Ceolini (Confindustria Moda): “Interventi urgenti per sostenere il settore e le PMI”

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(Teleborsa) – “Ringraziamo il Ministro per l’invito a questo Tavolo e siamo felici di poter ascoltare il piano di incentivi varato dal Governo per il settore, indispensabile per le aziende che rappresentiamo. Tuttavia, sottolineiamo l’urgenza di interventi strutturali a lungo termine per sostenere il comparto moda, fondamentale per l’economia del nostro Paese e a rischio di perdere competenze, qualità e numerosi posti di lavoro”. Lo dichiara Giovanna Ceolini, Presidente di Confindustria Accessori Moda, in una nota diffuso al termine del sesto incontro del “Tavolo Nazionale sul Settore Moda” svolto alla presenza del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso.

“Come sappiamo – prosegue – molti distretti produttivi sono fermi e, sebbene grazie al DL n. 160/2024 sia stato introdotto, per una frazione di periodo dell’anno 2024 e per il mese di gennaio 2025, un intervento di integrazione salariale da parte dell’INPS per le aziende con meno di 15 dipendenti, tra cui i settori tessile, abbigliamento, calzaturiero, conciario e pelletteria, per offrire un sostegno al reddito e affrontare la crisi, rimane il problema per le aziende piu’ grandi, che rappresentano la maggior parte del settore. Per questo, speriamo in un’ulteriore misura per il 2025, come l’azzeramento dei contatori o un modello di cassa integrazione speciale simile a quello pandemico, per sostenere anche le PMI in difficoltà”.

I dati elaborati dal Centro Studi, sottolinea Confindustria Accessori Moda, confermano le preoccupazioni della Federazione, segnalando nei primi 9 mesi 2024 un aumento delle richieste di CIG del +139,4% per la filiera della pelle rispetto allo stesso periodo del 2023. Tali livelli – inferiori negli ultimi 15 anni solo alle autorizzazioni record dei primi 9 mesi del 2020 e del 2021 in piena pandemia – risultano quattro volte e mezzo superiori a quelli di gennaio-settembre 2019 (+357,4%) e del +12,8% rispetto a quelli dei primi 9 mesi del 2010, durante la crisi economica mondiale. Aumenti rilevanti si registrano in tutti i principali distretti; alcuni dettagli: Lombardia +60%, Veneto +59%, Toscana +218%, Marche +178%, Campania +175%.

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“Apprezziamo gli sforzi del Governo nel rimodulare i prestiti bancari e nel promuovere iniziative come la circolare ABI e il lavoro con Simest, ma dobbiamo evidenziare la mancanza di una moratoria automatica sui finanziamenti per tutte le imprese, indipendentemente dal loro stato di difficoltà. La ricalendarizzazione dei prestiti garantiti da Sace, Simest e Mediocredito e’, ad oggi, lasciata alla discrezionalità delle banche, creando squilibri tra le aziende.

Le imprese necessitano almeno del rinvio delle rate dei finanziamenti a breve e medio/lungo termine, oltre a risposte sulle richieste di sospensione dei versamenti contributivi ed erariali e sull’estensione della disciplina del Fondo di garanzia PMI, già prorogata al 2025 dalla legge di Bilancio. Inoltre, l’accesso al credito e’ fondamentale per permettere alle imprese di investire, anche in progetti legati alla sostenibilità, un obiettivo essenziale per il futuro del settore e dell’economia” aggiunge.

“Sappiamo di continuare a ripeterci, ma la questione del credito d’imposta rimane ancora aperta e blocca le aziende, che la ritengono ingiusta e, temendo di dover ritornare le somme ricevute nel 215/19 in maniera legittima, si trovano in difficoltà nel varare programmi di innovazione e di transizione ecologica e digitale che gli stessi incentivi propongono per mancanza di liquidità necessaria per sostenerli. Il saldo e stralcio al 50% piu’ volte annunciato per le aziende coinvolte, non e’ stato attuato. La procedura di riversamento spontaneo del credito, scaduta il 31 ottobre 2024, ci risulta non aver avuto successo, sia per l’ingiustizia percepita dalle aziende che per la mancanza di fondi”.

“Per questa ragione chiediamo aggiornamenti in merito alla Legge di Bilancio 2025 che, come e’ stato annunciato, prevede un contributo in conto capitale per chi ha aderito al riversamento, e misure urgenti per le aziende, come l’interruzione dei controlli dell’Agenzia delle Entrate e l’adozione di una norma per un ‘saldo e stralcio’ per tutte le imprese, per evitare crisi finanziarie e contenziosi lunghi. Ringraziamo, infine, il Governo su iniziativa del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso per aver adottato un disegno di legge annuale sulle Piccole e Medie Imprese che reca misure finanziarie per l’aggregazione e il sostegno al settore della moda. Ci attiveremo con le nostre imprese per sensibilizzarle in progetti di crescita sostenibile, attendendo la trasmissione alle Camere per l’avvio dell’iter parlamentare” conclude Ceolini.

(Teleborsa) 24-01-2025 17:07



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