Voci di vendita dell’IP di CryptoPunks scatenano dibattiti

Yuga Labs affronta critiche per presunte intenzioni di vendere l’IP di CryptoPunks. La comunità NFT è divisa tra preoccupazioni e proposte innovative, come una DAO, per garantire un futuro sostenibile alla storica collezione digitale.

Vediamo in questo articolo tutti i dettagli. 

Voci di vendita dell’IP di CryptoPunks scatenano dibattiti e tensioni nella comunità

La notizia di una possibile vendita dell’IP di CryptoPunks da parte di Yuga Labs ha suscitato un acceso dibattito nella comunità degli NFT. 

Questo contraccolpo evidenzia il malcontento di molti appassionati, che vedono nell’acquisizione da parte di Yuga Labs un cambio di rotta controverso per uno dei progetti più iconici del settore.

Il dibattito è iniziato il 14 gennaio, quando il ricercatore di Azuki, Wale.moca, ha condiviso su X informazioni secondo cui Yuga Labs starebbe considerando la vendita dei diritti di proprietà intellettuale di CryptoPunks. 

Sebbene Yuga Labs non abbia confermato tali piani, le dichiarazioni hanno sollevato dubbi tra i membri della community.

Greg Solano, co-fondatore di Yuga Labs, ha affrontato direttamente le voci, sottolineando che l’azienda non prenderebbe mai una decisione che possa danneggiare l’eredità di CryptoPunks:

“La mia priorità sono gli NFT e il loro valore culturale,” ha affermato Solano, rassicurando i fan sull’intenzione di preservare l’integrità del progetto.

Nonostante le rassicurazioni, la gestione dell’IP di CryptoPunks da parte di Yuga Labs è stata spesso criticata dalla community. 

Alcuni membri, come il collezionista Adam Smoot, hanno espresso frustrazione per la mancanza di una direzione chiara, mentre altri, come StarPlatinum, hanno notato una perdita di identità da quando il progetto è stato acquisito nel 2022.

Una DAO per il futuro di CryptoPunks?

Tra le proposte per rilanciare il progetto, l’idea di creare una DAO (organizzazione autonoma decentralizzata) sta guadagnando consensi. 

Avichal Garg, managing partner di Electric Capital, ha suggerito di trasferire l’IP di CryptoPunks alla comunità attraverso una DAO, finanziata da una vendita di token.

Garg ha proposto che i fondi raccolti vengano utilizzati per promuovere i CryptoPunks tramite licenze, esposizioni museali e collaborazioni di branding.

In questo modello, i proprietari di NFT manterrebbero i diritti sui loro asset specifici, mentre i ricavi generati dalla DAO sarebbero distribuiti tra i possessori di token.

Questa visione ha trovato il supporto di figure influenti come Matt Hougan, chief investment officer di Bitwise, che ha definito l’approccio di Garg un passo promettente per garantire la sostenibilità del progetto.

Nonostante il tumulto, il mercato dei CryptoPunks rimane vivace. Nelle ultime 24 ore, sono stati venduti 16 CryptoPunks per un totale di 676 ETH, pari a circa 2,18 milioni di dollari. 

Il prezzo minimo della collezione si attesta attualmente a 40 ETH (circa 132.804 dollari), consolidando la sua posizione come la più grande collezione NFT per capitalizzazione di mercato, con un valore di 1,3 miliardi di dollari.

Altre collezioni stanno tentando di colmare il divario. Pudgy Penguins segue con una capitalizzazione di mercato di 706,9 milioni di dollari e un prezzo minimo di 23,9 ETH. 

D’altra parte, il Bored Ape Yacht Club, altro progetto di punta di Yuga Labs, si colloca al terzo posto con un prezzo minimo di 15,4 ETH e una capitalizzazione di 510 milioni di dollari.

Il ritorno alle origini

Per molti membri della community, l’idea di trasferire l’IP di CryptoPunks a una DAO rappresenta una speranza per preservare il valore storico e culturale del progetto. 

Secondo il collezionista Dheeraj Shah, la decisione di Yuga Labs di “lasciare in pace” CryptoPunks dopo l’acquisizione iniziale era stata apprezzata, in netto contrasto con l’approccio adottato per il Bored Ape Yacht Club.

Shah ha anche evidenziato che una vendita dell’IP potrebbe trasformare CryptoPunks in un pezzo di storia digitale. Concetto lontano dalle logiche di utilità che dominano altri progetti NFT.

In altre parole, la vicenda di CryptoPunks evidenzia le complessità della gestione di un progetto culturale nel contesto di un mercato in rapida evoluzione. 

Mentre Yuga Labs cerca di bilanciare esigenze economiche e integrità storica, la comunità continua a giocare un ruolo cruciale nel plasmare il futuro della collezione.

L’idea di una DAO offre una prospettiva interessante. Restituire il controllo alla comunità potrebbe infatti non solo garantire la sostenibilità di CryptoPunks, ma anche ridefinire il ruolo degli NFT come strumenti di innovazione decentralizzata. 

Con il dibattito ancora aperto, il futuro di CryptoPunks potrebbe diventare un esempio emblematico di come gestire il passaggio tra innovazione tecnologica e identità culturale.