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A luglio 2024, i tempi medi di vendita nelle grandi città si attestano a 105 giorni, mantenendosi invariati rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questo è quanto emerge dall’analisi dell’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa, secondo cui cala anche la disponibilità di spesa, che si concentra prevalentemente nella fascia più bassa.

L’aumento dei tempi di vendita in alcune aree, come l’hinterland delle grandi città e i capoluoghi di provincia, riflette una maggiore cautela da parte dei potenziali acquirenti, specialmente per determinate tipologie di immobili.

Bologna e Milano: le città più rapide

Tra le grandi città, Bologna e Milano si confermano le più veloci nel concludere le vendite, con rispettivamente 68 e 81 giorni, sebbene entrambi i valori siano in aumento di 12 e 13 giorni rispetto all’anno scorso.

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Genova e Palermo: le tempistiche più lunghe

Genova registra il tempo medio di vendita più elevato, con 138 giorni, confermandosi la città in cui occorre più tempo per vendere una casa, seguita da Palermo, dove il dato si attesta a 128 giorni.

Hinterland delle grandi città e capoluoghi di provincia

Nei comuni dell’hinterland delle metropoli, i tempi medi di vendita sono saliti a 146 giorni, rispetto ai 139 dello scorso anno. L’hinterland di Firenze si distingue per i tempi più rapidi (116 giorni), migliorando di 6 giorni grazie alla domanda nel mercato delle case vacanza. Segue l’hinterland di Milano con 126 giorni, un dato sostanzialmente stabile rispetto all’anno precedente (127 giorni). Nei capoluoghi di provincia, invece, il tempo medio per vendere una casa è di 131 giorni, leggermente superiore rispetto ai 129 giorni registrati un anno fa.

Disponibilità di spesa: analisi e tendenze

L’analisi della disponibilità economica condotta dall’Ufficio Studi Tecnocasa evidenzia una maggiore concentrazione di richieste nella fascia di spesa più bassa (fino a 119.000 €), che rappresenta il 25,1% del totale. Questo trend risulta in linea con quanto registrato a gennaio 2024, con una distribuzione uniforme nelle prime tre fasce di spesa.

A Milano e Roma si osserva una prevalenza nella fascia di spesa compresa tra 250.000 e 349.000 €, che rappresenta il 24,9% delle richieste, a causa dei prezzi più elevati di queste città. A Milano, inoltre, si registra un incremento dello 0,3% nella fascia oltre 629.000 €, segnalando la vivacità del segmento di fascia alta. La fascia tra 350.000 e 474.000 € mostra un andamento altrettanto dinamico.

Le città con la maggiore concentrazione nella fascia di spesa più bassa

Genova registra la percentuale più alta di richieste nella fascia fino a 119.000 €, con il 61,9%, seguita da Palermo con il 52,4%. A Palermo si rileva un significativo aumento della concentrazione di richieste nella fascia più economica.

Nei capoluoghi di regione esclusi dalle grandi città, il 43,8% degli acquirenti dispone di un budget inferiore a 119.000 €, in calo rispetto al 45,6% di gennaio 2024. Tra queste, spiccano Perugia e Campobasso, dove la percentuale supera il 70% (72,6% e 73,7%, rispettivamente).



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