come perseguire la gratuità dei trasporti pubblici nella Regione Trentino-Alto Adige

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Bologna,
(informazione.it – comunicati stampa – trasporti)

 

  In Alto Adige dal primo giugno 2025 parte la formula di abbonamento annuale, che permetterà a viaggiatori abituali, famiglie e giovani adulti di muoversi sul territorio provinciale a 250 euro l’anno (o 39 euro al mese).

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Con questa offerta aggiuntiva  al già attivo Südtirol Pass, Daniel Alfreider, assessore provinciale alla Mobilità ha esposto  il  modello semplice e conveniente per chi viaggia spesso, per i giovani e per le famiglie. L’obiettivo è quello di rendere ancora più interessante il passaggio all’autobus e alla ferrovia. Un ulteriore vantaggio è rappresentato dal fatto che il 19% dell’abbonamento annuale è deducibile dalle tasse, il che significa che il costo effettivo dell’abbonamento annuale è di 202,50 euro. La formula appena citata ha la sua operabilità  su scala provinciale e in parte sovraprovinciale ( in treno il Südtirol Pass è valido sino a Trento e si estende sino a Innsbruck)  ma restano penalizzate le comunità sudtirolesi che confinano con il Trentino e che negli spostamenti da provincia a provincia, facciamo l’esempio dei residenti tra Ora e Passo San Lugano e Cavalese si trovano a utilizzare sia Trentino Trasporti che i mezzi della provincia di Bolzano dovendo ricorrere a differenti documento di viaggio.

La mobilità di residenti e turisti tra le due province è frequente ma  complicata dalla gestione del ticket a su criteri provinciali che oltre ad essere penalizzante nella praticità d’uso da parte dei viaggiatori comporta dei costi di gestione che si potrebbero ridurre considerevolmente se l’approccio divenisse su base regionale puntando alla gratuità dei servizio di mobilità pubblica ed all’eliminazione progressiva dei titoli  di viaggio.

Lo scoglio da superare sta nel come finanziare il servizio senza gravare sulle tasche dei contribuenti.

Il turismo è l’opportunità economica alla quale attingere. Lo dimostra la provincia di Bolzano con  l’Alto Adige Guest Pass che tra le varie offerte previste permette principalmente l’uso gratuito dei mezzi pubblici.

l’Alto Adige Guest Pass in realtà si autofinanzia.

In provincia si registrano 36 mln. Pernottamenti che sul Pil del turismo generano  6.200 mln di Euro. Tutti i pernottamenti sono coperti dal pass per gli ospiti ed a ogni pernottamento viene applicato un ticket di € 0,70 con obiettivo di arrivare a 1 Euro.

Nel 2024 circa 30 milioni di turisti hanno avuto a disposizione la Guest Card e questa ha generato circa 18 milioni di Euro di introiti  che vengono incassati dalla provincia di Bolzano ed utilizzati per la copertura dei costi dei servizi pubblici di mobilità. Con il 2026 la previsione è di portare il 90% dei turisti a possedere la Guest Card e con il ticket elevato a € 1,00 le entrate per finanziare la mobilità pubblica dovrebbero raggiungere circa 35 milioni di Euro.

Il Trentino offre ai propri turisti la Guest Card che è sempre inclusa nella proposta di soggiorno, senza alcun costo aggiuntivo. Ciò significa che non si autofinanzia.

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Attingendo come fonte all’ISPAT, Istituto di Statistica della PAT il 2024 ha registrato in Trentino circa 18 milioni di pernottamenti. Se a questi applicassimo il metodo di Bolzano con un ticket  al pernottamento inizialmente di € 0,70 per poi passare in tempi stretti a € 1,00 , le entrate che verrebbero generate potrebbero oscillare  tra oltre 12 milione e mezzo di Euro a circa 18 milioni tutti da destinare al finanziamento della mobilità pubblica. Si crea così un fondo cassa in huose.

Questa approccio sarebbe il turismo a generare  le  ricadute diffuse sulla cittadinanza in quanto queste entrate investite sul fronte del TPL ( treni-mezzi su gomma e magari parte degli impianti di risalita) darebbe modo a residenti e turisti di poter ambire a servizi più performanti evitando prelievi fiscali sui residenti e creando le condizioni per ridurre l’utilizzo dell’auto privata.

A questo ragionamento ci associamo  al pensiero del movimento “ Make tourists pay “ promosso dall’associazione universitaria sudtirolese ( sh.asus) che da anni sostiene la gratuità dei trasporti pubblici e che per  il finanziamento del servizio propone di elevare a € 2,00 il ticket del pernottamento a carico dei turisti per rafforzare in maniera diffusa sulla cittadinanza  le ricadute in termini di servizi di trasporto.

Se gli scenari che abbiamo esposto trovassero applicazione su scala  regionale, oltre alla ingente disponibilità delle nuove risorse da investire sulla mobilità pubblica automaticamente con la gratuità si potrebbe pensare di risolvere anche i problemi di mobilità delle comunità che vivono lungo i confini provinciali.

Altre ricadute positive che intravediamo in questo metodo:

  • Eliminazione dei titoli di viaggi e dei costi di produzione.
  • Semplificazione del lavoro degli autisti che non si troverebbero più a dover svolgere anche la mansione di biglietti
  • Riduzione dei tempi di salita ai mezzi pubblici in quanto essa sarebbe diretta mentre attualmente per ogni passeggero tra controllo documenti di viaggio o produzione del biglietto per ogni passeggero si perde tra i 30 secondi al  minuto
  • Riduzione delle forme di violenza che vedono il contrasto tra autisti e coloro che hanno reazioni violente sulla questione biglietti
  • Maggiore appetibilità del mezzo pubblico che diventerebbe molto più facilmente utilizzabile. 
  • Favorire ancor di più la transizione dalla mobilità privata a quella collettiva dandosi come obiettivo la riduzione di almeno il 20% del traffico stradale
  • I disagi dei grandi flussi di traffico con questa strategia verrebbero in parte compensati con i benefici economici e di servizio sui trasporti pubblici
  • Il sistema diventerebbe  anche un “ affare “ per i turisti che godrebbero della migliore accessibilità ai servizi pubblici in tutta la regione.

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Massimo Girardi, Presidente di Transdolomites

Cell. 320.4039769

www.transdolomites.eu





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