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Il nuovo cuneo fiscale, presentato come rivoluzionario dallโEsecutivo Meloni, solleva critiche e dubbi. La misura, destinata ai redditi medio-bassi, esclude i pensionati e penalizza molti lavoratori.
Sostegno ai redditi medio-bassi? No, il nuovo cuneo fiscale coincide con ulteriori tagli alle busteย paga
โ Stefano Macera e Federico Giusti^
ร tempo di occuparsi del nuovo cuneo fiscale. Del resto, lโEsecutivo Meloni ha da subito rivendicato tale misura come cardine della Legge di Bilancio 2025. Tale da confermare lโintroduzione, nello strumento normativo in oggetto, dโuna filosofia nuova, finalmente volta al pieno sostegno dei redditi medio-bassi.
Allโinizio di novembre, in unโaudizione davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato, il Ministro Giorgetti sโรจ infatti espresso in questi termini: โSorprende cheโ la Legge di Bilancio โvenga contestata proprio dai sindacati. Abbiamo messo leย risorse sui lavoratori dipendenti (โฆ)ย con lo scopo di rilanciare la crescita e i consumiโ[1].
Insomma, egli sโรจ spinto ad addebitare alle organizzazioni dei lavoratori il peccato dellโingratitudine. Il che potrebbe sorprendere, visto che il riferimento รจ a realtร come Cgil e Uil, storicamente specializzate nel valorizzare le piรน blande concessioni provenienti dalla controparte. Ma cโรจ qualcosa di vero nelle parole del titolare del dicastero dellโeconomia?
Per capirlo, รจ necessario entrare nel merito della giร accennata misura chiave: il nuovo cuneo fiscale. Che esclude i pensionati e si concentra sui lavoratori dipendenti con redditi medio-bassi, estendendosi perรฒ anche a quelli che dichiarano un reddito complessivo annuo (dunque, comprensivo di altre voci oltre allo stipendio) pari a 40 mila euro.
Per essere piรน specifici, con la Legge di Bilancio 2025 โil taglio del cuneo resta contributivo per i redditi fino a 20.000 euro mentre per i redditi tra 20.000 e 40.000 euro il taglio diventa fiscaleโ[2].
Va subito specificato che, se si รจ proprietari di unโabitazione o di terreni, pur percependo un salario medio-basso, ci si potrebbe trovare esclusi daiย beneficiย del cuneo.
Ora, unโanalisi puntuale e diversificata del nuovo cuneo fiscale porta a conclusioni diverse da quelle di Giorgetti: molte delle persone cui si rivolge la misura saranno penalizzate, perdendo di fatto diverse decine di euro.
Certo, le cose andranno un poโ meglio per i lavoratori della fascia piรน svantaggiata, quella che tende decisamente verso il basso.
A loro, che dispongono dโun reddito complessivo annuo fino a 20mila euro, il nuovo cuneo applica tre aliquote:
- 7,1%ย quandoย il reddito da lavoro dipendente non supera gli 8.500 euro;
- 5,3%ย se il reddito da lavoro dipendente supera gli 8.500 euro ma non i 15mila;
- 4,8%ย se il reddito da lavoro dipendente oltrepassa i 15.000 ma non i 20mila euro.
Stando a un articolo pubblicato di recente da Italia Oggi si verificherebbe un โeffetto migliorativo del nuovo cuneoย (dal punto di vista del lavoratore) rispetto al precedente cuneo contributivo. Infatti, lโeffetto complessivo del vecchio cuneo (nella specie diย decontribuzione) dipendeva dalla somma di due effetti distinti: il primo diretto e positivo per il lavoratore, corrispondente allaย riduzione di contributiย che il lavoratore doveva pagare; il secondo, indiretto e negativo, dovuto allโaumento dellโimponibile fiscale (conseguente alla riduzione dei contributi da versare) che aveva come conseguenza un prelievo di tasse (Irpef), il che riduceva il beneficio finale in busta pagaโ[3].
Ovviamente, anche in questi casi il trionfalismo governativo va ridimensionato. Un autentico sostegno ai redditi piรน bassi dovrebbe includere, oltre alla misura in oggetto, anche quei provvedimenti volti a contenere il carovita che, finora, non sono stati affrontati neppure in sedeย teorica.
Ma passiamo a coloro che, percependo un reddito compreso tra i 20 e i 40 mila euro, vivono una condizione diversa ma non possono certo dirsi privilegiati. I costi relativi al soddisfacimento dei principali bisogni materiali sono ormai altissimi ovunque, non solo nei grandi centri.
Anzitutto, va specificato che per i lavoratori di questa fascia i benefici sono subordinati alle assenze dal lavoro, anche se dovute a malattia. In sostanza, piรน saranno i giorni di assenza piรน incideranno le decurtazioni.
E non finisce qui. Una simulazione pubblicata di recente, elaborata dallo studio Timpone e ripresa in un articolo del sito Open, pare sconfessare del tutto la retorica di Giorgetti.ย Precisandoย โche lโeffetto della nuova versione del cuneo fiscale per i lavoratori italiani fra i 15 mila e i 40 mila euro di reddito in caso di concorso di altre entrate (fino ai 50 mila euro) รจ quello di una perdita secca fra gli 82 e i 1.080 euro lordiโ[4].
Alla base dโun esito cosรฌ sorprendente, รจ ilย โnuovo metodo di calcolo del taglio del cuneo fiscale. Per il calcolo adesso si terrร conto del reddito complessivo. E quindi entreranno a concorrere altre entrate. Come, per esempio, locazioni o attivitร similari, prestazioni occasionali, redditi derivanti da opere di ingegno, eventuali trattamenti di parziale anticipo pensionistico o anche assegni di invaliditร parziale. Con il risultato che ci saranno perdite per tutti. Anche per i redditi piรน bassiโ[5].
In particolare, secondo lโanalisi dello studio Timpone, risulteranno penalizzati i redditi compresi tra i 32000 e i 40000 euro. Per i quali,ย โil beneficio promesso si riduce, in realtร , ad appena una manciata di euro e, se si hanno altri redditi, si annulla del tutto. ร vero cheโ,ย includendo questa fasciaย โla platea di potenziali beneficiari si รจ allargata a 1,3 milioni di contribuenti ma a guadagnarci rischiano di essere in pochissimiโ[6].
Insomma, annunciata come rivoluzionaria da un esecutivo che manca di senso del ridicolo, la Legge di Bilancio 2025 non produce nessuno dei benefici promessi. Anzi, per molti di quei redditi medio-bassi che il Governo aveva dichiarato di voler tutelare, si traduce in perdite non indifferenti. A meno che, oltre a percepire un salario da fame o quasi, non si viva la condizione del nullatenente. Allora si beneficerร dโuna non certo risolutiva mancetta.
NOTE
[1]ย Giorgetti: in manovra prioritร ai lavoratori dipendenti per rilancio crescita e consumi, inย https://www.mef.gov.it/inevidenza/Giorgetti-in-manovra-priorita-ai-lavoratori-dipendenti-per-rilancio-crescita-e-consumi/.
[2]ย Ibidem.
[3]ย Daniele Cirioli, Cuneo fiscale, come cambia la busta paga nel 2025,ย https://www.italiaoggi.it/diritto-e-fisco/lavoro-e-previdenza/cuneo-fiscale-come-cambia-la-busta-paga-nel-2025-g3926oyi.
[4]ย Alessando DโAmato, Legge di Bilancio e bonus in busta paga, fino a mille euro in piรน lโanno: ยซMa con detrazioni e nuovo cuneo ci perdono tuttiยป, inย https://www.open.online/2024/10/25/legge-di-bilancio-bonus-busta-paga-cuneo-fiscale-detrazioni/.
[5]ย Ibidem.
[6]ย Ibidem.
* Articolo originale pubblicato su World Politics Blog
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