BikeSquare: e-bike per scoprire i territori in maniera lenta e sostenibile | Piemonte che cambia

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Cuneo – Il cuore delle Langhe è un luogo che si presta perfettamente a un’esplorazione lenta e leggera del territorio, al passo costante ma rilassante che solo le due ruote possono garantire. È questa l’idea di BikeSquare, start-up innovativa a vocazione sociale del territorio che si occupa di promuovere il cicloturismo e la mobilità ciclistica. Quando abbiamo conosciuto per la prima volte Massimo, Lucia e Alberto – i fondatori – la proposta della start-up si stava diffondendo in quest’angolo di Piemonte.

A quattro anni di distanza da quella prima chiacchierata li abbiamo risentiti per scoprire quanta strada le ruote di BikeSquare hanno percorso e abbiamo scoperto con piacere che il cammino ha valicato i confini nazionali e questo connubio fra due soluzioni ad altrettanti problemi causati da settori dal forte impatto ambientale sociale – il turismo di massa e una mobilità basata prevalentemente su fonti fossili – si sta diffondendo anche all’estero.

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Un gruppo di piccoli ciclo-turisti
Partiamo ricordando il concept e la storia ormai decennale di BikeSquare.

Abbiamo costituito BikeSquare a Novello, nelle Langhe nel 2016; eravamo noi tre: Massimo, Lucia e Alberto. L’idea era quella di proporre il noleggio bici, ma non solo. Volevamo proporre ai nostri clienti esperienze vere sul territorio: prendi la bici, ti dico dove andare – abbiamo sviluppato l’app per suggerire i percorsi – ma ti dico anche dove fermarti perché sul territorio abbiamo creato una rete di soggetti formata da b&b, ristoranti e cantine.

Quali sono stati in questa decade i riscontri da parte dell’utenza ma anche degli operatori dei territori dove lavorate?

Siamo partiti con dieci bici e un solo punto di noleggio. Ora le nostre bici sono più di sessante, qui nelle Langhe e i punti di noleggio sono due – Novello nella Langa del Barolo e San Rocco nella Langa del Barbaresco. Abbiamo coinvolto più di una trentina strutture in questa area e i percorsi che proponiamo sono più di novanta e sono quelli proposti anche da altri noleggiatori che hanno deciso di entrare nella rete BikeSquare. 

Che bello aver lasciato la macchina, ci siamo divertiti molto in bici

Ma nel frattempo abbiamo esportato il nostro modello in diversi punti in Italia e alcuni punti all’estero – Spagna e Slovenia. Sono 42 le destinazioni attive: in questi punti sono disponibili le bici elettriche, prenotabili dal sito, ci sono percorsi e anche qui suggeriamo punti dove fermarsi per esplorare il territorio come se ci fosse una guida del territorio a pedalare con noi. Tra queste 42 destinazioni 4 punti hanno aperto da zero come franchising di BikeSquare. 

BikeSquare si trova in un punto in cui convergono turismo responsabile e mobilità sostenibile, puoi fare il punto su questi due settori in Italia oggi?

Si tratta di temi molto caldi e che abbiamo visto crescere soprattutto dopo la pandemia. Noi tre soci ci occupiamo da sempre di mobilità sostenibile perché con MobilitySquare – e prima ancora con iMpronta –, lavoriamo con le grandi aziende per promuovere spostamenti casa-lavoro sostenibili e proponiamo azioni per incoraggiare i dipendenti a usare mezzi alternativi rispetto all’auto privata.

BikeSquare

Nel momento in cui ci siamo trovati a occuparci di turismo per noi è stato naturale proporre un turismo responsabile e sostenibile, si tratta dei nostri valori. La mission di BikeSquare contiene un punto che per noi è fondamentale: ridurre il numero di chilometri percorsi con l’auto da parte dei nostri turisti. Massimo, Alberto e Lucia continuano a seguire i noleggi, anche se non tutti i giorni o fine settimana.

Si tratta di un’attività che ci piace, incontrare i clienti e contribuire alla loro giornata fuori porta è una delle cose che continuiamo a fare con piacere anche se il lavoro e le attività da seguire sono ovviamente cresciute molto. Ma uno degli aspetti che ci rende più orgogliosi e accogliere i pedalatori felici che ci dicono: “Che bello aver lasciato la macchina, ci siamo divertiti molto in bici e abbiamo potuto vedere paesaggi e sentire profumi che non avremmo potuto vedere allo stesso modo spostandoci in auto”.

Lo scorso anno siete diventati Società Benefit, uno status giuridico pensato per aziende che perseguono tanto il profitto quanto l’impatto positivo su ambiente e società. Perché questa scelta?

Per mettere in risalto il nostro naturale impegno per lavorare sui temi legati alla sostenibilità. Lo abbiamo fatto perché ci crediamo davvero e vogliamo contribuire a creare un mondo migliore. Certo, vogliamo raggiungere anche obiettivi di crescita ed espansione, ma non vogliamo trascurare i temi che ci stanno a cuore: la sostenibilità, il turismo responsabile, il rispetto per l’ambiente e le persone).

BikeSquare
Ci puoi parlare del progetto di espansione all’estero? Quali sono gli obiettivi, quali i passaggi previsti e perché avete scelto di partire da Germania e Spagna?

All’estero abbiamo già dei punti, in Spagna in particolare. Abbiamo visto che questo è un paese che sta investendo molto nel cicloturismo e in ciclovie e crediamo sia un’area dove può essere interessante proporre il nostro modello. In Germania abbiamo “adocchiato” la zona del lago di Costanza, c’è tanto turismo in bici ma manca un’offerta come la nostra: ti faccio noleggiare online, ti dico dove andare, ti suggerisco anche dove puoi assaggiare i migliori prodotti del territorio.

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I passaggi sono quelli che ci permetteranno di entrare in contatto con i noleggiatori delle diverse zone per proporre il nostro modello. Prima di questo abbiamo bisogno di incontrare gli stakeholders partecipando ad incontri ed eventuali educational e tour organizzati per farci conoscere e creare credibilità per quello che facciamo.

BikeSquare
Un percorso nel Parco delle Serre, in Calabria
Come mai avete deciso di finanziare il vostro progetto di ampliamento attraverso lo strumento del crowdfunding, in particolare della formula equity, secondo cui chi decide di finanziare un progetto acquista azioni o partecipazioni del progetto stesso?

La parola che ci viene in mente è “confronto” ma anche “condivisione”. Per noi il crowdfunding rappresenta una opportunità per crescere confrontandoci con persone nuove che arrivano da un mondo che in questo momento forse conosciamo poco. Vogliamo condividere la nostra idea di cicloturismo e l’equity crowdfunding rappresenta il modo per condividere il nostro progetto che ci permette di portare innovazione nel cicloturismo.

Cosa diresti a una persona per convincerla a sostenere il crowdfunding di BikeSquare?

Che dal 2016 al 2024 BikeSquare ha ottenuto una valutazione che è cresciuta di dieci volte. Questo è quello che diremmo a un investitore che giustamente vuole vedere crescere la propria quota investita. Ma c’è anche un aspetto meno finanziario che è quello che ci fa dire che il nostro progetto è bello, ci crediamo e vogliamo farlo crescere ancora in altre zone del mondo per permettere a un numero sempre maggiore di persone di dire “che bello aver lasciato la macchina, ci siamo divertiti molto!”.



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