I giudici di MasterChef Italia (Giorgio Locatelli, Antonino Cannacciuolo e Bruno Barbieri) con Franco Pepe, primo pizzaiolo italiano nominato Cavaliere al Merito della Repubblica. Credit: Ufficio Stampa Sky
Tante ricette e altrettanti colpi di scena nella cucina di MasterChef Italia 14. Ancora una volta i giudici regalano lezioni di cucina ma anche momenti di grande tensione.
Il grande protagonista di questa puntata è l’attenzione all’ambiente. Perché? Scopritelo qui.
Una Mystery Box Green «a risparmio energetico»
La puntata si apre con una sfida che obbliga gli aspiranti chef a pensare al loro impatto energetico in cucina. Infatti ogni concorrente trova davanti a sé una box con dieci ingredienti vegetariani. E anche un tablet che segna 15 minuti.
Il motivo? Lo spiega chef Barbieri: «Vi chiediamo di utilizzare gli ingredienti al massimo della loro potenzialità , usando tutte le parti. E dovrete farlo con un limite al consumo di energia. Avete solo 15 minuti di elettricità a disposizione». E come ricorda Cannavacciuolo, una volta esauriti quei minuti «si stacca la corrente».
In questa Mystery Box Green «a risparmio energetico» gli aspiranti chef hanno a disposizione 45 minuti. Chi vince si aggiudica l’ambita Golden Pin.
I giudici si dicono molto soddisfatti del lavoro degli aspiranti chef, tra un buon utilizzo del tempo e di energia. Assaggiano i piatti migliori. Si parte con Jack, che presenta il piatto “Eco”: cardoncello piastrato, carote e piselli sbollentati, salsa con gambi di porro, foglie di carota e yogurt. Un piatto molto bello da vedere e in cui ogni ingrediente viene utilizzato al meglio, senza sprechi.
Poi i giudici chiamano Sara. Il suo piatto? Un cardoncello saltato, insalata di carote su crema di blu del Moncenisio. Locatelli apprezza la consistenza e dice che la salsa non è buona ma «eccellente». Wow.
L’ultimo piatto che i giudici assaggiano è “Respect” di Franco. È un porro nappato nel burro su letto di carote laccate agli agrumi. «In questo piatto hai centrato le cotture delle verdure», commenta Cannavacciuolo. Che aggiunge: «Hai fatto bingo».
La prova migliore? Quella di Jack. È il suo il piatto che i giudici apprezzano maggiormente. A lui va il Golden Pin.
L’Invention Test di MasterChef a tema “pizza” con Franco Pepe
Per questo Invention Test i giudici accolgono Franco Pepe, primo pizzaiolo italiano nominato Cavaliere al Merito della Repubblica. Il suo ristorante Pepe in Grani a Caiazzo (Caserta) è infatti un must per chi ama la pizza. Il pluripremiato pizzaiolo porta a MasterChef alcune delle sue pizze fritte più famose. E fa compagnia agli aspiranti chef in una notte di lavoro tra impasti e lievitazioni.
I concorrenti, infatti, possono decidere se fare un conetto fritto o una pizza stesa.
Jack, vincitore della Mystery Box, ha come vantaggio quello di poter assaggiare una pizza dello chef. Ma può anche scegliere due concorrenti a cui affidare una penalità . Quale? Sara e Samuele dovranno realizzare sia un conetto fritto sia una pizza stesa.
Dopo la lievitazione e la cottura, iniziano gli assaggi. Si parte con Jack. La sua “zozzona” è una pizza fritta con marmellata di bacon e crema al parmigiano.
Pino e gli errori: «Non possiamo parlare di pizza fritta»
Katia, invece, decide di preparare i conetti. Contengono mousse di mozzarella, friarielli, tartare di gamberi e olio alle cozze. Franco Pepe apprezza il suo lavoro.
Tocca a Pino. L’aspirante chef propone a Franco Pepe una pizza stesa con cime di rapa e burrata con scorze di agrumi. «C’è stata qualche disattenzione da parte tua. Non possiamo parlare di pizza fritta», dice lo chef. «Risulta pesante», aggiunge Locatelli. Non benissimo.
Samuele non si gioca la sua Golden Pin
Anna, invece, alza l’asticella con una pizza fritta con ricotta al cocco, salsa al mango e mango marinato allo zenzero. «Per me è sì», commenta Pepe, convinto.
Samuele deve cucinare sia un conetto fritto che una pizza stesa. I conetti fritti hanno tartare di pesce spada affumicato e semi di sesamo. La pizza stesa ha, invece, una crema di caprino e vaniglia, una polvere di capperi e limone. Convinto del suo lavoro, decide di non giocarsi la sua Golden Pin.
A MasterChef la disperazione di Sara: «Non ricordo neanche da quanto tempo non piangevo»
Anche Sara deve lavorare su due preparazioni. L’aspirante chef di Napoli si presenta in lacrime con un piatto terribile («Non ricordo neanche da quanto tempo non piangevo»). Porta una pizzza fritta con burrata e dei conetti fritti con polpette di melanzane non riusciti. Il suo errore è soprattutto dovuto alle tempistiche non rispettate.
Claudio porta una pizza fritta con mortadella, stracciata, scorzetta di limone, acciughe, pinoli tostati, uva piastrata. «Mi aspettavo qualcosa in più», commenta Franco Pepe.
Franco presenta un conetto con peperone, pata negra, crema di pecorino e chorizo al vino. Presenta il piatto parlando in spagnolo.
Gianni sceglie di portare una pizza fritta con stracciatella, ‘nduja, salame piccante e porchetta. «Sull’impasto ci siamo. Ma anche la doratura», apprezza Pepe.
A MasterChef Italia una pizza fritta «quasi cadaverica»
Linda cucina pizza fritta con acciughe, basilico croccante, olive taggiasche. «L’impasto è poco cotto, e poi non avrei mai messo dei fritto sul fritto», critica lo chef.
Simone sceglie di fare una pizza fritta con crema di mozzarella, salmone affumicato e basilico fritto. «Un impasto poco cotto e pieno di olio», critica Pepe. E Barbieri: «Super sbiavda, quasi cadaverica». Ahia. Lui si allontana dai giudici pentendosi di aver dato al piatto il nome della figlia.
Mary e il pianto liberatorio pensando alla mamma
Alessia porta una pizza fritta con crema pasticcera, mirtilli rossi, fragole e sciroppo alla menta. «L’impasto aveva bisogno di un po’ più di riposo», sottolinea Pepe.
L’ultima è Mary. Cucina una pizza fritta con pesto di basilico e friarielli. Poi una crema al parmigiano, cipolla e acciughe. «Mi ricorda mia mamma che sfornava pane tutti i giorni», ricorda con emozione, dopo avere chiamato il piatto “Vorrei ma non posso”. Il motivo? «Sono intollerante al glutine e al lattosio».
Gli esiti dell’Invention Test della sesta puntata di MasterChef
La migliore pizza fritta secondo i giudici e secondo lo chef Franco Pepe è quella di Anna. Avrà un grande vantaggio nello Skill Test.
E la prova peggiore? Quella di Sara, che si incarta per colpa della temperatura dell’olio. Non viene eliminata ma allo Skill Test entrerà in gara solo all’ultimo step. «O dentro o fuori», spiega Barbieri.
Lo Skill Test con PÃa León, miglior chef donna del mondo
La prima parte di questo Skill Test vede gli aspiranti chef lavorare a coppie. Anna, vincitrice dell’Invention Test, può scegliere il proprio compagno di viaggio e può formare le coppie. Lei decide di cucinare con Samuele. E crea le altre coppie, con le quali si scontreranno. Eccole: Mary e Katia, Linda e Simone, Franco e Claudio, Jack e Alessia, Pino e Gianni.
Lo Skill Test di questa puntata è tutto dedicato alla biodiversità e all’attenzione al territorio. Ospite è PÃa León, miglior chef donna del mondo nel 2021 per il World’s 50 Best Restaurant. La cuoca classe 1986 di origini peruviane, ha aperto nel 2018 il suo ristorante Kjolle a Lima.
Il compito? Usare tre ingredienti tipici del Perù
La sfida è quella di utilizzare tre ingredienti tipici del Perù: peperoncini, mais (bianco o viola) e olluco. La chef può sostituirsi per tre minuti agli aspiranti chef che sono in difficoltà .
Ecco la fase degli assaggi. Si parte con la coppia formata da Gianni e Pino. Il loro piatto “Tu vuo’ fa’ ‘o peruvian'” è un calamaro su una purea di olluco, mais e peperoncino, con una riduzione di teste di gamberi. Dopo una cantatina, i due aspiranti chef presentano il loro piatto con orgoglio. «Avrebbe potuto essere ancora un po’ più piccante», dice chef PÃa León. Cannavacciuolo apprezza il ragionamento nato dalla scelta di mettere una salsa a parte: «Forse in due fate uno». Gianni dice “mazzappone” invece che “mappazzone”. Capolavoro. Salgono in balconata cantando la loro versione di Tu vuo’ fa’ ‘o peruvian’.
La delusione del piatto di Anna e Samuele
Poi tocca alla coppia Katia e Mary. Le due cucinano calamari marinati su una vellutata di zucca, patata e lime. Un piatto «ben bilanciato» secondo Locatelli. «Mi piace perché c’è il legame con l’Italia», commenta Barbieri. Anche loro salgono in balconata.
Ed ecco Anna e Samuele. Quest’ultimo, convinto del lavoro fatto, non si gioca la sua Golden Pin. I due cucinano calamari scottati al vino su crema di mais bianco con insalata fresca. «Il calamaro è morbido però mi sarebbe piaciuto sentire più freschezza. Un po’ piatto», commenta PÃa León. I due non vengono fatti salire in balconata. Dovranno cucinare al secondo step e non più in coppia.
La polemica di Simone (che critica i giudici di MasterChef)
Simone e Linda cucinano un calamaro in osmosi su crema di olluco e zapallo e chips di olluco. Un piatto senza troppo carattere, secondo Locatelli. I due vanno al secondo step. Simone continua a criticare i giudici, convinto che il piatto sia abbastanza piccante. Solo dopo averlo assaggiato, ammette che effettivamente non lo è. Ma dai?
La coppia formata da Alessia e Jack cucina calamari marinati al peperoncini e limone. «Questo piatto potrebbe stare in qualsiasi menu in qualsiasi ristorante peruviano di altissimo livello», commenta Barbieri. E anche la chef PÃa León conferma: è il piatto che più di tutti l’ha riportata in Perù. Salgono in balconata.
L’omaggio al Perù di Franco e Claudio
Franco e Claudio cucinano un calamaro scottato con crema di zapallo. Il piatto è molto bello da vedere e vuole ricordare il Perù, tra mare e Ande. Il gusto però non convince completamente i giudici. Salgono in balconata.
Inizia la seconda parte di questo Skill Test. Se lo giocano Samuele, Anna, Sara, Simone e Linda. Sara, come penitenza, inizia a cucinare 10 minuti dopo gli altri (avrà 30 minuti invece che 40).
La seconda parte dello Skill Test, tra chirimoya, lulo e pacay
Il compito? Cucinare un piatto che contenga i due frutti chirimoya e lulo, insieme al pesce.
A un certo punto della cucinata, la chef regala agli aspiranti chef un ingrediente, che deve essere obbligatoriamente inserito nel piatto finale. Si tratta del pacay, è «un frutto molto morbido».
Samuele si gioca la Golden Pin, Anna si dispera
Iniziano gli assaggi. Samuele va in tilt e prepara una tartare di pagello con un gel di chirimoya. Tra un pianto e l’altro, si gioca la sua Golden Pin (e a quanto pare fa benissimo). Peccato. Raggiunge i suoi compagni di viaggio in balconata.
Tocca ad Anna. Cucina pagello marinato con chirimoya e foglie di coriandolo. «Tu avevi il lime. Secondo me dava uno spessore importante», consiglia Cannavacciuolo. Lei va in crisi e maledice quel momento in cui aveva il lime in mano ma ha deciso di non usarlo.
Barbieri e il piatto di Linda, come «la pappa del gatto»
Linda porta una quinoa con pagello marinato. Si emoziona e dimentica i nomi dei frutti. «La presentazione non è il massimo. Mancava un po’ di limone», dice la chef PÃa León. Lei piange, delusa. Barbieri paragona l’impiattamento alla «pappa del gatto». Lei sempre più desolata. Non è salva.
Simone cucina ceviche di pagello con chirimoja e lulo. Un bel piatto. La chef PÃa León apprezza. Lui corre in balconata.
L’eliminazione della sesta puntata di MasterChef Italia
Tocca a Sara. Prepara quinoa con pagello marinato al lulo, lime e zenzero, crema di chirimoya, battuto di noci e pacay. Locatelli dice che «è piacevole il gusto», anche se i colori non sono tropicali. Raggiunge i suoi compagni in balconata: è salva.
Linda e Anna sono le aspiranti chef che portano quindi i piatti peggiori di questo Skill Test. I giudici Antonino Cannavacciuolo, Bruno Barbieri e Giorgio Locatelli decidono che a dover lasciare la cucina di MasterChef è Linda. Anna è salva.
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