Crollo degli investimenti in AgriFoodTech: nel 2024 -52% – Economia e politica

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 


Il report 2024 dell’Osservatorio Investimenti Foodtech di TheFoodCons presenta un panorama piuttosto grigio. Nel 2024 gli investitori hanno mobilitato 114 milioni di euro, con un calo del 52% rispetto all’anno precedente (ben 238 milioni). Insomma, gli investimenti si sono dimezzati, anche se guardando al 2022, quando di milioni ne erano stati investiti 156, la situazione sembra meno cupa.

 

Va considerata poi una cosa. Il 2023 è stato un anno di forti investimenti a debito, soprattutto sul fronte delle vertical farm. Se infatti scorporiamo il debito e guardiamo sostanzialmente all’equity, risulta che il 2024 ha totalizzato 113 milioni, il 2023 143 milioni e il 2022 ben 156 milioni.

Microcredito

per le aziende

 

Leggi anche Italia in controtendenza: su gli investimenti nel vertical farming

“Anche per quest’anno l’AgriTech si conferma la forza trainante dell’ecosistema AgriFoodTech italiano, con quasi un quarto delle operazioni, ben quindici, e praticamente la metà degli importi investiti, trascinato da un xFarm sempre più protagonista sulla scena globale”, ci racconta Antonio Iannone, consulente e fondatore di TheFoodCons.

 

“Da non sottovalutare anche l’allevamento degli insetti, che candida l’Italia ad essere protagonista assoluta del settore. Come ampiamente spiegato nel report, il crollo degli investimenti non deve preoccupare, l’ecosistema sta attraversando un periodo di transizione con un futuro florido dinanzi a sé”.

 

Investimenti nell’Agrifood-Tech in Italia

(Fonte foto: Osservatorio Investimenti Foodtech – report 2024)

Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione

 

 

Come spiegato nel report, scaricabile a questo link, il settore sta attraversando una fase di transizione, con l’emergere di nuove startup e un ripensamento strategico da parte dei grandi player. Inoltre, il 2023 aveva beneficiato di un picco legato a investimenti nel vertical farming, una “bolla” che ora si sta ridimensionando. Oltre a questo, fondi internazionali continuano a puntare sull’Italia, un indicatore di fiducia che premia un ecosistema sempre più tecnologico e attrattivo per investitori stranieri.

 

Dinamiche di investimento: chi sale e chi scende

Un’analisi dei round di finanziamento rivela una tendenza interessante. I Series C, grazie al traino della startup xFarm, hanno registrato una crescita del 34%. Al contrario, i Series B e A hanno subìto cali significativi, rispettivamente del 79% e del 56%. I finanziamenti seed e pre-seed, invece, sono aumentati rispettivamente del 39% e del 60%, confermando un forte interesse verso le startup emergenti.

 

Il comparto Agritech si è rivelato il vero motore del Foodtech italiano nel 2024, con un aumento record del 282% degli investimenti, raggiungendo i 51,27 milioni di euro e rappresentando il 42,6% del totale. Anche il settore dei cibi innovativi ha visto una crescita significativa (+26%), così come il digital food (+155%), nonostante sia lontano dai livelli pre pandemia.

 

Conto e carta

difficile da pignorare

 

Analisi del report di TheFoodCons

Analisi del report di TheFoodCons

(Fonte foto: Osservatorio Investimenti Foodtech – report 2024)

 

In calo drastico il restaurant-tech (-78%), mentre le tecnologie antispreco e l’economia circolare si sono mantenute stabili. Il pet-foodtech, un nuovo segmento analizzato, ha registrato investimenti per 1,28 milioni di euro.

 

Microcredito

per le aziende

 

Disparità territoriali e di genere

Dal punto di vista geografico, la Lombardia si conferma leader indiscussa, attirando il 69% degli investimenti, seguita da Piemonte, Emilia Romagna e Puglia. Tuttavia, il 94,1% dei fondi è stato concentrato nel Nord, evidenziando un forte divario territoriale.

 

Per quanto riguarda la parità di genere, le startup con almeno una fondatrice donna rappresentano un quarto dei deal totali, ma ricevono solo il 13% degli investimenti, un dato che suggerisce margini di miglioramento.

 

Uno sguardo al futuro

Come sottolineato da Iannone, nonostante il calo del 52% il settore sta maturando. “L’emergere di progetti tecnologicamente avanzati e il sostegno istituzionale offrono basi solide per una crescita futura. Con una strategia mirata, l’Italia potrebbe competere con Paesi leader come Spagna e Francia nei prossimi cinque anni”.

 

L’ecosistema Foodtech italiano si trova quindi ad un bivio: il consolidamento delle realtà emergenti e il superamento delle sfide strutturali saranno determinanti per il suo successo.

Conto e carta

difficile da pignorare

 



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link