dall’Irpef alle detrazioni, tutte le novità

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Il nuovo modello 730 introduce importanti novità, tra cui l’inclusione di redditi a tassazione separata, affitti brevi, plusvalenze finanziarie e il “bonus tredicesima” da 100 euro per i lavoratori dipendenti con particolari condizioni. Aggiornato anche il modello 770 per semplificare comunicazioni e adempimenti fiscali.

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L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato, in versione preliminare, il nuovo modello 730, insieme alle istruzioni per la prossima stagione dichiarativa. Tra le principali novità, l’inclusione di nuovi elementi come i redditi derivanti da affitti brevi, le plusvalenze collegate al Superbonus e il cosiddetto bonus tredicesima. Quest’ultimo consiste in un’indennità di 100 euro, proporzionata al periodo di lavoro svolto, destinata ai lavoratori dipendenti con specifiche condizioni economiche e familiari per l’anno 2024. Il modello 730 introduce anche un’altra misura: la rimodulazione, resa strutturale, delle aliquote per i tre scaglioni dell’Irpef.

Con questi aggiornamenti, l’Agenzia delle Entrate punta a semplificare le procedure dichiarative e a fornire strumenti più completi per gestire le diverse tipologie di reddito, garantendo maggiore chiarezza e accessibilità per contribuenti e operatori fiscali.

Come cambia il modello 730/2025: le novità per i contribuenti senza Partita Iva

Una delle innovazioni più rilevanti riguarda i contribuenti senza partita IVA, che ora possono utilizzare il modello 730 anche per dichiarare redditi soggetti a tassazione separata o a imposta sostitutiva. In passato, questa tipologia di redditi doveva essere inserita obbligatoriamente nel modello Redditi. Parallelamente, è stata pubblicata la bozza aggiornata del modello 770, che i datori di lavoro e gli enti pensionistici devono utilizzare per comunicare le ritenute effettuate nel 2024, insieme ai relativi versamenti e compensazioni. Questi aggiornamenti rappresentano un primo passo verso la definizione dei modelli ufficiali per il prossimo periodo fiscale.

Le principali modifiche del nuovo modello 730/2025

In base alle indicazioni del decreto “Adempimenti” (Dlgs n. 1/2024), il modello 730/2025 si arricchisce di due nuovi quadri, denominati M e T. Questi permettono alle persone fisiche senza partita IVA di dichiarare in modo semplificato redditi soggetti a tassazione separata, imposta sostitutiva o derivanti da plusvalenze finanziarie.

Le principali modifiche al modello 770

Anche il modello 770 è stato rivisto, con alcune novità nei quadri M (quello dei redditi soggetti a tassazione separata e a imposta sostitutiva, per l’inserimento dei dati sulla rivalutazione del valore dei terreni) e T (in cui devono essere inserite le plusvalenze di natura finanziaria) e l’introduzione, nel quadro SX, del credito collegato al “bonus tredicesima” riconosciuto dal datore di lavoro.

Il bonus tredicesima

Il modello include anche il “bonus tredicesima“, un’agevolazione di 100 euro prevista per i lavoratori dipendenti con particolari condizioni economiche e familiari. Sono state inoltre aggiornate le disposizioni relative al regime agevolato per i lavoratori impatriati che trasferiscono la loro residenza fiscale in Italia, così come quelle inerenti alle detrazioni per il personale dei settori sicurezza e difesa.

Le novità su affitti brevi, Superbonus e altri bonus casa

Una delle novità più rilevanti riguarda l’aliquota fiscale del 26% applicabile alle unità immobiliari destinate agli affitti brevi. Tuttavia, è prevista un’eccezione per la prima unità immobiliare, per la quale continua a essere valida l’opzione della cedolare secca al 21%. La bozza del nuovo modello introduce modifiche significative anche per le agevolazioni fiscali relative alla casa.

  • Superbonus: per le spese sostenute dal 1° gennaio 2024, la detrazione sarà ridotta al 70% e ripartita in 10 rate annuali di pari importo.
  • Sismabonus: anche in questo caso, le spese sostenute nel 2024 potranno essere detratte in 10 rate uguali.
  • Bonus mobili: il limite massimo di spesa su cui calcolare la detrazione è fissato a 5.000 euro.

Tra le novità anche la modifica delle aliquote per scaglioni di reddito, un nuovo regime agevolativo per i redditi dominicali e agrari destinati a coltivatori diretti e imprenditori agricoli e nuove regole per la tassazione degli affitti brevi, ora assoggettati alla cedolare secca con aliquote differenziate.

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