una piattaforma per la mitigazione dei rischi e lo scambio sicuro dei dati

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Finanziata con bando a cascata PNRR – National Center for Technology in Agriculture, Bando Spoke 4 W.P. 4.3 Agritech  – la piattaforma offrirà strumenti per facilitare e semplificare la raccolta, la catalogazione e l’accesso a un insieme rilevante di dataset pubblici e privati. Grazie all’integrazione di questi ultimi a modelli di elaborazione dati avanzati, la piattaforma permetterà di studiare la relazione tra clima, produttività agricola e dinamiche idrologiche.
In particolare, attraverso la valutazione della vulnerabilità delle colture agli eventi di gelo improvvisi, AGRICLIMA consentirà di prevedere le occorrenze di questi ultimi, sviluppando strategie di mitigazione come sistemi di allertamento, previsione e protezione, mappe e indici di pericolosità.
Analizzando dati climatici storici e in tempo reale, ad esempio esaminando la distribuzione della neve sul territorio, permetterà di prevedere le condizioni di siccità, assistendo nella pianificazione di strategie di irrigazione e nella selezione di varietà di colture più resistenti.
Saranno valutati i rischi di inondazioni per i terreni agricoli e sviluppati piani di gestione, quali miglioramenti necessari ai sistemi di drenaggio.
Infine, sarà stimato l’impatto degli eventi catastrofici sul rendimento delle colture e sulla produttività agricola, fornendo agli agricoltori dati cruciali per decisioni informate riguardanti assicurazioni agricole, allocazione delle risorse e pianificazione del raccolto.

Fabio Antonelli , responsabile del gruppo di ricerca OpenIoT  presso Fondazione Bruno Kessler (FBK) e coordinatore delle iniziative su Agricoltura Digitale: “In linea con i principi di creazione di uno European Data Space, garantiremo la gestione e lo scambio di dati pubblici e privati in modo sicuro e rispettoso della sovranità del dato stesso, il cui controllo resta a capo delle imprese e delle organizzazioni che ne sono generatrici e fornitrici. La digitalizzazione e la raccolta di dati sono oggi prerequisiti fondamentali per lo sviluppo e l’impiego di soluzioni tecnologiche nel settore agroalimentare, contribuendo a migliorare produttività, sostenibilità e innovazione scientifica. L’integrazione di dati climatici, idrologici e agricoli offrirà agli agricoltori e agli stakeholder del settore informazioni pratiche e strategie efficaci per affrontare le principali sfide ambientali.”

Oggi a Trento all’evento di kick-off insieme a Fondazione Bruno Kessler, i partner del progetto: DedaNext, Agriduemila Hub Innovation, ASNACODI Servizi, Università della Calabria, Waterjade, Radarmeteo, AMIGO, Enogis, Stellar Project.
Nel campo dell’agricoltura digitale, Fondazione Bruno Kessler vanta competenze trasversali – dalla visione artificiale alla robotica autonoma, dall’automazione al telerilevamento, fino alla gestione e analisi dei dati – unite alla padronanza delle tecniche di apprendimento automatico, alle attività di ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico. La fondazione intrattiene, inoltre, relazioni strategiche con gli stakeholder rilevanti del settore e coordina importanti progetti a livello locale, nazionale ed europeo.

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Fondazione Bruno Kessler
Fondazione Bruno Kessler (FBK) è un istituto di ricerca specializzato nel campo della tecnologia, dell’innovazione, delle scienze umane e sociali, con sede a Trento.
È un’infrastruttura di ricerca che dall’anno della sua istituzione ad oggi è cresciuta sino ad accogliere un organico di oltre 600 tra ricercatori e personale di supporto, 180 dottorandi, 200 tra visiting professors e tesisti, 700 tra affiliati e studenti accreditati.
I ricercatori stranieri presenti in FBK sono più di 70 e provengono, oltre che dai principali paesi europei, anche da paesi extra-europei come Stati Uniti, Cina e India, Brasile e Argentina, Algeria, Iran, Pakistan, Australia e Russia.
Il campus occupa oggi una superficie totale di oltre 40.000 metri quadri, dei quali 5.000 dedicati ai laboratori. È composto da due poli (hub), l’uno dedicato alle tecnologie e all’innovazione a Povo, sulle colline di Trento, l’altro dedicato alle scienze umane e sociali nel cuore della città.
I due poli ospitano un ecosistema formato da 12 centri di ricerca, 7 laboratori e 2 biblioteche, attorno al quale ruotano imprese, laboratori congiunti e spin-off.
Grazie al contributo di quasi 80 ricercatori esperti, FBK ha indirizzato la propria ricerca alla sperimentazione di un’intelligenza artificiale integrativa, diffusa e affidabile.



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