Fitoterapia
22 Gennaio 2025
La consapevolezza degli effetti collaterali associati ai fitoterapici è essenziale per offrire una consulenza adeguata e sicura. Uno studio ha valutato la disponibilità e la coerenza delle informazioni sugli effetti collaterali dei fitoterapici in ambito oncologico nelle banche dati
La consapevolezza degli effetti collaterali associati ai fitoterapici è essenziale per offrire una consulenza adeguata e sicura. Lo studio di Büttner J. e coll (2024) si è posto l’obiettivo di valutare la disponibilità e la coerenza delle informazioni sugli effetti collaterali dei fitoterapici in ambito oncologico nelle banche dati.
Sono state consultate dal 2021 al 2022 quattro banche dati per esaminare piante medicinali, tutte rilevanti per il trattamento di supporto per il paziente oncologico, con particolare attenzione a sintomi comuni come dolore, nausea, vomito, mucosite e fatigue e i relativi effetti collaterali: le monografie tedesche dell’Istituto Federale Tedesco per i Farmaci e i Dispositivi Medici, le monografie europee dell’Agenzia Europea per i Medicinali (Ema), il sito About Herbs e la Lista Rossa Tedesca. Identificate 390 piante, selezionate 171, di queste solo 20 piante sono risultate essere documentate in tutte e quattro le fonti analizzate, con effetti collaterali.
Risultato: grande variabilità nei dati, per 10 di esse in tutte le fonti, mentre altri 10 effetti collaterali sono stati riportati solo da alcune banche dati. Le ragioni di questa disparità sono molteplici: mancanza di consenso tra le fonti, differenze geografiche (Europa vs America), e l’assenza di un sistema di terminologia unificato. Le reazioni allergiche erano le più comuni, con 19 piante riportate come allergeni in almeno una fonte. Due piante, Capsicum annuum L., Echinacea purpurea L. sono riportate in tutte le banche dati.
La valutazione dei rischi associati all’uso delle piante variava tra le diverse banche dati, suggerendo che gli effetti collaterali possono differire a seconda della fonte di riferimento. In totale, sono stati menzionati 48 effetti collaterali diversi in almeno una delle banche dati. Tutte e quattro le fonti hanno segnalato costantemente disturbi gastrointestinali e squilibri elettrolitici nell’uso di Aloe barbadensis Mill. I disturbi cutanei sono stati segnalati in tutte le fonti per Arnica montana L. È stato riportato che Silybum marianum L. ha causato diarrea. Disturbi gastrointestinali sono stati segnalati per Cimicifuga racemosa L. mal di testa per Ginkgo biloba L. e fotosensibilità durante l’assunzione di Hypericum perforatum L. Infine, tutte e quattro le banche dati hanno documentato disturbi gastrointestinali nell’uso di Glycine max L. (lecitina di soia). La Valeriana è l’unica tra le 20 piante che non è stata descritta come una sostanza allergenica in nessuna banca dati. Le reazioni cutanee sono state elencate da tutte le banche dati per Arnica montana L. e Capsicum annuum L. La xerostomia è stata riportata per quattro piante diverse ed è stata associata a un effetto anticolinergico: Curcuma longa L. e Mentha×piperita L., Panax ginseng C.A. e Hypericum perforatum L. L’importante e potenzialmente pericoloso effetto collaterale di disturbi cardiaci è stato notato per cinque piante (Arnica montana L., Cimicifuga racemosa L., Panax ginseng C.A., Myrrha, e Valeriana officinalis L.) e per Passiflora incarnata L. Nelle monografie tedesche ed europee, non è stato menzionato questo effetto collaterale per nessuna di queste 20 piante. Affaticamento e sedazione diurna sono stati associati a tre piante: Hypericum perforatum L., Passiflora incarnata L. e Valeriana officinalis L. Un episodio depressivo può essere causato da Valeriana officinalis L. secondo About Herbs. Per Aloe barbadensis Mill., gli effetti collaterali variano notevolmente tra le diverse banche dati. Tutte le banche dati descrivono squilibri elettrolitici a causa dell’uso di questa pianta. Tutte le banche dati tranne le monografie tedesche hanno menzionato un effetto epatotossico per Cimicifuga racemosa L. About Herbs ha citato altre tre piante con effetto epatotossico, e queste erano Aloe barbadensis Mill., Silybum marianum L. e Valeriana officinalis L. Anche se queste 20 piante sono state trovate in tutte le banche dati, la varietà degli effetti collaterali è risultata ampia. Pertanto, la valutazione delle piante differisce anche da una fonte all’altra.
Questo lavoro evidenzia la necessità di una maggiore consapevolezza e di ulteriori studi clinici ed epidemiologici per colmare le lacune informative esistenti e garantire una documentazione più solida, al fine di migliorare la gestione della fitoterapia per i pazienti oncologici.
Eugenia Gallo
CERFIT, Careggi, Firenze
Büttner J, Büntzel J, Büntzel J, Hübner J. Side-effects of Phytotherapeutics in Cancer Care – A Review of Inconsistencies in National and International Databases. Anticancer Res. 2024 Oct;44(10):4155-4164.
TAG: EFFETTI AVVERSI, FITOTERAPIA
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