disponibilità nella commissione incaricata

Nella commissione ci dovrà essere la disponibilità di ogni partito, ma non darò la mia a farne parte. Ho sempre tenuto le distanze dalle commissioni”. Positivo comunque il giudizio sulla mozione.

Dichiarazioni di voto

Alessio Manica nell’apprezzare la disponibilità collaborativa di Kaswalder, ha anticipato che tornerà sul tema delle concessioni. “Il gruppo di lavoro ci darà orizzonti di opportunità e riflessioni di ragionamento anche sulle difficoltà. Anche gli utili possono ricadere meglio sul territorio magari si potranno coinvolgere i Comuni. E’ una società che non è sentita su tutto il territorio. Possiamo lavorare sull’azionariato diffuso”.

Molto soddisfatto dopo il voto finale, Kaswakder ha voluto sottolineare che questo passaggio consiliare avviene in piena sintonia con quello che fu lo spirito autenticamente autonomista dell’epoca A.s.a.r.



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