Sassari. Dal 2005, ogni anno e in tutto il mondo, il 27 gennaio si commemorano le vittime della Shoah e si ricorda la liberazione del campo di concentramento di Auschwitz, avvenuta proprio il 27 gennaio del 1945. In occasione del Giorno della Memoria il Comune di Sassari ha organizzato e patrocinato una serie di iniziative con le giovani generazioni protagoniste, che culmineranno il 28 gennaio con un Consiglio comunale convocato in seduta solenne.
Domenica 26 gennaio, alle 10.30 all’Ex-Ma.Ter., in via Zanfarino, si terrà “In cammino sui binari della memoria – 2ª Giornata Regionale della Memoria” organizzato dall’Arci Sardegna in collaborazione con il Comune di Sassari. L’obiettivo è stimolare una riflessione collettiva sui temi della memoria e sulle diverse modalità di fare memoria oggi, in particolare con il coinvolgimento attivo delle giovani generazioni. La giornata vedrà la presenza di tutti i giovani partecipanti sardi al progetto Promemoria Auschwitz 2025, il mondo del Terzo Settore, l’intervento di alcuni ospiti esterni, con le conclusioni di Walter Massa, Presidente Nazionale dell’Arci. La sede della Giornata regionale della Memoria, alla seconda edizione, è itinerante: l’anno scorso si è tenuta a Nuoro, quest’anno a Sassari, anche per sottolineare l’importante impegno che il Comune ha profuso quest’anno, raddoppiando le borse per i giovani sassaresi, che sono passate da 7 a 14, dopo l’incremento degli scorsi anni da 4 a 7.
Lo stesso giorno, alle 18 al cineteatro Astra, la compagnia La Botte e il Cilindro, in collaborazione con Teatro Bertolt Brecht, porterà in scena “La valigia dei destini incrociati”, che affronta il tema della Shoah in uno spettacolo teatrale adatto a giovani tra i 10 e i 19 anni.
Il 28 gennaio le celebrazioni inizieranno alle 9.30, al numero 28 di piazza d’Italia, dove si trova la “pietra d’inciampo”, la prima posta in Sardegna. Fu posizionata davanti alla casa di Zaira Coen Righi, una docente del liceo Azuni di origine ebrea, nel 1944 fu deportata ad Auschwitz dove morì nei forni crematori. Al momento di raccoglimento, aperto alla comunità, parteciperanno la prefetta di Sassari Grazia La Fauci, il sindaco Giuseppe Mascia, componenti del Consiglio e della Giunta. Le celebrazioni proseguiranno alle 10.30, nell’aula consiliare di Palazzo Ducale, con la seduta solenne del Consiglio comunale e le testimonianze delle ragazze e dei ragazzi che stanno per vivere l’esperienza del Treno della memoria.
Anche quest’anno, infatti, il Comune di Sassari ha promosso e realizzato in collaborazione con Arci Sardegna e l’associazione Deina il progetto “Promemoria_Auschwitz – Viaggi della memoria”. L’obiettivo principale dell’iniziativa è l’educazione dei giovani alla conoscenza della Seconda Guerra mondiale e della Shoah, alla partecipazione attiva e responsabile del proprio territorio e all’impegno nel quotidiano. Consiste in un viaggio in treno a Cracovia per visitare i campi di concentramento di Auschwitz-Birkenau.
Al Consiglio comunale, oltre alla prefetta Grazia La Fauci che interverrà in apertura dei lavori, sono stati invitate a partecipare le autorità del territorio e le associazioni che quotidianamente lavorano per mantenere vivo il ricordo di quel genocidio di cui furono vittime oltre 15 milioni di persone. Tra queste, Arci, Anpi, Emergency, Amnesty, Ponti non Muri, Diritti al cuore, Convenzione dei diritti nel Mediterraneo, Inner Wheel e Istituto sardo per la storia dell’antifascismo e della società contemporanea (Issasco). La seduta sarà trasmessa in streaming e poi caricata sul sito www.comune.sassari.it.
Inoltre, nella Biblioteca comunale in piazza Tola dal 27 gennaio e per una settimana sarà esposta una mostra bibliografica con percorsi di lettura a tema, che comprendono diari e memorie delle vittime della Shoah, testi per ragazzi, fumetti e graphic novel e una ricca filmografia.
Conclude il programma delle iniziative, il 30 gennaio alle 18,30 negli spazi dell’Ex Ma.Ter., un altro spettacolo teatrale, dell’associazione Pane & Cioccolata, “Storia di un uomo magro” tratto da “La ghianda è una ciliegia” di Giacomo Mameli. La vicenda narrata- Storia di un uomo magro (che quest’anno arriverà a 137 repliche) – è lo spettacolo più rappresentato in Italia per la Giornata della memoria. Racconta le vicende di uno dei tanti uomini protagonisti e ignoti della Seconda Guerra mondiale. Vittorio Palmas, di Perdasdefogu, morto cinque anni fa, poco prima di compiere 106 anni, è stato in diversi campi di concentramento tedeschi dove gli ebrei, gli omosessuali, gli zingari ma, spesso, anche i prigionieri politici, venivano pesati. E chi pesava meno di 35 chili veniva ucciso. Una mattina del 1944 Vittorio Palmas sale sulla bilancia, il peso è 37. Racconterà: «Sono vivo per due chili».
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