Cerreto, bloccarono l’auto dell’Enel per i lavori non finiti: la società dell’energia denuncia, due indagati

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di
Simone Dinelli

A Cerreto, frazione di Borgo a Mozzano (Lucca), 70 famiglie erano rimaste senza corrente per un giorno intero. Dopo numerose chiamate Enel inviò due operai ma li richiamò poco dopo per un’emergenza: il paese si ribellò

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Finisce in Procura la vicenda dello scorso novembre che aveva visto alcuni abitanti di Cerreto, frazione del comune lucchese di Borgo a Mozzano, “bloccare” sino a riparazione eseguita due operai di Enel intervenuti in paese per risolvere un guasto e poi – a lavoro appena iniziato – richiamati telefonicamente da un loro superiore per spostarsi su un’altra emergenza. E- Distribuzione, società controllata di Enel, ha infatti presentato denuncia, portando la Procura di Lucca ad iscrivere nel registro degli indagati due abitanti del paese per l’ipotesi di reato di interruzione di pubblico servizio. Si tratta di rappresentanti del locale comitato paesano: sono stati proprio loro a darne notizia, con un lungo post apparso sui social nel quale ricostruiscono la vicenda. 

Iniziata nella serata dello scorso 21 novembre, quando il maltempo che quel giorno ha colpito la provincia di Lucca causa un blackout a Cerreto, interessando oltre 70 utenze. Per diverse ore gli abitanti del paese chiedono l’intervento del personale di Enel affinché il guasto venga risolto, ma la gran mole di richieste giunte alla società da tutta la Toscana lascia inascoltato a lungo l’appello degli abitanti. Attorno alle 17,30 di venerdì – quindi circa 20 ore dopo l’inizio del blackout – due operai di Enel arrivano finalmente in paese: il tempo di iniziare la riparazione, ed ecco la telefonata di un superiore che indica loro di recarsi su un’altra urgenza. 




















































Gli abitanti, a quel punto, bloccano il loro mezzo: «Fino a che non avete finito, non ve ne andate», dicono in sintesi agli operai. Arrivano carabinieri e vigili urbani, ci sono attimi di tensione: alla fine, gli operai completano il lavoro e se ne vanno. Subito a caldo Enel stigmatizza l’accaduto, definendo “inammissibile” il comportamento degli abitanti. 

Nei giorni seguenti E-Distribuzione, la società del gruppo Enel che gestisce la rete elettrica di media e bassa tensione sul territorio, presenta denuncia. «Siamo rimasti ovviamente scossi da questo atteggiamento aggressivo e intimidatorio – si legge in un passaggio del post pubblicato dai rappresentanti del comitato paesano di Cerreto finiti nel registro degli indagati -, ma sappiamo bene che non abbiamo tenuto condotte illegali. Nella certezza di rappresentare la volontà di tutti i cerretini, abbiamo deciso di dare mandato a un legale per verificare i profili di illiceità nelle condotte della società di distribuzione, nella finalità di avere un ristoro per i patimenti ingiustamente subiti». 

«Pochi giorni fa – proseguono i rappresentanti del comitato – ci è stato comunicato che siamo iscritti nel registro degli indagati della Procura di Lucca per il reato di l’interruzione di pubblico servizio. Sulle prime siamo rimasti scossi, ma poi abbiamo pensato che il contesto giudiziario rappresenterà la migliore occasione per chiarire chi abbia sbagliato, noi o la società E-Distribuzione. A ben vedere, l’intervento a Cerreto era espressione proprio di un servizio pubblico e l’averlo portato a termine rappresentava dunque un dovere. Se è così, il tentativo del dirigente di E-Distribuzione di impedire l’intervento, benché gli operatori fossero già in paese per riparare il danno, si configura a nostro avviso come interruzione di un servizio pubblico». 

«Chi è dunque l’autore di un reato – termina il post -, se reato c’è stato? Lo scoprirà l’autorità giudiziaria, davanti alla quale ci presenteremo con la serenità degli innocenti e nella certezza di essere sostenuti da tutti i nostri compaesani».


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20 gennaio 2025 ( modifica il 20 gennaio 2025 | 12:47)

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