I 10 migliori Cannonau di Sardegna sotto i 20 euro scelti dal Gambero Rosso



Il cannonau รจ di certo una delle bandiere enologiche della Sardegna, insieme al vermentino, con cui condivide la scena. Se fino a qualche anno fa ancora si pensava che il cannonau fosse giunto in Sardegna dalla Spagna, dove ancora oggi viene coltivato con il nome di garnacha, recentemente gli studi hanno riscritto la storia e i percorsi di quest’uva. Le prove bioarcheologiche dimostrerebbero, infatti, che il cannonau sia stato coltivato in Sardegna addirittura fin dal 1200 a. C. e che da qui abbia iniziato il suo “viaggio”ย verso le coste del Mediterraneo: dal punto di vista genetico c’รจ una coincidenza di circa l’80% con la garnacha spagnola e con la grenache francese (che invece sono totalmente sovrapponibili tra loro).

A prescindere da questi dati, un altro fatto ci sembra rilevante: questa antica famiglia di vitigni attualmente ricopre all’incirca piรน di 200mila ettari vitati in tutto il mondo, un successo che si deve soprattutto al fatto che sono varietร  che si adattano molto bene ai climi caldi, riuscendo, anche in condizioni difficili, ad avere la potenzialitร  di restituire vini fini, eleganti, fragranti e longevi.

Il cannonau di Sardegna. Diffusione e caratteristiche

In Sardegna il cannonau trova il suo habitat ideale soprattutto sui terreni a disfacimento granitico; il vitigno รจ diffuso davvero in ogni angolo della regione, con una superficie vitata di piรน di 7.500 ettari (oltre il 30% del vigneto Sardegna):ย Barbagia e Ogliastra in primis, e all’interno di queste si possono trovare sottozone in grado di trasmettere le proprie peculiaritร : pensiamo a Mamoiada, Oliena, Jerzu, Dorgali.

Dal 1972 si fregia della Doc regionale che consente la produzione in tutta l’isola. Tre le sottozone: Oliena, Capo Ferrato e Jerzu. Lโ€™ultima modifica del disciplinare (2011) ha consentito inoltre la tipologia โ€œClassicoโ€ per le produzioni delle subregioni Barbagia e Ogliastra. Le tipologie previste sono Rosso, Rosato, Riserva, Passito e Liquoroso. Negli ultimi anni si รจ lavorato molto per aumentare la qualitร  dei vini alla ricerca di finezza ed eleganza, di tannini morbidi, buona sapiditร  e aciditร , potenziale longevitร . Molto si รจ fatto inoltre sulle estrazioni, sempre piรน misurate, e sullโ€™uso dei legni in cui si privilegia sempre piรน la botte grande. Cosรฌ emergono bene i vari territori, alcuni dei quali altamente vocati e che avrebbero bisogno di denominazioni autonome per esaltare al meglio le peculiaritร  di terreno e microclima.

I Cannonau di Sardegna dal migliore rapporto qualitร -prezzo

La lista che segue รจ quella dei Cannonau sardi recensiti e premiati nelle guide Berebene 2025 del Gambero Rosso e Vini d’Italia 2025 del Gambero Rosso: sono vini reperibili in enoteca o negli shop on-line a meno di 20 euro, un ottimo punto di partenza per iniziare a esplorare le caratteristiche di questa affascinante uva sarda e mediterranea.

Buonissimo il Cannonau ’22 di Antonella Corda, giovane agronoma che produce etichette di rara eleganza e lo fa con grande maestria, tanto da riuscire a scrivere un nuovo percorso per il Cannonau, ma non solo. Audace e lungimirante si รจ fatta strada sul palcoscenico dell’enologia sarda grazie ai suoi vini provenienti dal sud. La produzione parla interamente della terra d’origine. Cannonau in primis, ma anche tramite Nuragus e Vermentino, vinificati sempre in purezza, sia con l’uso di solo acciaio, ma anche con legno o anfore.

Il Cannonau Riserva ’19 di Cantina Castiadas รจ un Capo Ferrato autentico e di carattere. Tocchi mentolati e di eucalipto, frutto rosso sempre in evidenza e un equilibrio sapido tannico davvero esemplare. Il nome della cittadina dell’entroterra che insiste sulla costa e che delimita la sottozona del Cannonau di Sardegna Capo Ferrato dร  il nome alla cooperativa. Vermentino, Carignano e altre uve autoctone danno vita a una gamma identitaria e di qualitร  medio alta. รˆ perรฒ il Cannonau il vero protagonista, declinato in diverse etichette e tipologie (addirittura in versione metodo Classico) che raccontano le sfumature che assume il vitigno in questo territorio. Un tratto che racconta il lavoro svolto sui vini degli ultimi anni.ย ย  Ampia la gamma dei vini prodotta e diverse etichette ai vertici dei nostri assaggi.

Il Lillovรฉ di Giuseppe Gabbas รจ immediato e freschissimo, l’Arbรฒre รจ morbido e avvolgente. Il nome di Giuseppe Gabbas รจ sicuramente da annoverare tra i maggiori e piรน importanti interpreti del cannonau. A lui si deve una valorizzazione di questo vitigno e insieme ad esso la terra di Barbagia. Un percorso iniziato nel 1974 e che ancora oggi, grazie a un lavoro certosino in vigna, con rese basse e una attenta cura in fase produttiva, regala vini di rara complessitร .

Gamma di alto profilo per Poderi Parpinello alle ultime degustazioni: la Riserva di Cannonau approda alle finali grazie a un naso complesso e a una bocca sfaccettata ma di rara eleganza.

Ferruccio Deiana รจ il fondatore di questa bella e importante realtร  del Sud Sardegna ed รจ aiutato dal figlio Dario. Quest’anno i vini proposti hanno convinto su tutti i fronti, a partire dal Sileno ’22, Cannonau di Sardegna succoso e dalla beva leggiadra.

Salvatore e Nicoletta Pala, insieme all’ausilio del padre Enrico, portano avanti l’azienda Audarya, incastonata nell’area di Serdiana. Nel giro di pochi anni รจ diventata una realtร  molto apprezzata sia in Italia che all’estero grazie a una produzione di vini territoriali e di carattere. Negli oltre 30 ettari di proprietร  si coltivano i vitigni tradizionali sardi: cannonau, vermentino, malvasia, nuragus, bovale e monica che poggiano su suoli calcareo argillosi e danno vita a etichette moderne.

Il Cannonau Jerzu di Alberto Loi mostra tutta la sua finezza. L’azienda di Jerzu produce vini molto tradizionali, non in linea con mode o tendenze e per questo non privi di carattere e unicitร .

Ottimo il Cannonau Nalboni di Li Duni,ย  che in gallurese significa le dune e si riferisce alle dune di sabbia su cui sono allevate le vigne in questo areale. Ci troviamo in pieno Nord Sardegna, nella costa che guarda la Corsica, rivolta verso ovest. Il paese di riferimento รจ Badesi, esattamente al confine con la Docg Vermentino di Gallura. Qui i suoli non sono granitici ma sabbiosi e per questo sono tante le piante a piede franco che troviamo nella zona. Li Duni ne conserva gelosamente una buona parte e da queste produce i suoi vini di punta.

Molto buono il Tiscali ’21 di F.lli Puddu, Cannonau di razza, giocato su corpo e struttura. L’azienda si trova in Barbagia nella sottozona Nepente di Oliena della Doc regionale Cannonau di Sardegna. Dal 1976, anno di fondazione, pian piano la cantina รจ andata incontro a un percorso che l’ha resa un punto di riferimento del panorama vitivinicolo sardo. Un’adeguata modernizzazione dei macchinari e dei processi produttivi, come la diversificazione della produzione che conta anche su 15 ettari di uliveti, sono stati alla base del successo di questa cantina. Oltre ai rossi, la gamma prevede bianchi, rosati e uno spumante metodo italiano (tutti da uve cannonau).

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