Corteo e fiaccolata a Roma contro il ddl sicurezza 17 gennaio 2025

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 


Al coro “siamo tutti antifascisti”, con le fiaccole accese tenute in aria. È partito così venerdì nella Capitale il presidio organizzato dalla Rete no ddl sicurezza a Roma che è poi terminato largo di Torre Argentina. Diversi gli studenti in una piazza blindata dalle forze dell’ordine, da corso del Rinascimento, a largo del Teatro Valle. Tra le bandiere a sventolare quelle della Rete della Conoscenza, Udu e Rete degli studenti Medi. Anche qualcuna dei palestinesi e degli anarchici.

Corteo contro Ddl sicurezza 

“Non toccherete la nostra democrazia. Noi non abbasseremo la testa nonostante la vostra censura e i vostri manganelli”, hanno ripetuto i manifestanti in corteo. E ancora: “due anni con un governo fascista sono tanti, troppi. Non saremo la nuova Ungheria”. “Portiamo 100 mila Luci contro il buio del regime”, lo slogan della Rete che ha organizzato la fiaccolata oltre che nella Capitale anche davanti a luoghi simbolo dei comuni italiani. Per la “giornata diffusa”, contro il ddl Sicurezza, sono stati infatti organizzati presìdi in diverse città, tra cui Roma, Empoli, Bologna, Napoli, Reggio Emilia, Asti. 

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

 

Contro il “buio regime”

Diverse centinaia le persone che sono accorse alla fiaccolata di piazza Sant’Andrea della Valle, per dire ‘No al ddl Paura’, organizzata da Amnesty International Italia e dalla rete ‘A pieno regime. In piazza, tra le bandiere di associazioni e sindacati – e anche una della Palestina – insieme ai rappresentanti e militanti di Amnesty e della Rete c’erano ahche l’Anpi, la Cgil, studenti, associazioni e anche parlamentari di centrosinistra, tra i quali il deputato di Avs, Filiberto Zaratti e la senatrice del Pd, Cecilia D’Elia. Al termine degli interventi che si sono susseguiti in piazza, è poi partito un breve corteo pacifico di poche centinaia di metri fino al Pantheon.   

Slogan per Ramy e Bella Ciao 

La fiaccolata si è conclusa a largo Argentina. Qui i manifestanti hanno intonato ‘Bella ciao’, dandosi appuntamento per la ‘carovana’ della Rete no ddl a Bruxelles il 4 e 5 febbraio, quando i rappresentanti si recheranno nella sede del Parlamento europeo per incontrare eurodeputati e associazioni. “Ramy è vivo e lotta insieme a noi, le nostre idee non moriranno mai”; “Fuori il fascismo dallo Stato, protestare non è reato”: sono alcuni degli slogan alla manifestazione contro il ddl sicurezza a Roma. Il corteo è giunto a Largo di Torre Argentina, dove si è sciolto. Prima ancora i partecipanti al corteo hanno intonato ‘Bella ciao’.

I Commenti 

Per Cecilia D’Elia, senatrice del Pd, “è molto importante che ci sia un’opposizione nella società, di associazioni, organizzazioni, sindacati, perché questo decreto in realtà non tratta della sicurezza dei cittadini, ma è un decreto che mette fortemente in discussione l’agibilità democratica, la possibilità di manifestare, la resistenza non violenta. E quindi è un decreto pericoloso per chi è impegnato e per quei cittadini senza potere che vogliono manifestare la loro opinione, per far arrivare i loro problemi nel dibattito pubblico”. C’è, secondo D’Elia, la possibilità di allargare ancora questo fronte di opposizione, ad esempio alle forze civiche e politiche moderate? “Io mi auguro di sì, ma fino a oggi così non è successo. I tanti emendamenti che abbiamo presentato fino a oggi non sono stati accolti, io mi auguro che su alcune questioni nella maggioranza ci sia un ravvedimento, è molto importante. Penso in particolare la questione delle detenute, dei possessori di sim, ma anche in generale di tutte quelle criminalizzazioni della resistenza non violenta. Ci sono molti aspetti di questo decreto che sono terribili, penso anche a quell’articolo che interviene sulla ricerca e ‘obbligo di collaborare con i servizi, di offrire assistenza ai servizi che prevede”. Quindi, ha concluso la deputata dem, “spero che si apra questa discussione vera in Parlamento che fino ad oggi non c’è stata e che si possa modificare il testo. Per questo è importante che si faccia sentire la società”.

“A rischio libertà fondamentali”

“Il testo, attualmente in discussione al Senato, prevede un ulteriore inasprimento delle leggi penali in materia di sicurezza pubblica e antiterrorismo, ampliando l’ambito delle sanzioni e criminalizzando forme di dissenso pacifico”, sottolinea in una nota Amnesty International Italia, tra le organizzazioni aderenti alla Rete. “Tra gli aspetti più preoccupanti del provvedimento, emergono la trasformazione di alcune infrazioni amministrative in reati penali; il ricorso a misure preventive, come i fogli di via, anche in assenza di effettivi danni o comportamenti violenti; l’effetto deterrente che tali norme avrebbe sulla partecipazione a proteste pacifiche, mettendo così a rischio le libertà fondamentali di espressione e di riunione pacifica”. La società civile e numerosi movimenti per i diritti umani ritengono che queste misure mirino a restringere ulteriormente gli spazi di democrazia “in un contesto in cui il dissenso è già ampiamente criminalizzato”.

“Va ritirato”

A scendere in piazza anche la Cgil spiegando che il ddl Sicurezza proposto dal Governo è “un provvedimento sbagliato e pericoloso che conferma, ancora una volta, lo scarso rispetto da parte dell’Esecutivo dei principi fondamentali, delle libertà, sanciti dalla Carta costituzionale”. “Non ci sono mezze misure: il ddl sicurezza va ritirato – sostiene la Cgil – Il Paese non ha bisogno di leggi che colpiscono i diritti fondamentali, ma di politiche giuste su salari, fisco, pensioni, sanità, ambiente e istruzione. La sicurezza non si costruisce con provvedimenti repressivi che alimentano tensioni e divisioni sociali, ma con lavoro dignitoso, diritti e servizi adeguati, rafforzando gli organici delle forze dell’ordine anziché esporre all’aumento della tensione sociale le lavoratrici e i lavoratori. È ora che il Governo affronti le vere emergenze e smetta di sottrarre spazi di libertà alle persone”.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

 

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link