ITS e intelligenza artificiale, riconoscere l’innovazione cambia la formazione

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L’Intelligenza artificiale sta già rivoluzionando il mondo del lavoro e i processi produttivi. Gli ITS, sempre attenti a una formazione rivolta verso l’innovazione, puntano a introdurre corsi sull’argomento.
Come fare, dunque, per creare un innesto didattico in grado di favorire la crescita delle competenze in materia?
E poi – ampliando il discorso anche al mondo del lavoro che accoglierà i Tecnici Superiori preparati dagli ITS – come può un’azienda immaginare le possibili applicazioni nel suo ambito di interesse?

A queste domande risponde il libro “Introduction to Artificial Intelligence: from data analysts to generative AI” di Alberto Ciaramella e Marco Ciaramella. Alberto Ciaramella è founder e owner di IntelliSemantic, una tech company fondata nel 2005 che si occupa di text and data analytics, semantica, tecnologia legata ai big data. Marco Ciaramella è R&D Engineer presso IntelliSemantic. Il libro fornisce una panoramica delle più moderne tecnologie di AI e ne presenta le possibili applicazioni.

Il testo, molto ricco di esempi, esplica in che modo approcciarsi ai problemi che l’AI può risolvere e ai metodi da applicare per sfruttare al meglio tale insieme di tecnologie.

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AI per tutti

Il libro si rivolge a studenti, professionisti, manager d’azienda ma anche a semplici cittadini che abbiano la curiosità di approfondire la conoscenza di questa tecnologia. “Il testo si colloca a metà tra un libro universitario e un manuale”, spiega Marco Ciaramella. “Coniuga alcune parti di introduzione generale alla teoria, con una linea logica e sistematica ma comunque sintetica, con altre parti che invece approfondiscono gli ambiti applicativi dell’AI e i problemi aperti. Completano il testo algoritmi ed esempi che suggeriscono risvolti pratici e guidano il lettore in applicazioni concrete”.

Il testo conferma che proprio dalle esigenze delle aziende possono partire nuovi filoni di formazione. “Riconoscere l’innovazione significa stimolare la formazione in tale direzione”, sottolinea Alberto Ciaramella.

Con un linguaggio accessibile a tutti, gli algoritmi e le librerie open source da utilizzare per costruire applicativi AI personalizzati, sono di interesse per tutti i settori e in modo trasversale. “Imparare a usare le librerie open source significa costruire una propria applicazione di AI, al servizio delle particolari esigenze di ognuno”, precisa Marco Ciaramella. “È molto più di quello che può offrire ChatGPT, che di fatto è una tecnologia chiusa e limitata anche se di facile utilizzo”.

AI e ITS

Il libro è una guida particolarmente utile per gli insegnanti degli ITS: Alberto e Marco Ciaramella sono entrambi docenti di Intelligenza Artificiale presso un ITS (Fondazione ITS Biotecnologie e Nuove Scienze della Vita Piemonte; ndr).

“Il libro nasce dalla nostra esperienza didattica e in particolare dalle difficoltà, curiosità e domande dei nostri studenti. Deriva dalle lezioni che abbiamo preparato e dai percorsi didattici che abbiamo suggerito”, afferma Marco Ciaramella.

Se nel momento della diffusione di Chat GPT era tanta la curiosità circa il suo funzionamento ora le domande si fanno più profonde. “Gli studenti vogliono sapere quale sarà l’evoluzione futura delle tecniche e anche gli ambiti e le modalità con cui questi prodotti tecnologici saranno proposti e applicati, conferma Marco Ciaramella.

Nel libro gli studenti vengono accompagnati nell’identificazione di un problema e nella sua possibile soluzione attraverso una “cassetta di attrezzi” data loro in dotazione.

“Costruire una propria applicazione basata sull’AI implica una conoscenza approfondita della statistica e un uso consapevole di dati abbondanti e di qualità. Inoltre, è necessario comprendere i processi e individuare i giusti componenti da assemblare insieme”, puntualizza Ciaramella.

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“A volte c’è un po’ di timore da parte degli studenti perché pensano che l’informatica sia una materia complicata. In realtà, se presi per mano e condotti piano piano all’interno dei meccanismi della disciplina, compreso l’uso degli strumenti di sviluppo, tutti gli studenti sono in grado di appassionarsi alla materia. Sono rassicurati e si aprono alla lettura di quella che potrà essere la loro futura realtà lavorativa”, aggiunge Alberto Ciaramella.

Il libro è scritto in inglese, scelta voluta in ottica internazionalizzazione degli studenti e dei futuri lavoratori.

“La documentazione informatica parla inglese: è un modo per rendere le informazioni disponibili per tutti. È necessario che gli studenti si misurino con questo tipo di linguaggio”, spiega Marco Ciaramella. “Inoltre, questo ci permette di interagire con il mondo della ricerca di cui facciamo parte.

A dimostrare la valenza didattica e la portata internazionale del libro, gli autori parteciperanno dal 22 al 24 gennaio a Bett UK, una conferenza sulla didattica e l’istruzione che si terrà a Londra.

AI e il futuro del mondo del lavoro

Il lavoro del futuro avrà molto a che vedere con l’Intelligenza artificiale. Si tratterà di costruire applicativi personalizzati “e la necessità serve a scongiurare il rischio di una erronea o parziale risoluzione di problemi pratici da parte di sistemi automatizzati”.

Inoltre, gran parte del lavoro consisterà nel controllo delle elaborazioni suggerite da sistemi automatici di Intelligenza Artificiale. “I tecnici del futuro avranno il compito di capire cosa fa l’Intelligenza Artificiale per smascherare possibili errori. E non sarà un lavoro semplice”, conferma Marco Ciaramella.

Il percorso proposto dal libro è certamente utile per chi si affaccia nel mondo del lavoro. “Abbiamo esperienze di persone che hanno frequentato ITS per acquisire nuove competenze e aggiornarsi e tramite questa formazione sono riusciti a farlo e a trovare un nuovo impiego”, ha detto Alberto Ciaramella.

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“Inoltre, ci ha molto rassicurato sulla bontà del lavoro svolto il fatto che spesso in fase di colloquio vengano chiesti ai nostri studenti proprio competenze ottenute tramite il nostro percorso didattico”, conclude Marco Ciaramella.



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