DA CONFINDUSTRIA TOSCANA NORD Pitti Filati, al via la 96a edizione: numerosi gli espositori pratesi

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Conto e carta

difficile da pignorare

 


(AGENPARL) – Roma, 24 Gennaio 2025

(AGENPARL) – ven 24 gennaio 2025 *COMUNICATO STAMPA DEL 24 GENNAIO 2025*
*Pitti Filati, al via la 96a edizione: numerosi gli espositori pratesi*
La 96a edizione di Pitti Filati, dedicata alla primavera-estate 2026, è
prossima al via: l’appuntamento fieristico più atteso per i filati da
maglieria si svolgerà a Firenze alla Fortezza da Basso dal 28 al 30 gennaio.
Il numero delle aziende pratesi è in lieve aumento rispetto alla
corrispondente edizione dell’anno scorso: 29 filature (cui si aggiungono
altre imprese di settori collaterali e di servizio) contro le 28 di gennaio
2024. In aumento la proporzione degli espositori pratesi sul totale delle
imprese presenti in fiera, a testimonianza della forte attenzione delle
filature del distretto per la promozione in generale e per Pitti Filati in
particolare.
“Esporre a Pitti Filati significa essere invitati a far parte di una
comunità d’eccellenza, riconosciuta come tale da tutti nel mondo della moda
– commenta *Stefano Borsini*, imprenditore del settore, espositore e
componente il Comitato tecnico di Pitti Immagine -. E’ l’alto livello dei
prodotti il tratto che accomuna gli espositori, per il resto talvolta anche
profondamente diversi fra loro per caratteristiche tecniche e stilistiche.
Ma Pitti Filati è una fiera di grande prestigio anche perché costituisce,
con la sua importante e qualificata area tendenze, una finestra sulla moda
che i consumatori si vedranno proporre fra ben tre stagioni: un vero e
proprio battistrada per l’intero settore. L’organizzazione di Pitti
Immagine è stata anche quest’anno attivamente impegnata ad animare la
manifestazione promuovendo, con il supporto di ICE, gli incoming di nuovi
clienti internazionali, soprattutto extraeuropei, interessanti già oggi o
potenzialmente tali: un modo per costruire e coltivare relazioni importanti
anche in prospettiva futura. Nonostante il momento non brillante, le
aspettative sono buone: il successo di Pitti Uomo, pur con le sue
collezioni invernali non pienamente indicative per i filati per maglieria
che si proiettano nella stagione successiva, fa pensare a un risveglio di
interesse per prodotti moda di livello elevato.”
Il contesto in cui si muovono le filature pratesi e l’intero comparto è
quello complesso che sta vivendo in generale il settore moda. Il Centro
studi di Confindustria Toscana Nord – anticipando parte dei dati della
rilevazione congiunturale sul 4° trimestre 2024 che viene effettuata su
tutti i settori del territorio e che sarà resa pubblica nei prossimi giorni
– evidenzia tuttavia per i mesi scorsi un andamento positivo dei volumi di
filati prodotti nel distretto pratese.
“Il 4° trimestre 2024 registra nel distretto tessile pratese un volume di
produzione di filati a quota *+4,5%* rispetto allo stesso trimestre del
2023. Un risultato però distorto almeno in parte dal fatto che in
quest’ultimo periodo si verificò la rovinosa alluvione che colpì anche
molte aziende del nostro comparto: il termine di confronto è quindi poco
significativo – chiarisce *Gabriele Innocenti*, coordinatore del gruppo
Produttori di filati della sezione Sistema moda di Confindustria Toscana
Nord -. Il segno positivo sul 4° trimestre fa sì che la contrazione
complessiva nella produzione dell’anno scorso risulti abbastanza contenuta:
*-4,5%* rispetto a un 2023 che a sua volta segnò un arretramento rispetto
all’ottimo 2022. Per quanto riguarda l’export, i dati Istat dell’ultimo
trimestre 2024 non sono ancora disponibili: limitandoci quindi al periodo
gennaio-settembre 2024, si registra una significativa contrazione, pari a
*-14%*. E’ possibile comunque che il dato risulti meno negativo una volta
acquisiti i risultati del 4° trimestre, per il quale, peraltro, la
rilevazione del nostro Centro studi evidenzia per il portafoglio ordini
estero dei segnali positivi.
E’ evidente che anche il nostro comparto non sfugge alla stasi che
caratterizza l’intero mondo della moda italiano, e non solo questo. Il 2024
ha risentito degli effetti dello smaltimento dell’overstocking dei grandi
marchi della moda, ma non dobbiamo nasconderci che alcuni cambiamenti
potrebbero essere strutturali o comunque di lunga durata, dovuti a
riposizionamenti delle catene globali del valore. Preoccupano molto alcuni
fenomeni che potrebbero minare profondamente la competitività dei nostri
prodotti, a cominciare dai costi energetici che si sono abbattuti sulle
nostre aziende e sulle lavorazioni della filiera: un’emergenza assoluta per
la quale si auspicano interventi rapidi ed efficaci. Cruciali anche i temi
europei, dall’EPR all’End of waste ad altri che investono, non sempre con
impostazioni appropriate, l’ambito della sostenibilità. Seguire questi
dossier, che implicano conoscenze forti e sempre aggiornate, rapporti da

Cessione crediti fiscali

procedure celeri

 



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link