Con un approccio più selettivo e consapevole, i giovani stanno invertendo le dinamiche tradizionali, secondo uno studio di Ipe Business School. Sempre più spesso sono loro a prendersi il tempo necessario per valutare le opportunità, rispondendo ai datori di lavoro con un chiaro “Ti farò sapere”
Secondo la ricerca della Fondazione Ipe Business School, su dieci mila studenti in un anno e mezzo emergono dati occupazionali molto in controtendenza: le Generazioni Z sono più attente nel conciliare vita e lavoro e chiedono più vita privata a discapito dei guadagni. La ricerca ridefinisce il rapporto tra i giovani italiani e il mondo del lavoro. La “nuova” generazione, cresciuta tra crisi economiche, pandemie e accelerazioni digitali, sta riscrivendo le regole: l’86% dei giovani non teme di rifiutare offerte professionali che non rispettino il proprio equilibrio e i propri valori personali. Sempre dallo studio emerge anche l’importanza della formazione dopo l’università.
“Ti farò sapere” è la nuova risposta alle offerte di lavoro
Con un approccio più selettivo e consapevole, i giovani della Generazione Z stanno invertendo le dinamiche tradizionali. Sempre più spesso, sono loro a prendersi il tempo necessario per valutare le opportunità, rispondendo ai datori di lavoro con un chiaro “Ti farò sapere”. “Stanno imponendo un cambio di prospettiva epocale. Per loro, il lavoro è uno strumento per vivere meglio, non il centro della vita” afferma Ipe “Le aziende che non si adatteranno rischiano di perdere i talenti più brillanti”. La ricerca, infatti, invita le imprese a ripensare le loro strategie per attrarre giovani talenti, mettendo al centro flessibilità, valori e benessere personale.
Aspirazioni e valori
La formazione post-laurea si conferma una scelta vincente. I giovani che scelgono percorsi di specializzazione guadagnano in media 300 euro in più al mese rispetto ai colleghi che entrano nel mondo del lavoro senza ulteriori qualifiche. “Questi dati indicano una Generazione Z più consapevole e determinata a costruire una vita che rifletta le proprie aspirazioni e valori” afferma Ipe. “Le aziende devono riconoscere e adattarsi a queste nuove priorità se desiderano attrarre e mantenere i talenti emergenti.”
Approfondimento
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Nuovi trend lavorativi per il 2025
Oltre alle dinamiche legate alla Generazione Z, emergono tendenze che stanno plasmando il mercato del lavoro nel 2025, come la settimana lavorativa di quattro giorni. Sempre più aziende stanno adottando, infatti, settimane lavorative più brevi per migliorare il benessere dei dipendenti e aumentare la produttività. Le aziende stanno integrando anche politiche DEI, riconoscendo l’importanza di ambienti di lavoro inclusivi per il successo aziendale. Inoltre, il lavoro ibrido continua a essere preferito, con un equilibrio tra lavoro in presenza e remoto che soddisfa le esigenze sia dei dipendenti che delle aziende.
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