Nel 2025 si guadagna di più o di meno rispetto allo scorso anno? È lecito farsi questa domanda perché per quanto – salvo quei settori in cui nel frattempo è stato sottoscritto un rinnovo di contratto – lo stipendio lordo sia sempre lo stesso, nel frattempo – con l’entrata in vigore della legge di Bilancio 2025 – sono cambiate le regole per il calcolo dello stipendio netto.
Pur mantenendo il taglio del cuneo fiscale, inteso come la differenza che c’è tra netto e lordo dello stipendio sul quale incidono tanto i contributi quanto le imposte, il governo tra il 2024 e il 2025 ne ha modificato le regole. In particolare, siamo passati da uno sgravio con il quale veniva ridotta la quota di contributi a carico del lavoratore al riconoscimento, a seconda del reddito percepito, di un nuovo trattamento integrativo (in aggiunta all’ex bonus Renzi) o di un aumento della detrazione per lavoro dipendente.
Tuttavia, per quanto nel definire il nuovo taglio del cuneo fiscale il governo abbia voluto mantenere gli stessi benefici garantiti dal precedente sgravio contributivo, non sempre ci è riuscito. Ci sono, infatti, lavoratori che non noteranno alcuna differenza tra lo stipendio netto di dicembre (togliendo la tredicesima ovviamente), altri che invece – in particolare quelli che guadagnano più di 35.000 euro ma meno di 40.000 euro – godranno di un aumento visto che non percepivano il bonus contributi. Ma ci sono anche lavoratori che invece guadagneranno meno in quanto penalizzati dalle nuove regole.
Per quanto il governo abbia assicurato che non ci sono tagli con la legge di Bilancio 2025, infatti, non è propriamente così poiché ci sono delle novità della manovra che incidono negativamente su alcune buste paga.
A tal proposito, vediamo chi ci guadagna e chi no dal nuovo taglio del cuneo fiscale: di seguito trovate, oltre al confronto tra le vecchie e le nuove regole, una tabella che mette in contrapposizione quanto si risparmiava nel 2024 rispetto al 2025, così da poterci fare un’idea della differenza che si noterà a partire dalla prossima busta paga.
I vantaggi del taglio al cuneo fiscale 2024
Per capire chi guadagna dalle novità della legge di Bilancio 2025, e chi invece no, bisogna fare un confronto tra come funziona il taglio del cuneo fiscale nel 2024 rispetto al 2025, mettendo a confronto le cifre.
Per tutto il 2024 sulla busta paga di coloro che guadagnano fino a 2.692 euro lordi, che in prospettiva sono 35.000 euro l’anno, è stato applicato uno sgravio contributivo del 6% che ha ridotto l’importo dei contributi a carico del lavoratore, solitamente pari al 9,19% della retribuzione lorda (8,80% nel pubblico impiego). Nel caso delle buste paga fino a 1.923 euro (25.000 euro l’anno), invece, lo sgravio era del 7%, riducendo così l’aliquota contributiva al 2,19% (1,80%).
Va detto però che quanto è stato risparmiato in contributi non è andato direttamente sullo stipendio netto, in quanto questa somma era comunque soggetta al pagamento dell’imposta. Quando parliamo di taglio del cuneo fiscale come applicato per tutto il 2024, quindi, dobbiamo distinguere il risparmio lordo da quello netto che il lavoratore si ritrova in busta paga. A tal proposito, ecco una tabella che ci aiuta a capire meglio qual è di fatto l’importo del bonus per i redditi che non superavano i 35.000 euro l’anno.
Retribuzione annua lorda | Retribuzione mensile lorda | Risparmio mensile lordo | Aumento netto in busta paga |
---|---|---|---|
10.000 euro | 769 euro | 53 euro | 44 euro |
12.500 euro | 961 euro | 67 euro | 56 euro |
15.000 euro | 1.153 euro | 80 euro | 67 euro |
17.500 euro | 1.346 euro | 94 euro | 67 euro |
20.000 euro | 1.538 euro | 107 euro | 76 euro |
22.500 euro | 1.730 euro | 121 euro | 86 euro |
25.000 euro | 1.923 euro | 134 euro | 96 euro |
27.500 euro | 2.115 euro | 126 euro | 90 euro |
30.000 euro | 2.307 euro | 138 euro | 90 euro |
32.500 euro | 2.500 euro | 150 euro | 91 euro |
35.000 euro | 2.692 euro | 161 euro | 98 euro |
I valori dell’ultima colonna sono quindi gli importi netti stimati in busta paga, i quali potevano comunque variare a seconda di una serie di fattori, come ad esempio dalla possibilità che in busta paga si applicano o meno anche le detrazioni per familiari a carico, riducendo così l’Irpef dovuta sui contributi risparmiati.
Con il taglio del cuneo fiscale, quindi, a un lavoratore potevano spettare poco meno di 100 euro netti in più in busta paga. Sarà riuscito il governo a confermare le stesse cifre passando da uno sgravio contributivo a uno di tipo fiscale?
I vantaggi del taglio del cuneo fiscale 2025
Andiamo con ordine. Come potete approfondire nella nostra guida alla busta paga 2025, da quest’anno al posto del suddetto sgravio spetta un trattamento integrativo per chi guadagna fino a 20.000 euro l’anno e un aumento della detrazione del reddito da lavoro dipendente per chi invece guadagna fino a 40.000 euro.
Retribuzione annua lorda | Retribuzione mensile lorda | Aumento di stipendio annuo | Aumento di stipendio mensile |
---|---|---|---|
10.000 euro | 769 euro | 530 euro | 44,17 euro |
12.500 euro | 961 euro | 662,50 euro | 55,21 euro |
15.000 euro | 1.153 euro | 795 euro | 66,25 euro |
17.500 euro | 1.346 euro | 840 euro | 70,00 euro |
20.000 euro | 1.538 euro | 960 euro | 80,00 euro |
22.500 euro | 1.730 euro | 1.000 euro | 83,33 euro |
25.000 euro | 1.923 euro | 1.000 euro | 83,33 euro |
27.500 euro | 2.115 euro | 1.000 euro | 83,33 euro |
30.000 euro | 2.307 euro | 1.000 euro | 83,33 euro |
32.500 euro | 2.500 euro | 937,5 euro | 78,12 euro |
35.000 euro | 2.692 euro | 625 euro | 52,08 euro |
38.000 euro | 2.923 euro | 250 euro | 20,83 euro |
Come cambia la busta paga tra dicembre 2024 e gennaio 2025
A questo punto basta confrontare i valori del taglio del cuneo fiscale del 2024 con quello del 2025 per capire come varia la busta paga tra dicembre e gennaio 2024:
Retribuzione annua lorda | Retribuzione mensile lorda | Aumento netto nel 2024 | Aumento netto nel 2025 | Differenza in busta paga |
---|---|---|---|---|
10.000 euro | 769 euro | 44 euro | 44,17 euro | 0,17 euro |
12.500 euro | 961 euro | 56 euro | 55,21 euro | -0,79 euro |
15.000 euro | 1.153 euro | 67 euro | 66,25 euro | -0,75 euro |
17.500 euro | 1.346 euro | 67 euro | 70,00 euro | 3,00 euro |
20.000 euro | 1.538 euro | 76 euro | 80,00 euro | 4,00 euro |
22.500 euro | 1.730 euro | 86 euro | 83,33 euro | -2,67 euro |
25.000 euro | 1.923 euro | 96 euro | 83,33 euro | -12,67 euro |
27.500 euro | 2.115 euro | 90 euro | 83,33 euro | -6,67 euro |
30.000 euro | 2.307 euro | 90 euro | 83,33 euro | -6,67 euro |
32.500 euro | 2.500 euro | 91 euro | 78,12 euro | -12,88 euro |
35.000 euro | 2.692 euro | 98 euro | 52,08 euro | -45,92 euro |
38.000 euro | 2.923 euro | – | 20,83 euro | 20,83 euro |
Di fatto per i redditi fino a 22.500 euro, quindi per gli stipendi fino a 1.730 euro l’anno, non ci sono grandi differenze con i lavoratori che nonostante il passaggio alle nuove regole non dovrebbero notare una significativa variazione dello stipendio netto.
Diverso il caso di coloro che guadagnano fino a 2.500 euro lordi, per i quali il nuovo taglio del cuneo fiscale sembra essere meno conveniente, con il rischio che sullo stipendio netto possano esserci dai 6 ai 13 euro in meno. Ma è a chi guadagna 35.000 euro che andrà peggio. Oggi grazie allo sgravio contributivo questi arrivano a guadagnare quasi 100 euro in più sullo stipendio netto, mentre nel 2025 godranno solamente di una maggiorazione della detrazione così calcolata:
1.000 * [(40.000 – 35.000)]/8.000
Un risparmio Irpef ulteriore di 625 euro l’anno circa, che divise per 12 mensilità equivalgono a circa 52 euro di aumento netto. C’è una differenza negativa, quindi, di circa 46 euro al mese, una vera e propria beffa per il lavoratore.
Diverso invece il discorso per coloro che guadagnano più di 35.000 euro, ma non più di 40.000 euro, che oggi non godono dello sgravio contributivo mentre sono compresi nel nuovo taglio del cuneo fiscale. Pensiamo ad esempio chi guadagna 2.923 euro al mese, per i quali ci sarà un risparmio netto di poco superiore a 20 euro al mese, 250 euro l’anno.
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