Detenuto impiccato in cella, assoluzione bis per l’ex direttore del carcere D’Andria

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

 


Morte di Andrea Di Nino – Corte d’appello – Slitta il processo agli altri 3 imputati – Tutti accusati di concorso in omicidio colposo – L’amarezza dei familiari del detenuto romano

di Silvana Cortignani

Viterbo – Morte di Andrea Di Nino, martedì la corte d’appello di Roma ha confermato l’assoluzione dall’accusa di concorso in omicidio colposo dell’ex direttore del carcere di Mammagialla Pierpaolo D’Andria giudicato davanti al gup in abbreviato, mentre ieri è saltata l’udienza di ammissione delle prove del processo col rito ordinario in cui sono imputati di concorso in omicidio colposo due sanitari e un agente penitenziario.

Da una parte l’amarezza dei familiari, tredici dei quali parte civile tra cui i cinque figli del detenuto romano trovato impiccato in cella. Dall’altra la soddisfazione amara di Pierpaolo D’Andria. 

Carta di credito con fido

Procedura celere

 


Il carcere di Viterbo – Nel riquadro Andrea Di Nino


Due giorni consecutivi difficili per i familiari del detenuto 36enne romano trovato impiccato in cella a Viterbo il 21 maggio 2018.

Martedì la corte d’appello di Roma ha confermato l’assoluzione in primo grado del 6 ottobre 2022 dall’accusa di concorso in omicidio colposo dell’ex direttore del carcere di Mammagialla, Pierpaolo D’Andria, difeso dall’avvocato Marco Russo. Ieri è invece saltata l’udienza di ammissione delle prove del processo in cui sono imputati di concorso in omicidio colposo due sanitari e un agente penitenziario. 

Parti civili in entrambi i procedimenti i cinque figli e gli otto fratelli della vittima, tra cui il fratello Tonino Lazzarini, che ieri mattina ha espresso assieme a due congiunte che erano con lui la propria amarezza all’uscita dall’udienza “saltata” davanti al giudice Jacopo Rocchi.

“Uno degli imputati non è potuto intervenire per motivi di salute  – ha spiegato l’avvocato di parte civile Nicola Trisciuoglio – per cui il giudice ha rinviato a maggio, disponendo accertamenti sulle sue condizioni di salute e sospendendo la prescrizione. Ci è sembrato molto attento, speriamo che il dibattimento possa entrare presto nel vivo, visto che il 21 maggio saranno già passati sette anni dalla morte di Andrea”. 


Estratto dichiarazioni supertestimone su morte di Andrea Di Nino (nella foto) - A destra l'ingresso del carcere di Viterbo

Estratto dichiarazioni supertestimone su morte di Andrea Di Nino (nella foto) – A destra l’ingresso del carcere di Viterbo

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 


Convinti che Di Nino sia stato “ucciso dalla squadra della morte” composta da “penitenziari picchiatori”, corroborati da un supertestimone uscito fuori solo la scorsa estate, Tonino Lazzarini  e i fratelli lo scorso 22 ottobre hanno depositato tramite il proprio difensore gli atti relativi presso il tribunale e la procura della repubblica di Viterbo, trovando il sostegno di Rita Bernardini, presidente dell’associazione Nessuno tocchi Caino.

Fino all’ultimo hanno sperato in una riforma della sentenza di assoluzione dell’ex direttore. “Anche se la stessa procura generale lo scorso 30 settembre aveva chiesto, con nostra grande sorpresa visto che a presentare ricorso era stato il pm, la conferma della sentenza di primo grado del gip del tribunale di Viterbo. Ci aspettavamo una conclusione diversa”.


Viterbo - L'ex direttore di Mammagialla Pierpaolo D'Andria

Viterbo – L’ex direttore di Mammagialla Pierpaolo D’Andria, assolto in primo e secondo grado


Si dice invece pienamente soddisfatto l’avvocato Marco Russo. “Al di là della indubbia soddisfazione professionale per il risultato conseguito, il mio primo pensiero non può che andare al mio assistito, Pierpaolo D’Andria”, dice il difensore dell’ex direttore.

“Solo chi ha vissuto il patimento e la sofferenza di essere sottoposti ad un procedimento penale – prosegue Russo – può comprendere come – anche dopo un esito favorevole che spesso interviene a distanza di anni – non si è più gli stessi e che la propria vita, stravolta da accuse di tale entità e foriera di intuibili conseguenze per sè e la propria famiglia, è destinata a cambiare per sempre. Il tutto nella consapevolezza, che non ha mai vacillato, di avere sempre improntato il proprio comportamento al rigoroso rispetto delle regole che si impone quando si ricopre un delicato ruolo apicale quale quello rivestito all’epoca dei fatti da Pierpaolo D’Andria”.

“Siamo sempre stati fiduciosi che l’esito non potesse essere che questo – sottolinea – la consapevolezza ci derivava dal conforto della lettura di una sentenza che in primo grado aveva affrontato e risolto con una motivazione particolarmente ampia ed articolata, ogni aspetto della delicata vicenda che aveva portato al decesso dello sventurato Andrea Di Nino. Comprendiamo al contempo che l’impugnazione proposta dal pubblico ministero che ha certamente protratto il senso di frustrazione del mio assistito per l’impossibilità di definire in tempi rapidi il procedimento a suo carico, è stata una conseguenza della delicatezza della vicenda umana in un tema di particolare attualità quale quello dei suicidi in carcere”.

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 

Silvana Cortignani


Presunzione di innocenza

Nel sistema penale italiano vige la presunzione di innocenza fino alla sentenza definitiva. Presunzione di innocenza che si basa sull’articolo 27 della costituzione italiana secondo il quale una persona “non è considerata colpevole sino alla condanna definitiva”.

23 gennaio, 2025

Suicidio in cella Andrea Di Nino … Gli articoli

  1. Rita Bernardini sul suicidio di Andrea Di Nino: “I familiari non ci hanno mai creduto”
  2. “Nomi, cognomi e soprannomi della squadra della morte che ha ucciso Andrea Di Nino”
  3. Morte di Andrea Di Nino, spunta un supertestimone: “Non fu suicidio, è stato ucciso”
  4. Detenuto impiccato in cella, processo bis all’ex direttore assolto da omicidio colposo
  5. Impiccato in cella a 36 anni, Andrea Di Nino scriveva a compagna e cinque figli: “Vorrei stare con voi a tempo pieno”
  6. “Il giorno che si è impiccato in cella, Andrea aveva chiamato mamma per un cambio di vestiti…”
  7. Detenuto impiccato, 13 familiari parti civili contro due sanitari e un agente del carcere
  8. Detenuto suicida in cella, rinviato il processo per omicidio colposo a un penitenziario e due sanitari
  9. Detenuto suicida in carcere: assolto il direttore, a processo due sanitari e un penitenziario
  10. Detenuto impiccato in cella, tre ore di arringa per l’ex direttore
  11. Morte di Andrea Di Nino, parola ai cinque figli e agli otto fratelli della vittima
  12. Detenuto impiccato in cella, chiesti una condanna e tre rinvii a giudizio
  13. Detenuto trovato impiccato in cella, al via il processo al dirigente
  14. Detenuto si impicca in cella, uno dei quattro indagati per omicidio colposo sceglie l’abbreviato
  15. Detenuto si impicca in cella, davanti al gup i vertici del carcere di Mammagialla
  16. Gridano: “Meglio carcerati che secondini bastardi”, condannati a sei mesi due detenuti
  17. Detenuto s’impicca in cella d’isolamento
  18. “Presidio davanti al carcere Mammagialla in seguito ai gravissimi fatti all’interno della struttura”
  19. Mammagialla, 49 detenuti al 41 bis
  20. “Le guardie mi hanno picchiato così forte da farmi perdere un occhio”
  21. Violenze e suicidi al carcere di Mammagialla, quattro inchieste della procura
  22. Detenuto si suicida a Mammagialla





Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Carta di credito con fido

Procedura celere

 

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link