Comune di Bari – Questa mattina la presentazione di “SGAP – Stop The Gap”, IL progetto sportivo e di inclusione cofinanziato dall’UE a cura del Centro Sportivo Italiano in partnership con realtà della Macedonia del Nord e della Croazia

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È stato presentato questa mattina, a Palazzo di Città, il progetto sportivo “SGAP – Stop the gap” che vede il Centro Sportivo Italiano – Comitato di Bari impegnato nella collaborazione con associazioni e realtà provenienti dal resto d’Italia e da due Paesi esteri, Macedonia del Nord e Croazia.

A illustrare i dettagli della manifestazione inclusiva e sportiva, cominciata a novembre scorso e che durerà complessivamente 18 mesi, la presidente del CSI – Comitato di Bari Serafina Grandolfo e il responsabile del progetto Nicola Battista, alla presenza del sindaco Vito Leccese, dell’assessore alla Conoscenza Vito Lacoppola, dell’assessore allo Sviluppo locale Pietro Petruzzelli, dell’assessora allo Sport del Comune di Andria Daniela Di Bari, dei consiglieri comunali Grazia Albergo e Michelangelo Cavone, della presidente del Municipio III Luisa Verdoscia, del coordinatore regionale di Sport e Salute Francesco Toscano, dei rappresentanti dei partner esteri (le associazioni ЛАГ Агро Лидер della Macedonia del Nord e Parasportski savez Grada Rijeke della Croazia) e dei rappresentanti dei partner del CSI di Bari (associazioni HBari2003 e Volare più in alto, Scuola di ballo Monton de Estrellas, ASD Icaro, ASD Maieutica APS e ASD Lupi di San Francesco APS). Ha moderato l’incontro il giornalista sportivo Enzo Tamborra.

Cofinanziato dall’Unione Europea – progetto Erasmus Plus, SGAP si pone l’obiettivo di coinvolgere giovani dai 7 ai 17 anni, di vari Paesi europei, in attività sportive e sociali in grado di creare connessioni tra culture e tradizioni differenti. Protagonisti del progetto saranno soprattutto ragazzi e ragazze con disabilità e con difficoltà socio-culturali che parteciperanno a incontri formativi sui temi dell’inclusione e della prevenzione al bullismo e ad attività gratuite di basket, ginnastica per il benessere, arti marziali, autodifesa, danza sportiva e ping-pong.

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Il progetto è suddiviso in tre fasi: la scelta della disciplina sportiva (individuale o di squadra) in base alle capacità dei bambini e ragazzi, la pratica stessa delle attività coordinate dagli allenatori del CSI e il report finale con gli obiettivi e i risultati raggiunti da ciascuno dei partecipanti.

“Quest’anno il CSI di Bari, che oggi conta 157 società sportive e gestisce 4 impianti sportivi, partecipa per la prima volta a un progetto europeo grazie alla crescita delle nostre progettualità, che da qualche tempo riscuotono sempre più apprezzamento – ha esordito Serafina Grandolfo -. Si tratta di un progetto di inclusione sociale rivolto ai tanti ragazzi in condizioni di svantaggio socio-economico e con disabilità e che si fonda sull’aggregazione tra coetanei realizzata tramite lo sport. Siamo anche molto contenti di aver raggiunto questo traguardo in occasione dell’80° anniversario della fondazione del CSI. Attraverso queste attività potremo anche sancire l’unione tra le due sponde del mar Adriatico in un momento storico in cui è fondamentale ritrovare lo spirito di collaborazione e il desiderio di pace”.

“Vi ringrazio per la vostra presenza qui oggi, e saluto i rappresentanti della Macedonia del Nord e della Croazia – ha sottolineato il sindaco Vito Leccese -. Sul piano sportivo sono molto legato ai Paesi dell’ex Jugoslavia perché da giovane, quando giocavo a pallamano, la prima volta all’estero fu in occasione di una partita disputata a Dubrovnik e, per le stesse ragioni, qualche tempo dopo mi recai anche a Skopje. Una grande opportunità che mi fu offerta proprio grazie allo sport: lo dico in quanto l’attività sportiva per i giovani, soprattutto nella fascia d’età interessata da questo progetto, è un ottimo stimolo alla crescita, individuale e collettiva. Per questo desidero ringraziare il CSI di Bari, sempre molto attento ai valori dell’inclusione e dello sport, che ha permesso ai giovani baresi e ai loro coetanei macedoni e croati di incontrarsi e conoscersi. Sono certo che sarà un momento molto costruttivo anche per la nostra città, terra di incontro tra popoli diversi e tra genti di fede diversa sotto l’egida di San Nicola”.

“Desidero complimentarmi con il CSI per questa progettualità che sostiene e valorizza la popolazione studentesca, con particolare attenzione ai ragazzi e alle ragazze più vulnerabili e con disabilità, perché possano condividere con il loro coetanei momenti di socializzazione e sport in grado di rafforzare legami e consapevolezza in ciascuno dei partecipanti – ha aggiunto Vito Lacoppola -. Sono certo che Stop the gap rappresenterà un’occasione di arricchimento per le nostre scuole e i nostri studenti, proponendo percorsi di formazione e di crescita preziosi, anche grazie al confronto e allo scambio con docenti e studenti degli altri Paesi coinvolti. Da parte nostra confermiamo la massima disponibilità a promuovere la diffusione del progetto nelle scuole baresi”.

“Porgo anch’io un sentito benvenuto agli ospiti della Macedonia del Nord e della Croazia e a tutti i rappresentanti della grande famiglia del CSI di Bari – ha concluso Pietro Petruzzelli -. Questo progetto non solo offrirà ai partecipanti la possibilità di scambiarsi competenze sportive e buone pratiche ma anche di stringere relazioni e legami nell’ottica della costruzione di una rete transnazionale. A Bari abbiamo la fortuna di poter contare sui partner locali che, oltre a far parte di questo progetto, lavorano quotidianamente in quartieri periferici e popolari per includere e aggregare quanti hanno meno opportunità. Un lavoro complesso che restituisce ai nostri bambini e ragazzi il desiderio di confrontarsi, crescere e sviluppare consapevolezza di sé, come solo lo sport è in grado di fare”.

 

Nel corso dell’incontro il sindaco di Bari ha consegnato un pumo alle delegazioni dei due Paesi in segno di ospitalità.

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