Le Donne del Vino e Banca d’Italia sostengono l’educazione finanziaria

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Il 30 gennaio presso la Sede di Firenze della Banca d’Italia il primo seminario sperimentale di educazione finanziaria, in Italia, studiato su misura per le Donne del Vino

FIRENZE. Nella classifica del World Economic Forum sulla partecipazione femminile alla vita economica, l’Italia è al 104° posto su 146 Paesi del mondo. Le donne molto spesso delegano la gestione del denaro e questo le penalizza in termini personali e professionali, soprattutto quando devono gestire un’impresa; ciò acuisce il gender gap nei livelli di alfabetizzazione finanziaria.
 
La Banca d’Italia da oltre un decennio è impegnata in un vasto programma di educazione finanziaria rivolto inizialmente al mondo della scuola e poi via via esteso ad ampi ed importanti settori della popolazione. Tra i destinatari di programmi nazionali specifici le donne con il programma “Le donne contano” e le piccole imprese con il programma “Piccole imprese grandi idee”.
 
Su richiesta delle Donne del vino della Toscana, la Sede di Firenze della Banca d’Italia ha organizzato un seminario di educazione finanziaria che si terrà il 30 gennaio 2025 dedicato alle imprenditrici del settore vitivinicolo della Toscana. “Il corso – afferma Donatella Cinelli Colombini – Delegata dell’Associazione Donne del Vino della Toscana – è stato progettato pensando alle loro esigenze e tratterà tre tematiche: Il controllo di gestione: bilancio e indici”, “La relazione banca cliente, l’istruttoria di credito e il monitoraggio della relazione creditizia”, infine “La Centrale dei rischi. Il seminario vuole quindi rappresentare un momento di confronto e di approfondimento, rivolto alle donne del mondo agricolo toscano. Le Donne del Vino sono professioniste con ruoli dirigenti soprattutto nelle cantine ma anche in enoteche, ristoranti o in altre imprese connesse al vino quali l’architettura o la compravendita di aziende”.
 
LE DONNE E L’ALFABETIZZAZIONE FINANZIARIA IN ITALIA E IL TOSCANA
 
Secondo le informazioni in possesso delle “Donne del vino”, la Toscana è un’isola felice riguardo all’educazione finanziaria perché la preparazione dei suoi cittadini è mediamente fra le migliori in Italia, anche se in nessuna regione del nostro Paese, si raggiunge la sufficienza.
 
Tutte le indagini sull’alfabetizzazione finanziaria (Indagine 2023 di Ispsos per Unicredit, Edufin Index 2024 dell’Osservatorio di Alleanza Assicurazioni e Fondazione Mario Gasbarri con la collaborazione scientifica di SDA Bocconi, School of Management) confermano un “gender gap” piuttosto forte con un indice di 54 per le donne e 59 per gli uomini rispetto a una sufficienza di 60 punti.
 
La Banca d’Italia conduce dal 2017, con cadenza triennale, un’indagine campionaria sull’alfabetizzazione finanziaria e le competenze finanziarie in Italia (IACOFI)[1]. L’alfabetizzazione finanziaria è misurata da un indicatore complessivo che aggrega tre dimensioni: conoscenze, comportamenti e atteggiamenti. Il livello di alfabetizzazione finanziaria varia a seconda di alcune caratteristiche delle persone; aumenta al crescere del titolo di studio, il punteggio è minore tra i giovani tra 18 e 34 anni, e nella popolazione con oltre 64 anni. Vi è un divario di genere che penalizza le donne il cui punteggio risulta inferiore rispetto a quello degli uomini.
 
CHI SONO LE DONNE DEL VINO DELLA TOSCANA
 
Le Donne del Vino toscane sono 120 cioè il 10% dell’intera associazione nazionale e si distinguono per il loro eccezionale attivismo. Nel primo trimestre 2025 sono previsti il corso di educazione finanziaria, due degustazioni in collaborazione con i Sommelier AIS, la prima sui vini ottenuti da vitigni autoctoni di Toscana e Lazio e l’altra in occasione dell’8 marzo con tutte le DOCG regionali, infine la visita alla Collezione Casamonti in Palazzo Salimbeni con l’Associazione AIGI.
Fra le socie della delegazione toscana delle Donne del Vino compaiono molte nuove professioniste del vino come la grafica che disegna etichette e packaging, l’immobiliarista specializzata nella compravendita di cantine con vigneto, l’avvocatessa esperta in diritto vitivinicolo, chi si occupa di comunicazione digitale o di wine hospitality Accanto a loro produttrici, sommelier, ristoratrici, enotecarie, enologhe, esperte, giornaliste e addette ai settori commerciale e marketing del vino.






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