Infanzia, adolescenza e povertà educativa – INMR Sardegna #61 | Sardegna che cambia

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Sardegna che cambia è il 7° portale regionale aperto da Italia che cambia. Nella rassegna stampa settimanale, oltre alle principali notizie raccontiamo gli articoli usciti sul portale sardo, vediamoli insieme

Lunedì abbiamo parlato di sport e disabilità grazie a un articolo di Alessandro Manno di Toctoc Sardegna. È un articolo che parte da una notizia recente, ovvero il dispositivo introdotto dal Cagliari Calcio che si chiama Touch2Seee che permette a persone con disabilità visiva di monitorare il movimento del pallone in campo, attraverso il tatto. Si tratta infatti di una sorta di tablet che riproduce il campo da gioco lungo il quale – seguendo fedelmente i movimenti del pallone – si muove in tempo reale un disco magnetico che può essere seguito con le dita. In questo modo si può seguire lo sviluppo della partita e grazie anche a una vibrazione che aumenta o diminuisce di intensità a seconda dell’importanza delle azioni di gioco, entrare ancora di più nel vivo del momento. Non è cosa da poco: il dispositivo è uno strumento che permette a persone cieche di assistere in maniera ancora più accurata alla partita e di partecipare inoltre come tifosi e tifose, al gioco della propria squadra del cuore direttamente dagli spalti. Quello che Alessandro Manno racconta nell’articolo è come la tecnologia sia una grande alleata per l’accessibilità ma anche per garantire l’autonomia e la vita indipendente per le persone con disabilità. Quello che però ci chiediamo è anche: quali sono le buone prassi europee adottabili anche nell’Isola per permettere una reale partecipazione delle persone con disabilità allo sport? Vi consigliamo di leggerlo, anche perché l’inclusione e la decostruzione dei pregiudizi abilisti non sono un’opzione: sono un dovere, di tutti e tutte

Martedì invece spazio all’avvocato Adriano Sollai con un suo contributo in merito al caos politico legato alla dichiarazione di decadenza della Presidente Todde. Tra irregolarità nelle spese elettorali e la necessità di rivedere la legge elettorale sarda, il commento dell’avvocato Adriano Sollai ci offre uno sguardo profondo su una situazione che potrebbe avere ripercussioni significative. E fornisce inoltre anche una critica propositiva. Ve ne leggo un pezzo ma per la lettura integrale, come sempre vi rimando al nostro portale www.sardegnachecambia.org. “Si impone una riflessione metagiuridica che riguarda la legge elettorale sarda, che non solo prevede soglie di sbarramento difficilmente accessibili per tutte le liste che non si coalizzano con il centro-destra e il centro-sinistra italiani, svilendo così l’Autonomia della Sardegna in quanto i suddetti privano di rappresentanza decine di migliaia di cittadini sardi che non si riconoscono nel sistema politico statale, ma prevede anche l’elezione diretta del Presidente della Regione. Un sistema presidenziale quindi, che lega le sorti della legislatura a una sola persona e che niente ha a che fare con una democrazia parlamentare”

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Mercoledì Laura Tussi vi ha invece raccontato la storia – bellissima – di Pierpaolo Loi, il maestro della pace. Pierpaolo Loi è un insegnante e attivista che ha dedicato la sua vita alla pace, alla giustizia sociale e alla nonviolenza. La sua missione? Trasmettere non solo conoscenze, ma anche ideali profondi. Come scriviamo, la sua persona è un po’ un faro di speranza e un esempio di impegno civile, che unisce le persone attraverso il dialogo e l’educazione. Il suo attivismo infatti non si è ferma in aula: Pierpaolo Loi è stato partecipante e protagonista di battaglie per la giustizia e la pace, coinvolgendo studenti e famiglie in iniziative che promuovono la consapevolezza e il rispetto reciproco. Oggi, il “maestro della pace” continua a ispirare, dimostrando che educare significa costruire un mondo più giusto, un passo alla volta.

Giovedì abbiamo invece chiuso la nostra settimana di pubblicazioni con un articolo della nostra Sara Brughitta su Miki Pig, l’unico santuario per animali presente in Sardegna. Fondato da Alessia Crobu, questo santuario è molto più di un semplice rifugio: è un simbolo di antispecismo e un invito a riscoprire il valore del rispetto per ogni forma di vita. Qui, ogni animale ha una seconda possibilità. Ogni storia racconta di un percorso di salvataggio e cura, un impegno costante per restituire dignità a chi è stato trascurato. Miki Pig  è quindi anche un luogo di educazione e sensibilizzazione che invita tutti e tutte noi a riflettere sulle nostre scelte quotidiane e sull’impatto che hanno sugli animali e sull’ambiente.



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