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Non solo club: prosegue lungo il proprio percorso di crescita anche il prodotto linea dei Grandi Viaggi; un’offerta su cui il to è tornato a concentrare le proprie attenzioni ormai da un paio di anni. Bene sono andate soprattutto le destinazioni a lungo raggio, come l’Oriente, il Giappone, l’Africa e gli Stati Uniti, racconta la responsabile desk Oriente Alice Tartara: “Ha stentato invece un po’ il Vicino Oriente, penalizzato com’è stato dalla tensioni geopolitiche in corso nell’area”.

Nel dettaglio, “Thailandia e Vietnam hanno fatto registrate un ottimo +15%, grazie a infrastrutture turistiche in espansione e a pacchetti viaggio che includono esperienze uniche come il contatto con le popolazioni locali e piccoli trekking adatti a tutti ma dal forte impatto naturalistico. E ciò senza dimenticare il miglioramento delle connessioni aeree e la crescente domanda di destinazioni più lontane e meno esplorate”.

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Anche il Giappone si conferma una meta in forte ascesa, con un ottimo incremento delle visite. “Nel 2024 l’attenzione si è focalizzata non solo sulle città più importanti come Tokyo e Kyoto, ma anche su nuove mete regionali, grazie alla promozione del turismo rurale e delle tradizioni locali”.

L’Africa sta inoltre emergendo come una meta sempre più desiderata, con un significativo aumento dei turisti diretti verso paesi come Kenya, Tanzania e Sudafrica. “I safari, oltre agli itinerari culturali e legati al turismo sostenibile, sono sempre più apprezzati – conclude Alice Tartara -. Il rilancio delle destinazioni africane è poi favorito da pacchetti viaggio che rispondono alle esigenze di un pubblico più ampio e diversificato.

 


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L’ordine di 40 nuovissimi aerei 737 equivale a un investimento di circa cinque miliardi di dollari a prezzo di listino: cifra che lo rende di gran lunga il più grande e costoso progetto di sostenibilità negli oltre 30 anni di storia di Eurowings. Le consegne di Max si svolgeranno lungo un periodo di sei anni, dal 2027 fino al 2032.

La compagnia evidenzia che i Max da 189 posti offriranno un aumento di capacità di 39 posti rispetto agli A319. «Il suo raggio d’azione significativamente più lungo lo rende inoltre la scelta perfetta per le destinazioni di medio raggio più lunghe».

L’operazione è valutata in circa 5 miliardi di dollari a prezzi di listino ed è il  “progetto di sostenibilità più grande e più costoso” della storia di Eurowings.

«Eurowings si è affermata come compagnia aerea europea point-to-point del Gruppo Lufthansa con una strategia convincente in un mercato estremamente competitivo – ha dichiarato Carsten Spohr, presidente del cda e ceo del Gruppo Lufthansa -. La focalizzazione strategica della compagnia sull’espansione del traffico leisure e la sua costante espansione in Europa stanno dando i loro frutti per l’intero Gruppo».

«Il successo economico rende Eurowings interessante per gli investimenti – sottolinea Jens Bischof, ceo di Eurowings -. Allo stesso tempo, abbiamo la responsabilità di conciliare le tematiche economiche con quelle ecologiche. Con 40 aeromobili all’avanguardia, stiamo gettando le basi per un futuro di successo di Eurowings, orientato verso ambiziosi obiettivi di sostenibilità. Il più grande investimento nella storia della nostra azienda dimostra che stiamo facendo rapidi progressi verso un volo a basse emissioni, grazie a un consumo di carburante significativamente inferiore, a emissioni più basse e a un rumore significativamente inferiore. L’elevata efficienza dei costi dei nuovi jet ci consente inoltre di continuare a offrire ai clienti di Eurowings tariffe eque e interessanti. Senza un tale salto tecnologico, difficilmente una compagnia aerea potrà operare con successo sul mercato nel 2030».

 

 
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[post_content] => Air Europa amplia ulteriormente i servizi ai passeggeri e integra nel proprio sito web la tecnologia Hands In che permette di suddividere il pagamento dei biglietti al momento dell’acquisto tra più viaggiatori o su diverse carte di credito, a favore di una maggiore flessibilità e comodità.

Con il sistema Group Payments gli utenti possono suddividere il costo della transazione tra più persone, personalizzandone gli importi per ciascun partecipante e rendendo il processo più accessibile; inoltre è possibile generare link di pagamento, semplificando ulteriormente la gestione dei costi condivisi.

L’opzione Multi Card Payments permette di acquistare un biglietto utilizzando diverse carte di credito semplificando il processo di pagamento. Questa funzionalità si attiva anche in caso di operazioni rifiutate per fondi insufficienti, mostrando una finestra pop-up che permette all’utente di completare l’acquisto suddividendo l’importo su due carte.

La fase successiva del progetto riafferma l’impegno della compagnia verso l’innovazione, includendo nuove opzioni di pagamento, tra cui PayPal: ciò permetterà ai viaggiatori di combinare PayPal con carte di credito e debito, con la possibilità di frazionare i pagamenti o posticiparli, garantendo una maggiore flessibilità e convenienza.

«Queste soluzioni rappresentano un ulteriore passo verso l’obiettivo di mettere l’utente al centro, offrendo la libertà di scegliere come vivere il proprio viaggio, in linea con il nostro claim ‘Decidi tu’. La possibilità di dividere i pagamenti tra più persone o tra più carte facilita gli acquisti e riduce ulteriormente le barriere per volare» commenta Yago Casasnovas, responsabile pagamenti, prevenzione frodi e distribuzione di Air Europa.

 
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La nuova infrastruttura, progettata da Aeroporti di Roma e realizzata da Enel in collaborazione con Circet, tramite appalto integrato affidato a seguito di una gara pubblica europea, si estende per quasi 2.5 km ed è composta da circa 55.000 pannelli in silicio monocristallino che, grazie ad una potenza di 22 MWp, consentiranno allo scalo di produrre annualmente energia elettrica per più di 30 milioni di kWh.

Si tratta di un primo, grande passo che porterà lo scalo ad avere a regime, nei prossimi 5 anni, una potenza installata di 60 MWp con l’installazione di ulteriori farm sempre all’interno del perimetro dell’attuale sedime. Una capacità sufficiente a soddisfare il fabbisogno energetico annuo di 30.000 famiglie italiane, per un anno intero o – tradotto in auto elettriche – a fare il “pieno” a oltre un milione di veicoli.

L’investimento complessivo per la realizzazione del progetto ammonta a circa 50 milioni di euro, nell’ambito di un paniere di interventi per la generazione rinnovabile e la mobilità sostenibile per un impegno finanziario che supera i 200 milioni di euro.

«Il lancio della nuova Solar Farm consolida il nostro impegno nella transizione green e nella decarbonizzazione con una infrastruttura unica nel suo genere in tutto il panorama aeroportuale internazionale – afferma Marco Troncone, amministratore delegato di Aeroporti di Roma -. L’indipendenza energetica garantita da questa nuova progettualità al nostro aeroporto a 5 stelle consentirà di ridurre drasticamente l’impatto ambientale delle nostre attività secondo il modello di sviluppo sostenibile che stiamo costruendo ormai da anni e che rappresenta la prima, vera precondizione per la crescita dello scalo, del territorio e del Paese».

La Solar Farm, che contribuirà dunque a ridurre le emissioni di CO2 dello scalo di oltre 11.000 tonnellate ogni anno, rappresenta una delle più ambiziose iniziative nel percorso di transizione energetica e decarbonizzazione avanzate da Adr, con l’obiettivo di arrivare al Net Zero Carbon nel 2030, con vent’anni di anticipo rispetto al target di settore. Va ricordato che l’infrastruttura si colloca all’intero della strategia ESG delineata dalla Capogruppo Mundys i cui obiettivi sono stati certificati da SBTi (Science Based Target Initiative), in linea con lo scopo di mantenere il riscaldamento globale entro una traiettoria di 1,5°C. Si tratta del target più ambizioso previsto dal protocollo SBTi, adottato oggi da pochi gruppi attivi nel settore aeroportuale e per raggiungere il quale sono fondamentali opere come l’impianto fotovoltaico inaugurato oggi.

Oltre a ridurre l’uso delle fonti fossili per il fabbisogno energetico delle attività aeroportuali, la nuova opera permetterà anche di incrementare l’indipendenza energetica e la resilienza rispetto alla volatilità dei mercati.

 
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È stato approvato all’unanimità il piano di attività dell’Agenzia in Liguria per il 2025, che traccia le linee guida della promozione legata all’incoming e alle eccellenze territoriali.

Dall’ecosistema dei parchi al turismo religioso in occasione dell’anno giubilare, dallo sport che vede la Liguria “Regione Europea dello Sport 2025” alla rete sentieristica che collega tutto l’arco ligure, passando dalla partecipazione alle principali fiere del mondo, come il World Expo di Osaka in Giappone. Questi alcuni dei temi del piano di attività sinergica tra Regione e« Agenzia in Liguria. 

«Nel piano 2025 – commenta l’assessore regionale al turismo Luca Lombardi – abbiamo mantenuto una linea simile a quella degli anni scorsi mettendo come primo obiettivo una strategia unica per il turismo per creare un network tra la costa e l’entroterra. Un secondo obiettivo deve essere la destagionalizzazione. Inoltre abbiamo iniziato la promozione in due importanti eventi nel Nord Europa ma abbiamo intenzione di essere presenti anche in tutte le fiere più importanti a livello mondiale. Questo perché se da un lato i dati ci indicano che sono in crescita le presenze di turisti provenienti dai mercati storici per la Liguria come, ad esempio, la Francia e la Gran Bretagna, dall’altro lato è notevole  l’aumento di visitatori provenienti da mercati che possiamo definire emergenti come la Turchia, la Cina, la Croazia, l’India, la Bulgaria, la Polonia, la Romania e la Nuova Zelanda».

«Continua la grande sinergia tra Comune di Genova e Regione Liguria per la promozione della nostra città e del nostro territorio a livello turistico – afferma Alessandra Bianchi, assessore comunale al turismo e Marketing Territoriale – Lavoriamo per offrire a tutti i visitatori che sceglieranno il capoluogo ligure un prodotto turistico di qualità, con particolare attenzione alla sostenibilità e all’accessibilità. Un’offerta che si arricchisce con i grandi appuntamenti sportivi, culturali e congressuali. Genova, unica meta italiana ad essersi aggiudicata il titolo di Best in Travel 2025, si sta confermando una delle destinazioni più apprezzate dai turisti di tutto il mondo e vogliamo consolidarci nei mercati considerati tradizionali, ma anche aprendoci a mercati emergenti come quello scandinavo. In questa direzione si configura la recente partecipazione al TravelXpo in Norvegia».

«Il lavoro di Agenzia a stretto contatto con i territori prosegue – spiega Matteo Garnero, direttore generale di Agenzia In Liguria -. Il 2025, infatti, sarà l’anno in cui Agenzia dovrà fornire tutto il suo sostegno alla realizzazione di una governance sempre più efficace, per svolgere in modo ancora più incisivo il suo ruolo di strumento di promozione dei prodotti turistici e di marketing territoriale che verranno creati, affiancando le diverse aree della regione in un percorso di sviluppo di nuovi progetti attrattivi di grande richiamo».
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[post_content] => “L’anno sarà caratterizzato da una crescente attenzione per la sostenibilità a lungo termine e la qualità del servizio, mentre l’industria si adatta per soddisfare le richieste di un viaggiatore sempre più esigente e consapevole”. Così il ceo di Les Roches, Carlos Díez de la Lastra, vede l’evoluzione dell’hotellerie nel 2025.

Secondo l’amministratore delegato della scuola elvetica di specializzazione in hospitality management, i viaggiatori danno infatti sempre più priorità alla sostenibilità nella scelta delle destinazioni e delle esperienze, privilegiando quelle che rispettano l’ambiente e promuovono la responsabilità sociale. Stando al rapporto Energy Insight di Cepsa, il 74% dei viaggiatori globali si impegnerebbe a ridurre la propria impronta ambientale e quattro su dieci valuterebbero l’impatto ecologico quando pianificano i loro viaggi. In tale contesto, l’intelligenza artificiale sta quindi emergendo come strumento di trasformazione per il settore dell’ospitalità, ottimizzando il consumo di risorse e riducendo al minimo gli sprechi.

Oltre a scegliere destinazioni che promuovono il benessere ambientale, i turisti optano poi sempre più spesso per quelle che danno priorità al benessere personale. Secondo un rapporto annuale Hilton, più della metà dei viaggiatori è disposta a investire in vacanze specificamente progettate per migliorare la qualità della vita e prolungare la salute. Anche in questo caso l’intelligenza artificiale, combinata con i dispositivi intelligenti, sta trasformando il settore del turismo del benessere, offrendo programmi personalizzati basati sui dati e sulle preferenze individuali in materia di salute. I resort e le destinazioni del benessere sfrutteranno queste tecnologie per progettare esperienze uniche e personalizzate, in linea con i desideri dei viaggiatori di sfuggire allo stress urbano e di immergersi in ambienti che favoriscono l’equilibrio mentale e fisico.

All’interno di queste fughe orientate al benessere, è emersa un’ulteriore tendenza in crescita: il bleisure, che unisce affari e tempo libero. Un numero sempre maggiore di professionisti, dopo aver portato a termine i propri impegni lavorativi, sceglie di prolungare il proprio soggiorno per godersi la destinazione in modo più rilassato. Questo fenomeno permette di bilanciare la produttività con i tempi morti, creando un’esperienza di viaggio più ricca ed equilibrata. La flessibilità del lavoro a distanza ha facilitato questo cambiamento, offrendo ai viaggiatori la libertà di allungare i loro viaggi e di esplorare nuovi luoghi mantenendo le prestazioni professionali. Questo cambiamento di paradigma non solo risponde all’esigenza di benessere personale, ma incoraggia anche una forma di turismo più sostenibile. Consentendo soggiorni più lunghi, il bleisure contribuisce a ridurre la pressione sui tradizionali punti di interesse turistico, a bilanciare la domanda e a promuovere viaggi più distribuiti e consapevoli.

L’experience economy continua infine a guadagnare slancio, segnando un cambiamento significativo nelle tendenze del turismo globale. Invece di accumulare beni materiali, i consumatori ora cercano esperienze che permettano loro di creare ricordi duraturi. Questa trasformazione è particolarmente evidente tra le giovani generazioni, che preferiscono attività in grado di andare oltre la semplice fruizione di una destinazione. Secondo il Changing Traveller report 2025 di SiteMinder, quasi due viaggiatori su tre sono ora più propensi a viaggiare per eventi dal vivo, a testimonianza della crescente importanza delle esperienze come parte integrante del viaggio. Dalle mostre interattive alle installazioni temporanee negli alberghi o negli spazi urbani, la combinazione di turismo e arte sta quindi diventando un’attrazione importante per i turisti. Gli hotel si stanno posizionando come poli creativi, non solo ospitando l’arte ma anche promuovendo la conservazione del patrimonio culturale. Integrando l’arte nella loro offerta, questi spazi offrono agli ospiti esperienze coinvolgenti e migliorano il loro soggiorno.
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[post_content] => L’aeroporto di Perugia prosegue il suo percorso di crescita archiviando il 2024 con un totale di 534.000 passeggeri trasportati. In particolare, novembre e dicembre sono stati mesi da record per l’aeroporto, con una inversione di tendenza rispetto ai mesi invernali e agli anni precedenti, con crescita di movimenti, voli e passeggeri.

«Un dato importante che ci fa capire che pure in inverno possiamo crescere – ha commentato Umberto Solimeno, direttore della Sase, che si è detto anche molto fiducioso per il futuro -: per la prossima stagione estiva avremo un network di 18 destinazioni con una rotta in più che è quella per Pantelleria. Su molte di queste rotte, inoltre, ci saranno forti incrementi di frequenze».

Solimeno ha fatto il punto anche sui voli cancellati: «È normale che ci siano degli aggiustamenti da parte delle compagnie aeree, visto che chiediamo di fare determinate rotte ma poi è la compagnia che decide in base alla redditività di una rotta rispetto ad un’altra.  Aeroitalia, con una propria iniziativa ha provato a mettere Comiso e non ha funzionato, mentre continuano ad andare bene con Olbia e Lamezia».

Discorso analogo quello relativo alla tratta con Milano Bergamo: «E’ difficile pensare ora a un collegamento con la Lombardia, per un volo che, abbiamo visto, può funzionare solo da Linate e non su altri scali».

 
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[post_content] => Turkish Airlines amplia ulteriormente il proprio network di lungo raggio che, tra aprile e maggio, vedrà l’aggiunta di voli per Minneapolis, negli Stati Uniti, e per Auckland, in Nuova Zelanda, via Singapore.

Il prossimo 23 gennaio decolleranno poi anche i voli per Damasco, in Siria, con tre frequenze settimanali, riprendendo le operazioni dopo un decennio.

Attualmente la rete statunitense della compagnia di bandiera turca conta collegamenti diretti verso 14 destinazioni: Atlanta, Boston, Chicago, Dallas, Denver, Detroit, Houston, Los Angeles, Miami, Newark, New York Jfk, San Francisco, Seattle e Washington Dulles. L’obiettivo dichiarato più volte dal chairman, Ahmet Bolat, è quello di raggiungere quota 20 città servite negli Usa.

Nel 2024 la compagnia ha trasportato oltre 230 milioni di passeggeri, con un aumento del 7,5% del traffico passeggeri totale rispetto al 2023. L’aeroporto di Istanbul, il più trafficato d’Europa, ha gestito 80 milioni di passeggeri e prevede di aumentare la capacità con una tripla pista parallela, operativa dal prossimo 17 aprile.

Turkish sta costantemente studiando l’apertura di nuove rotte in Africa, Asia e nei principali mercati come Cina, India ma anche tra i paesi dell’Unione europea.

 
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[post_content] => Si chiude un ottimo 2024 per i Grandi Viaggi. “Uno tra i migliori di sempre, sia in termini di volumi, sia di margini”, sottolinea il direttore vendite Ciro La Rocca. E in effetti i numeri parlano chiari: Il consiglio di amministrazione della compagnia ha da poco approvato il progetto di bilancio per l’anno finanziario terminato lo scorso 31 ottobre, rivelando ricavi consolidati per 62,59 milioni di euro (57 mln nel 2023, +9,8%), nonché margini operativi lordi per 7,2 milioni (ebitda; 5,9 mln nel 2023, +22%). Il risultato netto è quindi salito a quota 3,29 milioni dai 2,84 mln dell’anno scorso (+15,5%).

«Le strutture in Italia hanno registrato un’occupazione media del 92%, quelle all’estero del 96%, con un incremento degli ospiti dell’8% rispetto al 2023 – prosegue La Rocca riferendosi al business villaggi della compagnia -. Tutti i nostri club hanno avuto delle ottime performance. A giugno e settembre sostenuti anche dalle nostre iniziative per gruppi e incentive, mentre a luglio e ad agosto è stato merito soprattutto degli individuali».

A spingere la domanda è stata soprattutto la flessibilità: «Abbiamo lavorato come una pura catena alberghiera, senza dare vincoli di arrivi e partenza. In molti hanno voluto così soggiornare da noi per nove-dieci notti. Un’elasticità e una propensione al dialogo con il mercato che puntiamo a conservare anche per il 2025».
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