\”Siamo ancora in guerra, ma c’รจ un’opportunitร per il cambiamento. Il cessate il fuoco รจ iniziato domenica ed รจ stato un momento molto significativo, una grande benedizione, perchรฉ stiamo lavorando per riportare a casa gli ostaggiโ, ha detto il presidente israeliano Isaac Herzog intervenendo al World Economic Forum a Davos. Tuttavia, ha sottolineato Herzog, la situazione rimane critica perchรฉ l’Iran continua a sponsorizzare il terrorismo utilizzando le formazioni terroristiche nella regione, dagli Houthi ad Hamas.
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Ci sono ancora sette donne nella lista dei 33 ostaggi che Hamas rilascerร nella prima fase dell’accordo raggiunto con Israele. Quattro di queste verranno liberate domenica, come ha anticipato il funzionario di Hamas Taher al-Nunu. Gioia per le tre donne israeliane prese in ostaggio il 7 ottobre e per le centinaia di detenuti palestinesi liberati.
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Il capo di stato maggiore israeliano Herzi Halevi ha annunciato con una lettera al ministro della Difesa che lascerร il comando dell’Idf il 6 marzo prossimo. Lascerร il suo incarico anche il capo del comando sud dell’Idf Yaron Finkelman.
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Quattro feriti: questo il bilancio di un accoltellamento avvenuto in due diverse strade di Tel Aviv questa sera. La polizia ha riferito che si รจ trattato di un attacco terroristico. Il terrorista, ucciso a colpi di arma da fuoco sul posto, sarebbe arrivato sul posto in motocicletta accompagnato da un’altra persona che รจ fuggita.
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Molti abitanti della Striscia si stanno spostando a piedi oppure su camion e carretti trainati da asini per tornare nelle loro abitazioni. Intanto, camion con aiuti umanitari e ambulanze sono entrati a Gaza attraverso il valico di Rafah. GUARDA LA GALLERY
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ย Il servizio ambulanze Magen David Adom ha riferito che il terrorista che ha lanciato un attacco in due diverse strade di Tel Aviv questa sera รจ stato ucciso a colpi di arma da fuoco sul posto. La polizia ha confermato che l’accoltellamento รจ stato un attacco terroristico. I feriti sono quattro. Il terrorista, secondo la polizia, sarebbe arrivato sul posto in motocicletta accompagnato da un’altra persona che รจ fuggita.
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La polizia ha riferito che un uomo di 24 anni e un di 50 anni sono rimasti feriti nelle strade Nachalat Binyamin e Kalisher a Tel Aviv. La polizia ha informato che l’attacco non รจ ancora finito. Sembra che l’aggressore sia stato colpito.
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Romi Gonen, Emily Damari e Doron Steinbrecher erano state rapite durante gli attacchi del 7 ottobre 2023. Gonen era stata catturata al festival Supernova, mentre Damari e Steinbrecher erano state prelevate dal kibbutz di Kfar Aza. Il pomeriggio del 19 gennaio, nel quadro dell’accordo sul cessate il fuoco, sono state liberate. CHI SONO
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Due persone sono state accoltellate poco fa nel centro di Tel Aviv, in via Nachalat Binyamin, uno dei feriti sarebbe grave. La via รจ solitamente frequentata da numerosi gruppi di giovani. Un uomo รจ stato visto correre via con un coltello in mano.
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Le forze israeliane hanno iniziato a ritirarsi dalle aree intorno alla cittร meridionale di Rafah verso il corridoio Philadelphia, lungo il confine tra Egitto e Gaza. L’accordo di tregua con Hamas prevede tre fasi e stabilisce la negoziazione della fase due e tre durante la fase uno. Sempre nella fase iniziale Israele dovrebbe concedere una aumento delle consegne di aiuti umanitari, fino a 600 camion al giorno. Ecco una cronologia di quello che dovrebbe accadere nei prossimi due mesi. COSA SAPPIAMO
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\”Io mi auguro la pace prima possibile in Medio Oriente, che anche attaccata inizialmente con lo scotch prosegua e che si arrivi a una soluzione definitiva che รจ una sola: quella di due popoli e due Stati\”. Cosรฌ il ministro della Difesa Guido Crosetto interpellato sul Medio Oriente mentre lasciava il Senato dopo la sua informativa sull’Ucraina.
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Circa Gaza, Al-Sisi ha sottolineato gli sforzi dell’Egitto, compiuti \”in collaborazione con il Qatar e gli Stati Uniti dal mese di ottobre 2023\”, per raggiungere l’accordo e garantire \”l’arrivo degli aiuti umanitari in quantitร sufficienti e senza ostacoli\”, riferisce fra l’altro un comunicato della presidenza egiziana. Sisi ha inoltre ribadito \”l’importanza di unire gli sforzi internazionali per garantire l’attuazione dell’accordo\”, aprendo la strada a un processo politico basato sulla \”soluzione dei due Stati\”, considerata \”l’unica via per garantire sicurezza e stabilitร durature nella regione\”. I due leader hanno affrontato anche la situazione in \”Libano, Sudan e Libia\”, sottolineando gli sforzi per riportare la stabilitร in questi Paesi. Inoltre, รจ stata menzionata la \”guerra in Ucraina\”, esaminando i piรน recenti sviluppi del conflitto. Putin ha espresso il suo sostegno allo sviluppo delle relazioni economiche con il Cairo, apprezzando gli \”sforzi costanti dell’Egitto volti a preservare la stabilitร e la sicurezza della regione\”.
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I primi ostaggi israeliani liberati da Hamas sono tre donne: Emily Damari, Romi Gonen e Doron Steinbrecher. Tutte e tre in buona salute, sono state consegnate alla Croce Rossa nella piazza centrale di Gaza circondata dai miliziani. GUARDA IL VIDEO
“,”postId”:”64429c9a-fe00-421c-bec7-c8d73605e470″},{“timestamp”:”2025-01-21T19:10:00.397Z”,”timestampUtcIt”:”2025-01-21T20:10:00+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Tajani in Israele e Palestina: \”L’Italia fornirร uomini per un’eventuale missione di pace\””,”content”:”
Il titolare della Farnesina incontra il suo omologo Gideon Sa’ar, il presidente israeliano Isaac Herzog e il premier e ministro degli Esteri palestinese Mohammed Mustafa, per \”incoraggiarli e sostenerli, perchรฉ oggi la tregua รจ ancora fragile\”. Sul futuro \”credo sarebbe una buona idea avere una missione di interposizione promossa da un ente internazionale come l’Onu. Purchรฉ sia โโa guida araba\”. LEGGI QUI
“,”postId”:”9a92289b-ddca-4a83-80a0-d50a1c61923e”},{“timestamp”:”2025-01-21T18:45:00.368Z”,”timestampUtcIt”:”2025-01-21T19:45:00+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Sale bilancio vittime a Jenin, almeno 9 morti”,”content”:”
Il bilancio delle vittime nel raid israeliano su Jenin รจ salito a nove, secondo quanto ha reso noto il ministero della Salute palestinese aggiungendo che allo stesso tempo almeno altre 40 sono rimaste ferite. Lo riferisce Al Jazeera online, sottolineando che tra i feriti ci sono anche diversi dottori e infermieri, secondo quanto ha detto il direttore dell’ospedale governativo di Jenin.ย
“,”postId”:”4bdeab72-13af-4cbb-9c8c-fbb88f9e02aa”},{“timestamp”:”2025-01-21T18:22:40.190Z”,”timestampUtcIt”:”2025-01-21T19:22:40+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Guterres chiede a Israele massima moderazione a Jenin”,”content”:”
Il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres ha invitato le forze di sicurezza israeliane a esercitare \”la massima moderazione\” nella Cisgiordania occupata, dove hanno avviato una grande operazione militare a Jenin. Lo ha detto il vice portavoce del Palazzo di Vetro, Farhan Haq. Guterres, ha aggiunto, รจ \”molto preoccupato\” per la violenza, e invita l’Idf a usare la forza letale solo quando \”รจ assolutamente necessario\”, ribadendo che bisogna proteggere le vite umane.
“,”postId”:”9dcaff85-0e64-4d1c-8479-ab324e120833″},{“timestamp”:”2025-01-21T18:16:34.536Z”,”timestampUtcIt”:”2025-01-21T19:16:34+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Rubio: โPromuovere pace รจ la nostra missione, รจ nostro interesseโ”,”content”:”
\”Siamo il volto dell’America. La nostra politica estera deve riflettere i nostri interessi nazionali. Promuovere la pace รจ la nostra missione nel mondo, รจ nel nostro interesse nazionale\”. Lo ha detto il segretario di stato Marco Rubio rivolgendosi per la prima volta ai funzionari del Dipartimento di stato. \”Ci saranno cambiamenti, non saranno punitivi\”, ha assicurato Rubio spiegando che le modifiche che saranno decise \”puntano a trasformaci in un’agenzia del 21mo secolo. Pensate quanto รจ cambiato il mondo negli ultimi cinque anni, e quanto cambierร nei prossimi 25 anni\”, ha affermato Rubio. \”Siamo pronti a lavorare\”, ha aggiunto fra gli applausi.
“,”postId”:”7635314d-5163-4366-95ab-1d1ec9b789c5″},{“timestamp”:”2025-01-21T18:14:10.068Z”,”timestampUtcIt”:”2025-01-21T19:14:10+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Idf: โA Gaza abbiamo ucciso 20.000 miliziani di Hamasโ”,”content”:”
Il capo di stato maggiore israeliano dimissionario, il generale Herzi Halevi, ha affermato che le forze israeliane hanno ucciso 20.000 miliziani di Hamas durante 15 mesi di guerra a Gaza. \”L’ala militare di Hamas รจ stata gravemente colpita\”, ha affermato Halevi durante un discorso televisivo poche ore dopo aver annunciato le sue dimissioni, affermando che Israele aveva ucciso i massimi dirigenti del gruppo e \”quasi 20.000 operativi di Hamas\”.
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Il ministero della Salute nella Striscia di Gaza gestita da Hamas ha dichiarato oggi che sono 47.107 le persone uccise nella guerra tra Israele e Hamas, con il bilancio che continua a salire nonostante un cessate il fuoco, con nuovi ritrovamenti di corpi sotto le macerie. Il cessate il fuoco entrato in vigore domenica, ponendo fine a oltre 15 mesi di combattimenti nel territorio palestinese, ha permesso alle persone di setacciare le rovine, trovando cosรฌ altri morti. Altre persone sono inoltre morte per le ferite ricevute prima della fine dei combattimenti, mentre il sistema sanitario del territorio รจ devastato dalla guerra. Secondo il ministero della Sanitร il numero di feriti ha raggiunto quota 111.147 dall’inizio della guerra, il 7 ottobre 2023. I corpi di 72 persone \”sono arrivati ;;negli ospedali… nelle ultime 24 ore\”, ha affermato il ministero della Salute in una dichiarazione. \”Alcune vittime sono ancora sotto le macerie e sulle strade, e le ambulanze e le squadre della protezione civile non sono in grado di raggiungerle\”, ha aggiunto. Il ministero ha frattanto invitato le famiglie delle persone uccise o disperse in guerra a registrarsi online per aiutare nell’identificazione dei corpi e per compilare un bilancio delle vittime piรน accurato.
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\”Siamo ancora in guerra, ma c’รจ un’opportunitร per il cambiamento. Il cessate il fuoco รจ iniziato domenica ed รจ stato un momento molto significativo, una grande benedizione, perchรฉ stiamo lavorando per riportare a casa gli ostaggi\”. E’ quanto ha detto il presidente israeliano Isaac Herzog intervenendo al World Economic Forum a Davos. Tuttavia, ha sottolineato Herzog, la situazione rimane critica perchรฉ l’Iran continua a sponsorizzare il terrorismo utilizzando le formazioni terroristiche nella regione, dagli Houthi ad Hamas. \”I proxy sono tutti sostenuti dall’Iran, comandati, controllati e addestrati da Teheran. L’impero del male continua a spendere milioni e lavora ancora oggi per seminare terrore, correndo verso la bomba nucleare\”. \”Non dobbiamo cadere in un falso ottimismo – ha aggiunto – ma restare lucidi. Esiste una reale opportunitร per cambiare il corso del Medio Oriente in meglio, ma i rischi restano enormi finchรฉ questo regime in Iran continuerร i suoi sforzi, e l’Iran in nessun caso deve arrivare ad avere l’atomica\”. In ogni caso, la chiave per aprire la porta del cambiamento รจ la liberazione degli ostaggi. \”Ne abbiamo ancora molti prigionieri di Hezbollah che sono sottoposti a torture barbariche\”, ha concluso Herzog.
“,”postId”:”57a21636-1326-4c18-960a-38de91d9fe71″},{“timestamp”:”2025-01-21T17:29:26.358Z”,”timestampUtcIt”:”2025-01-21T18:29:26+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Halevi: \”Missione Idf รจ proteggere Israele ma abbiamo fallito\””,”content”:”
\”Stiamo per realizzare uno degli obiettivi piรน importanti della guerra, il ritorno dei rapiti. Siamo molto determinati e sappiamo per cosa stiamo combattendo: lo smantellamento di Hamas, il rilascio degli ostaggi e il ritorno dei cittadini ai confini con Gaza. La missione principale dell’Idf รจ proteggere il Paese. Abbiamo fallito in questo. Lo porto e lo porterรฒ con me per il resto della mia vita\”. Lo ha ribadito in una dichiarazione video sul canale dell’esercito il capo di stato maggiore israeliano Herzi Halevi che oggi ha annunciato con una lettera al ministro della Difesa che lascerร il comando dell’Idf il 6 marzo prossimo.
“,”postId”:”052b7fbb-2ad4-4c1f-9354-5ce6a9e558bb”},{“timestamp”:”2025-01-21T17:27:14.084Z”,”timestampUtcIt”:”2025-01-21T18:27:14+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Spagna, arrestati presunto jihadista e un combattente in Siria”,”content”:”
Un presunto jihadista che si era radicalizzato con contenuti diffusi in Internet dallo Stato Islamico e un combattente ritornato dalla Siria, che aveva tentato di entrare clandestinamente in Spagna, sono stati arrestati rispettivamente nella provincia di Valencia, nel sudest della penisola iberica, e a Ceuta, l’enclave spagnola in Marocco, nell’ambito di operazioni messe a segno dalla guardia civile da inizio anno. Entrambe sono state coordinate dalla sezione istruttoria n.1 dell’Audiencia Nacional, il tribunale nazionale competente per i reati di terrorismo, segnalano fonti della guardia civile riprese dall’agenzia Efe. Secondo gli investigatori, l’arrestato nella provincia di Valencia da anni aveva intrapreso un percorso di radicalizzazione attraverso la propaganda dell’Isis su piattaforme internet, eliminate di recente nel corso di un’operazione internazionale antiterrorista cui hanno preso parte agenti della guardia civile. Per l’arrestato, comparso davanti al giudice per la convalida del fermo, il tribunale ha disposto la detenzione preventiva. L’uomo arrestato a Ceuta รจ di origini tunisine ed aveva tentato di entrare illegalmente nel territorio spagnolo. Dalle indagini รจ emerso che si era trasferito in Siria nel 2016 per unirsi a gruppi terroristi. Dopo il fermo, il tribunale ha disposto nei suoi confronti l’espulsione immediata nel Paese d’origine, a Tunisi, eseguita dagli agenti della benemerita in coordinamento con il Gruppo centrale di espulsioni della polizia spagnola.
“,”postId”:”d922e497-759c-4e15-8950-99eccd0cfdaa”},{“timestamp”:”2025-01-21T17:19:10.091Z”,”timestampUtcIt”:”2025-01-21T18:19:10+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Siria, scontri e vittime tra forze di sicurezza e uomini armati”,”content”:”
Violenti scontri sono scoppiati oggi tra forze di sicurezza e uomini armati nella provincia di Homs, nella Siria centrale, che hanno causato la morte di sei persone, ha riferito l’Osservatorio siriano per i diritti umani. Le forze di sicurezza hanno lanciato una \”vasta operazione di rastrellamento nel villaggio di Ghor al-Gharbiya, nella parte occidentale di Homs, contro le ultime milizie che sostengono\” il presidente deposto Bashar al-Assad, ha affermato l’agenzia di stampa ufficiale Sana. L’operazione ha come obiettivo \”trafficanti di droga, contrabbandieri e ciรฒ che resta delle milizie di Assad che si sono rifiutate di deporre le armi\”, ha aggiunto Sana, citando una fonte della sicurezza. \”Lรฌ รจ stato trovato un deposito di armi e munizioni appartenenti al regime defunto\”, ha continuato, segnalando violenti scontri. Secondo l’Osservatorio, gli scontri hanno causato sei morti nel villaggio, popolato principalmente da sciiti e situato vicino al confine libanese. Il direttore della Ong, Rami Abdel Rahmane, ha dichiarato all’Afp che il villaggio \”ospitava gruppi locali vicini agli Hezbollah libanesi, che hanno abbandonato la regione dopo la caduta del regime di Assad\”, l’8 dicembre.
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Il conflitto israelo-palestinese, alla luce dell’intesa per il cessate il fuoco tra Israele e Hamas nella Striscia di Gaza, รจ stato tra gli argomenti di una conversazione telefonica avvenuta oggi tra i presidenti russo, Vladimir Putin, ed egiziano, Abdelfattah al-Sisi. \”A questo proposito – sottolinea il Cremlino sul suo canale Telegram – Putin ha molto apprezzato gli sforzi di mediazione dell’Egitto e di numerosi altri Paesi per facilitare il raggiungimento dell’accordo\”. \”I due leader – sottolinea ancora il Cremlino – hanno scambiato opinioni sulla situazione in Siria, sottolineando la necessitร del rispetto incondizionato della sovranitร e dell’integritร territoriale di questo Paese, garantendo i diritti legali di tutti i suoi cittadini, indipendentemente dalle loro convinzioni politiche e affiliazione etno-confessionale\”. Sono state infine affrontate le questioni della cooperazione bilaterale e l’attuazione di importanti progetti congiunti, tra cui la costruzione della prima centrale nucleare di El-Dabaa in Egitto e la creazione di una centrale nucleare russa nella zona industriale del Canale di Suez.
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L’esercito israeliano lancia l’operazione ‘Muro di ferro’ in Cisgiordania. Il bilancio delle vittime nel raid israeliano su Jenin รจ salito a nove, secondo quanto ha reso noto il ministero della Salute palestinese aggiungendo che allo stesso tempo almeno altre 40 sono rimaste ferite. Lo riferisce Al Jazeera online, sottolineando che tra i feriti ci sono anche diversi dottori e infermieri, secondo quanto ha detto il direttore dell’ospedale governativo di Jenin.
“Siamo ancora in guerra, ma c’รจ un’opportunitร per il cambiamento. Il cessate il fuoco รจ iniziato domenica ed รจ stato un momento molto significativo, una grande benedizione, perchรฉ stiamo lavorando per riportare a casa gli ostaggiโ, ha detto il presidente israeliano Isaac Herzog intervenendo al World Economic Forum a Davos. Tuttavia, ha sottolineato Herzog, la situazione rimane critica perchรฉ l’Iran continua a sponsorizzare il terrorismo utilizzando le formazioni terroristiche nella regione, dagli Houthi ad Hamas.
Ci sono ancora sette donne nella lista dei 33 ostaggi che Hamas rilascerร nella prima fase dell’accordo raggiunto con Israele. Quattro di queste verranno liberate domenica, come ha anticipato il funzionario di Hamas Taher al-Nunu. Gioia per le tre donne israeliane prese in ostaggio il 7 ottobre e per le centinaia di detenuti palestinesi liberati.
Il capo di stato maggiore israeliano Herzi Halevi ha annunciato con una lettera al ministro della Difesa che lascerร il comando dell’Idf il 6 marzo prossimo. Lascerร il suo incarico anche il capo del comando sud dell’Idf Yaron Finkelman.
Quattro feriti: questo il bilancio di un accoltellamento avvenuto in due diverse strade di Tel Aviv questa sera. La polizia ha riferito che si รจ trattato di un attacco terroristico. Il terrorista, ucciso a colpi di arma da fuoco sul posto, sarebbe arrivato sul posto in motocicletta accompagnato da un’altra persona che รจ fuggita.
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Tregua a Gaza, migliaia di sfollati verso casa. Entrano gli aiuti. FOTO
Molti abitanti della Striscia si stanno spostando a piedi oppure su camion e carretti trainati da asini per tornare nelle loro abitazioni. Intanto, camion con aiuti umanitari e ambulanze sono entrati a Gaza attraverso il valico di Rafah. GUARDA LA GALLERY
Ucciso terrorista dell’attacco a Tel Aviv, quattro feriti
ย Il servizio ambulanze Magen David Adom ha riferito che il terrorista che ha lanciato un attacco in due diverse strade di Tel Aviv questa sera รจ stato ucciso a colpi di arma da fuoco sul posto. La polizia ha confermato che l’accoltellamento รจ stato un attacco terroristico. I feriti sono quattro. Il terrorista, secondo la polizia, sarebbe arrivato sul posto in motocicletta accompagnato da un’altra persona che รจ fuggita.
Attentato a Tel Aviv, polizia: โ2 feritiโ
La polizia ha riferito che un uomo di 24 anni e un di 50 anni sono rimasti feriti nelle strade Nachalat Binyamin e Kalisher a Tel Aviv. La polizia ha informato che l’attacco non รจ ancora finito. Sembra che l’aggressore sia stato colpito.
Tregua Gaza, chi sono le prime 3 ragazze israeliane liberate da Hamas
Romi Gonen, Emily Damari e Doron Steinbrecher erano state rapite durante gli attacchi del 7 ottobre 2023. Gonen era stata catturata al festival Supernova, mentre Damari e Steinbrecher erano state prelevate dal kibbutz di Kfar Aza. Il pomeriggio del 19 gennaio, nel quadro dell’accordo sul cessate il fuoco, sono state liberate. CHI SONO
“Attentato a Tel Aviv, accoltellate due persone, una grave”
Due persone sono state accoltellate poco fa nel centro di Tel Aviv, in via Nachalat Binyamin, uno dei feriti sarebbe grave. La via รจ solitamente frequentata da numerosi gruppi di giovani. Un uomo รจ stato visto correre via con un coltello in mano.
Gaza, la tregua รจ iniziata. Cosa succede adesso: le tappe
Le forze israeliane hanno iniziato a ritirarsi dalle aree intorno alla cittร meridionale di Rafah verso il corridoio Philadelphia, lungo il confine tra Egitto e Gaza. L’accordo di tregua con Hamas prevede tre fasi e stabilisce la negoziazione della fase due e tre durante la fase uno. Sempre nella fase iniziale Israele dovrebbe concedere una aumento delle consegne di aiuti umanitari, fino a 600 camion al giorno. Ecco una cronologia di quello che dovrebbe accadere nei prossimi due mesi. COSA SAPPIAMO
Crosetto: โPace prima possibile, soluzione 2 popoli e 2 Statiโ
“Io mi auguro la pace prima possibile in Medio Oriente, che anche attaccata inizialmente con lo scotch prosegua e che si arrivi a una soluzione definitiva che รจ una sola: quella di due popoli e due Stati”. Cosรฌ il ministro della Difesa Guido Crosetto interpellato sul Medio Oriente mentre lasciava il Senato dopo la sua informativa sull’Ucraina.
Telefonata tra Putin e al-Sisi, discusse Gaza e Siria
Circa Gaza, Al-Sisi ha sottolineato gli sforzi dell’Egitto, compiuti “in collaborazione con il Qatar e gli Stati Uniti dal mese di ottobre 2023”, per raggiungere l’accordo e garantire “l’arrivo degli aiuti umanitari in quantitร sufficienti e senza ostacoli”, riferisce fra l’altro un comunicato della presidenza egiziana. Sisi ha inoltre ribadito “l’importanza di unire gli sforzi internazionali per garantire l’attuazione dell’accordo”, aprendo la strada a un processo politico basato sulla “soluzione dei due Stati”, considerata “l’unica via per garantire sicurezza e stabilitร durature nella regione”. I due leader hanno affrontato anche la situazione in “Libano, Sudan e Libia”, sottolineando gli sforzi per riportare la stabilitร in questi Paesi. Inoltre, รจ stata menzionata la “guerra in Ucraina”, esaminando i piรน recenti sviluppi del conflitto. Putin ha espresso il suo sostegno allo sviluppo delle relazioni economiche con il Cairo, apprezzando gli “sforzi costanti dell’Egitto volti a preservare la stabilitร e la sicurezza della regione”.
Tregua Israele-Hamas, consegnati i primi ostaggi israeliani. VIDEO
I primi ostaggi israeliani liberati da Hamas sono tre donne: Emily Damari, Romi Gonen e Doron Steinbrecher. Tutte e tre in buona salute, sono state consegnate alla Croce Rossa nella piazza centrale di Gaza circondata dai miliziani. GUARDA IL VIDEO
Tajani in Israele e Palestina: “L’Italia fornirร uomini per un’eventuale missione di pace”
Il titolare della Farnesina incontra il suo omologo Gideon Sa’ar, il presidente israeliano Isaac Herzog e il premier e ministro degli Esteri palestinese Mohammed Mustafa, per “incoraggiarli e sostenerli, perchรฉ oggi la tregua รจ ancora fragile”. Sul futuro “credo sarebbe una buona idea avere una missione di interposizione promossa da un ente internazionale come l’Onu. Purchรฉ sia โโa guida araba”. LEGGI QUI
Sale bilancio vittime a Jenin, almeno 9 morti
Il bilancio delle vittime nel raid israeliano su Jenin รจ salito a nove, secondo quanto ha reso noto il ministero della Salute palestinese aggiungendo che allo stesso tempo almeno altre 40 sono rimaste ferite. Lo riferisce Al Jazeera online, sottolineando che tra i feriti ci sono anche diversi dottori e infermieri, secondo quanto ha detto il direttore dell’ospedale governativo di Jenin.ย
Guterres chiede a Israele massima moderazione a Jenin
Il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres ha invitato le forze di sicurezza israeliane a esercitare “la massima moderazione” nella Cisgiordania occupata, dove hanno avviato una grande operazione militare a Jenin. Lo ha detto il vice portavoce del Palazzo di Vetro, Farhan Haq. Guterres, ha aggiunto, รจ “molto preoccupato” per la violenza, e invita l’Idf a usare la forza letale solo quando “รจ assolutamente necessario”, ribadendo che bisogna proteggere le vite umane.
Rubio: โPromuovere pace รจ la nostra missione, รจ nostro interesseโ
“Siamo il volto dell’America. La nostra politica estera deve riflettere i nostri interessi nazionali. Promuovere la pace รจ la nostra missione nel mondo, รจ nel nostro interesse nazionale”. Lo ha detto il segretario di stato Marco Rubio rivolgendosi per la prima volta ai funzionari del Dipartimento di stato. “Ci saranno cambiamenti, non saranno punitivi”, ha assicurato Rubio spiegando che le modifiche che saranno decise “puntano a trasformaci in un’agenzia del 21mo secolo. Pensate quanto รจ cambiato il mondo negli ultimi cinque anni, e quanto cambierร nei prossimi 25 anni”, ha affermato Rubio. “Siamo pronti a lavorare”, ha aggiunto fra gli applausi.
Idf: โA Gaza abbiamo ucciso 20.000 miliziani di Hamasโ
Il capo di stato maggiore israeliano dimissionario, il generale Herzi Halevi, ha affermato che le forze israeliane hanno ucciso 20.000 miliziani di Hamas durante 15 mesi di guerra a Gaza. “L’ala militare di Hamas รจ stata gravemente colpita”, ha affermato Halevi durante un discorso televisivo poche ore dopo aver annunciato le sue dimissioni, affermando che Israele aveva ucciso i massimi dirigenti del gruppo e “quasi 20.000 operativi di Hamas”.
Hamas: โCorpi sotto le macerie, il bilancio sale a 47.107โ
Il ministero della Salute nella Striscia di Gaza gestita da Hamas ha dichiarato oggi che sono 47.107 le persone uccise nella guerra tra Israele e Hamas, con il bilancio che continua a salire nonostante un cessate il fuoco, con nuovi ritrovamenti di corpi sotto le macerie. Il cessate il fuoco entrato in vigore domenica, ponendo fine a oltre 15 mesi di combattimenti nel territorio palestinese, ha permesso alle persone di setacciare le rovine, trovando cosรฌ altri morti. Altre persone sono inoltre morte per le ferite ricevute prima della fine dei combattimenti, mentre il sistema sanitario del territorio รจ devastato dalla guerra. Secondo il ministero della Sanitร il numero di feriti ha raggiunto quota 111.147 dall’inizio della guerra, il 7 ottobre 2023. I corpi di 72 persone “sono arrivati ;;negli ospedali… nelle ultime 24 ore”, ha affermato il ministero della Salute in una dichiarazione. “Alcune vittime sono ancora sotto le macerie e sulle strade, e le ambulanze e le squadre della protezione civile non sono in grado di raggiungerle”, ha aggiunto. Il ministero ha frattanto invitato le famiglie delle persone uccise o disperse in guerra a registrarsi online per aiutare nell’identificazione dei corpi e per compilare un bilancio delle vittime piรน accurato.
Herzog: โSiamo ancora in guerra ma c’รจ opportunitร cambiamentoโ
“Siamo ancora in guerra, ma c’รจ un’opportunitร per il cambiamento. Il cessate il fuoco รจ iniziato domenica ed รจ stato un momento molto significativo, una grande benedizione, perchรฉ stiamo lavorando per riportare a casa gli ostaggi”. E’ quanto ha detto il presidente israeliano Isaac Herzog intervenendo al World Economic Forum a Davos. Tuttavia, ha sottolineato Herzog, la situazione rimane critica perchรฉ l’Iran continua a sponsorizzare il terrorismo utilizzando le formazioni terroristiche nella regione, dagli Houthi ad Hamas. “I proxy sono tutti sostenuti dall’Iran, comandati, controllati e addestrati da Teheran. L’impero del male continua a spendere milioni e lavora ancora oggi per seminare terrore, correndo verso la bomba nucleare”. “Non dobbiamo cadere in un falso ottimismo – ha aggiunto – ma restare lucidi. Esiste una reale opportunitร per cambiare il corso del Medio Oriente in meglio, ma i rischi restano enormi finchรฉ questo regime in Iran continuerร i suoi sforzi, e l’Iran in nessun caso deve arrivare ad avere l’atomica”. In ogni caso, la chiave per aprire la porta del cambiamento รจ la liberazione degli ostaggi. “Ne abbiamo ancora molti prigionieri di Hezbollah che sono sottoposti a torture barbariche”, ha concluso Herzog.
Halevi: “Missione Idf รจ proteggere Israele ma abbiamo fallito”
“Stiamo per realizzare uno degli obiettivi piรน importanti della guerra, il ritorno dei rapiti. Siamo molto determinati e sappiamo per cosa stiamo combattendo: lo smantellamento di Hamas, il rilascio degli ostaggi e il ritorno dei cittadini ai confini con Gaza. La missione principale dell’Idf รจ proteggere il Paese. Abbiamo fallito in questo. Lo porto e lo porterรฒ con me per il resto della mia vita”. Lo ha ribadito in una dichiarazione video sul canale dell’esercito il capo di stato maggiore israeliano Herzi Halevi che oggi ha annunciato con una lettera al ministro della Difesa che lascerร il comando dell’Idf il 6 marzo prossimo.
Spagna, arrestati presunto jihadista e un combattente in Siria
Un presunto jihadista che si era radicalizzato con contenuti diffusi in Internet dallo Stato Islamico e un combattente ritornato dalla Siria, che aveva tentato di entrare clandestinamente in Spagna, sono stati arrestati rispettivamente nella provincia di Valencia, nel sudest della penisola iberica, e a Ceuta, l’enclave spagnola in Marocco, nell’ambito di operazioni messe a segno dalla guardia civile da inizio anno. Entrambe sono state coordinate dalla sezione istruttoria n.1 dell’Audiencia Nacional, il tribunale nazionale competente per i reati di terrorismo, segnalano fonti della guardia civile riprese dall’agenzia Efe. Secondo gli investigatori, l’arrestato nella provincia di Valencia da anni aveva intrapreso un percorso di radicalizzazione attraverso la propaganda dell’Isis su piattaforme internet, eliminate di recente nel corso di un’operazione internazionale antiterrorista cui hanno preso parte agenti della guardia civile. Per l’arrestato, comparso davanti al giudice per la convalida del fermo, il tribunale ha disposto la detenzione preventiva. L’uomo arrestato a Ceuta รจ di origini tunisine ed aveva tentato di entrare illegalmente nel territorio spagnolo. Dalle indagini รจ emerso che si era trasferito in Siria nel 2016 per unirsi a gruppi terroristi. Dopo il fermo, il tribunale ha disposto nei suoi confronti l’espulsione immediata nel Paese d’origine, a Tunisi, eseguita dagli agenti della benemerita in coordinamento con il Gruppo centrale di espulsioni della polizia spagnola.
Siria, scontri e vittime tra forze di sicurezza e uomini armati
Violenti scontri sono scoppiati oggi tra forze di sicurezza e uomini armati nella provincia di Homs, nella Siria centrale, che hanno causato la morte di sei persone, ha riferito l’Osservatorio siriano per i diritti umani. Le forze di sicurezza hanno lanciato una “vasta operazione di rastrellamento nel villaggio di Ghor al-Gharbiya, nella parte occidentale di Homs, contro le ultime milizie che sostengono” il presidente deposto Bashar al-Assad, ha affermato l’agenzia di stampa ufficiale Sana. L’operazione ha come obiettivo “trafficanti di droga, contrabbandieri e ciรฒ che resta delle milizie di Assad che si sono rifiutate di deporre le armi”, ha aggiunto Sana, citando una fonte della sicurezza. “Lรฌ รจ stato trovato un deposito di armi e munizioni appartenenti al regime defunto”, ha continuato, segnalando violenti scontri. Secondo l’Osservatorio, gli scontri hanno causato sei morti nel villaggio, popolato principalmente da sciiti e situato vicino al confine libanese. Il direttore della Ong, Rami Abdel Rahmane, ha dichiarato all’Afp che il villaggio “ospitava gruppi locali vicini agli Hezbollah libanesi, che hanno abbandonato la regione dopo la caduta del regime di Assad”, l’8 dicembre.
Telefonata tra Putin e al-Sisi, discusse Gaza e Siria
Il conflitto israelo-palestinese, alla luce dell’intesa per il cessate il fuoco tra Israele e Hamas nella Striscia di Gaza, รจ stato tra gli argomenti di una conversazione telefonica avvenuta oggi tra i presidenti russo, Vladimir Putin, ed egiziano, Abdelfattah al-Sisi. “A questo proposito – sottolinea il Cremlino sul suo canale Telegram – Putin ha molto apprezzato gli sforzi di mediazione dell’Egitto e di numerosi altri Paesi per facilitare il raggiungimento dell’accordo”. “I due leader – sottolinea ancora il Cremlino – hanno scambiato opinioni sulla situazione in Siria, sottolineando la necessitร del rispetto incondizionato della sovranitร e dell’integritร territoriale di questo Paese, garantendo i diritti legali di tutti i suoi cittadini, indipendentemente dalle loro convinzioni politiche e affiliazione etno-confessionale”. Sono state infine affrontate le questioni della cooperazione bilaterale e l’attuazione di importanti progetti congiunti, tra cui la costruzione della prima centrale nucleare di El-Dabaa in Egitto e la creazione di una centrale nucleare russa nella zona industriale del Canale di Suez.
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