Autonomia delle auto elettriche in inverno: dati, analisi e consigli

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Le auto elettriche temono il freddo? L’autonomia cala davvero in inverno? Certamente si, ma per dare una misura realistica del problema, senza ingigantirlo, il gruppo di ricerca di Recurrent ha raccolto dati reali su una ventina di modelli e l’analisi condotta mostra che la sensibilità al freddo dipende dal modello, dalla chimica delle batterie impiegate e dalle dotazioni di fabbrica.

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Recurrent ha analizzato i dati di 18.000 veicoli elettrici appartenenti a 20 modelli diversi, scoprendo che:

  • A temperature prossime allo 0°C gli EV dotati di pompa di calore (un tipo di climatizzatore) conservano in media l’83% della loro autonomia normale.
  • Gli EV senza pompa di calore vedono questa percentuale scendere al 75%.
  • La media generale per tutti i veicoli analizzati indica che rispetto alla stagione calda si perde il 20% dell’autonomia.
  • La pompa di calore vale circa un 10% di autonomia in più nella stagione fredda.

Quanto alla chimica degli accumulatori, si è notato che le batterie di tipo LFP sono equivalenti alle NCA nella perdita di autonomia, ma tendono a ricaricarsi più lentamente in inverno.

Come afferma Andrew Garberson, responsabile della crescita e ricerca di Recurrent:

”La tecnologia è migliorata significativamente negli ultimi anni. Abbiamo osservato progressi nell’autonomia invernale nella maggior parte dei veicoli negli ultimi quattro anni.”

È importante ricordare che la perdita di autonomia in inverno è solo temporanea. Quando le temperature tornano tra i 20 e 24°C, il comportamento dell’auto ritorna ai livelli normali.

Infine, come sottolinea Garberson:

”Il caldo influisce sulle batterie molto più del freddo”, in quanto può ridurre l’autonomia anche del 30% quando la colonnina di mercurio supera i 37°C (per via della climatizzazione) e accelera l’invecchiamento dell’accumulatore, come riportato in un altro studio di Recurrent.

Tesla Model X Dual Motor AWD: visuale di 3/4 anteriore

I veicoli con pompa di calore dominano la classifica dei migliori performer in condizioni invernali. Ecco i migliori modelli e le rispettive percentuali di autonomia:

  • Tesla Model X: 89%
  • Tesla Model S (con pompa di calore): 88%
  • Audi e-tron: 87%
  • Tesla Model Y: 86%
  • Hyundai Ioniq 5: 85%
  • Hyundai Kona: 84%

Ad esempio, la Tesla Model X che dichiara 530 km di autonomia standard, vede ridurre a 470 km la strada percorsa tra una ricarica e l’altra durante l’inverno.

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Alla guida della Nuova Hyundai Kona Electric

I veicoli senza pompa di calore tendono a perdere più autonomia in inverno, con due eccezioni tra i modelli General Motors. Ecco i peggiori performer e le percentuali di autonomia:

  • Tesla Model 3: 79%
  • Nissan Leaf: 78%
  • Tesla Model S (senza pompa di calore): 77%
  • Ford F-150 Lightning: 74%
  • Chevy Equinox EV: 74%
  • Cadillac Lyriq: 72%
  • Chevrolet Bolt EV: 69%
  • Ford Mustang Mach-E: 66%
  • Volkswagen ID.4: 63%

In base ai dati di Recurrent, la Volkswagen ID.4 Pro S senza pompa di calore vede l’autonomia calare in inverno da circa 470 km295 km.

Record Volkswagen ID.4: l’auto elettrica e il pilota Rainer Zietlow (a dx)

La perdita di autonomia in inverno si verifica per diverse ragioni. I due principali fattori che contribuiscono sono di natura chimica e meccanica.

Reazioni chimiche più lente in inverno

Le reazioni chimiche e fisiche all’interno della batteria avvengono più lentamente a basse temperature. Questo porta a una riduzione dell’energia disponibile per l’auto elettrica.

Il riscaldamento dell’abitacolo: un fattore chiave

La principale causa della perdita di autonomia in inverno è il riscaldamento dell’abitacolo per mantenere caldo il conducente e i passeggeri.

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A differenza delle auto tradizionali con motore a combustione interna (ICE), i veicoli elettrici devono utilizzare parte dell’energia contenuta nelle batterie per produrre calore all’interno dell’abitacolo. Nei veicoli a combustione, invece, il calore di scarto generato dal motore può essere riutilizzato per riscaldare l’interno dell’auto.

Ecco perché sono avvantaggiate le auto elettriche con pompa di calore: questo dispositivo è più efficiente delle normali resistenze per il riscaldamento.

Andrew Garberson di Recurrent sottolinea che, sebbene i conducenti possano notare differenze con un’auto completamente carica a temperature sotto zero, queste differenze non influenzano significativamente l’uso quotidiano. La maggior parte degli utenti percorre una media di una cinquantina di chilometri al giorno, quindi è sufficiente caricare leggermente di più durante la settimana.

Precondizionamento e gestione della batteria

I veicoli elettrici moderni offrono tecnologie avanzate per ottimizzare l’uso della batteria in inverno:

  • Precondizionamento dell’abitacolo: è una funzoine programmabile o comandabile da remoto tramite lo smartphone, per attivare la climatizzazione quando l’auto è ancora collegata alla colonnina e non gravare sulle batterie.
  • Precondizionamento della batteria: permette alla batteria di raggiungere la temperatura ideale e accettare la carica più velocemente. Basta impostare una stazione di ricarica come destinazione nel navigatore perché questa funzione si attivi automaticamente al momento opportuno.
  • Manutenzione regolare: assicurarsi che il veicolo sia ben mantenuto per ridurre i rischi di incidenti in condizioni di freddo.

Michael Hoosein, portavoce di MNH Injury Lawyers, commenta:

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”È essenziale per i proprietari di EV essere consapevoli delle limitazioni in inverno, prepararsi per tempi di viaggio più lunghi e mantenere il veicolo in ottime condizioni per garantire una guida sicura.”

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