Apple Accademy di San Giovanni a Teduccio, il risveglio di Napoli Est: dove fioriscono le idee

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Un tempo era simbolo della periferia dimenticata, ma già da parecchi anni si è trasformato in uno dei poli più dinamici per la ricerca, la formazione e l’innovazione tecnologica in Italia. È San Giovanni a Teduccio, quartiere orientale di Napoli, che grazie a una sinergia tra Università, istituzioni e imprese, sta vivendo un autentico rinascimento, diventando laboratorio di sviluppo ed esempio per il futuro del Mezzogiorno.

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Il fulcro di questa trasformazione è il Campus di San Giovanni a Teduccio, un polo tecnologico avanzato dell’Università degli Studi di Napoli Federico II. Qui sono nate le Academy, percorsi di alta formazione in collaborazione con colossi internazionali come Apple, Cisco, Accenture, Deloitte, Tim e Nokia, offrono agli studenti competenze avanzate in settori come l’intelligenza artificiale, il 5G e la cybersecurity. La Apple Developer Academy, in particolare, inaugurata nel 2016, ha attirato studenti da tutto il mondo, offrendo una formazione d’eccellenza nello sviluppo di applicazioni digitali e nell’ecosistema tecnologico più vivace a livello globale. Poi però, è iniziata la rinascita del territorio, che dal Campus, dove sono nati spazi di co-working, startup e spinoff, si è allargata a macchia d’olio fino a creare un ecosistema ricco e fertile di aziende private. San Giovanni a Teduccio, insomma, è il cuore pulsante dell’innovazione ed è qui che nascono le idee per il futuro del Paese.

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La rinascita di San Giovanni a Teduccio va oltre il tessuto economico e tecnologico, e passa anche attraverso una radicale riqualificazione urbana. Da territorio segnato dall’abbandono e dal degrado, il quartiere si è trasformato in un laboratorio di rigenerazione, dove l’architettura e le infrastrutture sono state ripensate per rispondere alle esigenze di una comunità in evoluzione, con progetti di riconversione degli spazi industriali in hub culturali e tecnologici. Il waterfront, con i suoi progetti di bonifica e riconversione, sta già restituendo ai cittadini uno spazio prezioso, valorizzando al contempo le potenzialità turistiche della zona pensate dall’amministrazione comunale per il prossimo futuro, che pensa di connetterlo al comune di Portici. Il sindaco Gaetano Manfredi, infatti, ha più volte sottolineato come questa trasformazione non si limiti agli aspetti estetici, ma punti a creare un equilibrio tra sostenibilità ambientale, inclusione sociale e sviluppo economico: «San Giovanni non è più una periferia, ma un punto di riferimento per tutta la città e oltre», ha dichiarato recentemente. Il rilancio di San Giovanni passa anche nell’investimento in trasporti, come la futura estensione della metropolitana, e in infrastrutture verdi come i bus ecologici, sottolineano l’importanza di un approccio integrato alla rigenerazione urbana.

L’ecosistema

Qui, troviamo i corsi della Scuola Politecnica e delle Scienze di Base che formano i futuri ingegneri e informatici, ma soprattutto ci sono le Academy, strutture di alta formazione realizzate in collaborazione tra l’Università e aziende di rilievo internazionale, che offrono opportunità per laureati, laureandi e in alcuni casi perfino per neo diplomati, per specializzarsi in alcuni settori particolarmente richiesti dal mondo del lavoro. Un ventaglio di proposte che hanno favorito la trasformazione di Napoli Est in una piccola Silicon Valley, con l’insediamento di aziende che operano nell’hi-tech e migliaia di start-up. Attualmente, la Federico II ne ha 13, di cui 11 a San Giovanni: oltre alla primogenita Apple Academy, troviamo Cisco Academy, Cybersecurity Hackademy insieme ad Accenture, Digita con Deloitte, SIC Academy con Tecne del Gruppo Autostrade per l’Italia, MakeXP, CoreAcademy, 5G Academy con Nokia e TIM, Quantum Computing Academy, Agritech Academy, AWE (Academy for Women Entrepreneurs), nato dalla collaborazione con il Dipartimento di Stato Americano (Bureau of Educational and Cultural Affairs) per supportare le donne.

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Startup e consorzi

Questo però non è solo un centro di formazione, ma anche un terreno fertile per spinoff, startup e consorzi, punto di raccordo tra il mondo accademico e quello imprenditoriale. Un esempio emblematico è Kineton, nata come piccola impresa e oggi realtà consolidata con oltre 500 dipendenti e 30 milioni annui di fatturato, che sviluppa software avanzati per l’industria 4.0. La visione di imprenditori coraggiosi e innovativi come Giovanni Fiengo ha dimostrato che Napoli può competere su scala globale. C’è poi la Fabbrica Italiana dell’Innovazione, l’incubatore internazionale specializzato in Green Economy, Blue Growth, Industrie Culturali e Creative, creato da 12 imprese dell’innovazione digitale, della creazione d’impresa, della formazione avanzata, della finanza: Spici, Agilae, European Brokers Assicurazioni, Formare – Polo Nazionale Formazione per lo Shipping e MareLab, Iniziativa Cube, MediTech, Competence Center, Monticelli Consulting, Tecno, Olidata, CNS Tech, BCC Napoli e Smart Malico. San Giovanni a Teduccio è la dimostrazione concreta di come un territorio possa rinascere grazie alla forza della conoscenza, della tecnologia e delle persone che credono in un futuro diverso. Da periferia dimenticata a cuore pulsante dell’innovazione, questa area rappresenta oggi una scommessa vinta, un esempio per altre realtà del Mezzogiorno e una fonte di orgoglio per tutta Napoli.





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