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Il Comune di Latina reagisce con decisione all’annuncio di una manifestazione questa sera davanti all’edificio di via Bruxelles che ospita il dormitorio invernale per i senzatetto.

L’iniziativa di protesta contro il dormitorio invernale impone una serie di riflessioni  “alle quali né l’amministrazione comunale né la comunità dei cittadini possono sottrarsi”. Così si legge in un comunicato stampa del Comune di Latina.

“È dovere dell’amministrazione comunale farsi carico dei più fragili”

Nel comunicato il Comune di Latina dichiara che “è compito e dovere dell’amministrazione comunale dare risposte al complesso e sempre più rappresentato universo delle fragilità sociali e al prepotente aumento e diffusione della povertà.”

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Ed è suo compito farlo “provvedendo a fornire assistenza socio-sanitaria a chi non può permettersi neppure di pagare il ticket per una visita o una prestazione medica; fornire pasti a chi non ha di che sfamarsi; garantire un tetto a quanti dormono su una panchina, nell’androne di palazzi privati e pubblici, sotto i portici.”

Le difficoltà di trovare una sede per il dormitorio invernale

L’allestimento del dormitorio invernale per senza tetto in via Bruxelles a Latina rappresenta una soluzione temporanea.

Così spiega il comune di Latina nel comunicato stampa:

“I fenomeni cosiddetti di emergenza, richiedono da un lato programmazione e visione di medio periodo, oltre che disponibilità di risorse capaci di garantire soluzioni immediate ogni volta che si manifestano. Ma l’aumento esponenziale del numero di persone che ogni giorno vanno purtroppo a consolidare l’esercito dei cosiddetti “nuovi poveri” mina alla radici ogni sforzo di programmazione, costringendo l’Amministrazione a dover affrontare nuovi problemi e contemporaneamente a trovare nuove e immediate soluzioni.

L’allestimento di un dormitorio invernale, in aggiunta a quello in funzione nell’intero arco dell’anno, passa attraverso un bando di gara e il conseguente affidamento a ditte o cooperative con il  compito di provvedere all’individuazione, alla locazione e alla gestione di uno spazio idoneo.

Spazio che non è mai di facile reperibilità. Vuoi perché servono superfici importanti e capaci di rispondere ai requisiti imposti dalla legge, ivi compreso quello della posizione centrale o semicentrale della struttura per consentire di essere agevolmente raggiunta a piedi dagli ospiti; vuoi perché non è mai agevole insediare, anche solo temporaneamente, una comunità di persone fragili e marginali in un contesto sociale che la maggior parte delle volte percepisce i “nuovi arrivati” come degli scomodi intrusi“.

Il dormitorio in via Bruxelles dopo aver ascoltato i residenti

La decisione di collocare il dormitorio invernale temporaneo in Via Bruxelles, presso il cosiddetto Colosseo, è arrivata dopo aver consultato i residenti, spiegano dal Comune di Latina.

Quando la cooperativa che gestisce il servizio ha avvisato l’Amministrazione di aver individuato la sede temporanea, il Sindaco e l’Assessore ai Servizi Sociali si sono subito preoccupati di incontrare una delegazione di residenti del cosiddetto “Colosseo” per assicurare loro la massima attenzione sul fronte della sicurezza e del decoro.

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Come da accordi, per garantire sicurezza e decoro la Polizia Locale presidia il dormitorio negli orari serali di accesso. Anche l’azienda che si occupa dell’igiene urbana se ne occupa costantemente.

Quella di Via Bruxelles è una sistemazione temporanea, che durerà fino alla data del 31 marzo prossimo. Dopo quella data l’immobile verrà definitivamente sgomberato e rilasciato dalla cooperativa che lo ha preso in locazione fino a quella data.

“Latina sia una città accogliente e pronta alla comprensione dei fenomeni di fragilità”

“Abbiamo mantenuto gli impegni presi con i residenti di via Bruxelles”, spiega il Sindaco di Latina Matilde Celentano.

“Credo di aver mantenuto anche l’impegno con l’intera città e con me stessa per fare in modo che Latina sia una città accogliente e pronta alla comprensione dei fenomeni di fragilità che non risparmiano nessuna città del mondo.

Un impegno, questo, che non mi impedisce di percepire e comprendere il disagio che tutti proviamo quando la marginalità e la povertà ci vengono messe prepotentemente davanti agli occhi.

Ma ritengo che ciascuno di noi debba trovare la forza, il coraggio e anche la voglia di non voltarsi dall’altra parte, ma di prendere atto della realtà e di saperla affrontare in maniera positiva e costruttiva. Come vediamo fare alle decine e decine di volontari che non esitano a mettersi quotidianamente a disposizione di quelli che non ce la fanno da soli e chiedono la solidarietà e l’aiuto della comunità che li ospita.

E se non tutti abbiamo quella speciale qualità che ci consente di votarci al sostegno dell’altro, dobbiamo comunque essere in grado di comprendere le difficoltà e la disperazione che segnano l’esistenza dei più deboli.”

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Minacce perfino ai volontari della Caritas: “ostentazione di ciò che non vorremmo mai essere”

L’assessore ai Servizi Sociali Michele Nasso da parte sua cita episodi di minacce ai volontari Caritas, con parole di condanna decise:

“Quello che vediamo accadere intorno al dormitorio non è diverso da quello che si verifica in prossimità della mensa dei poveri gestita dalla Caritas, dove mi si dice si sia arrivati al punto di rivolgere delle minacce perfino ai volontari che servono i pasti.

È inammissibile che l’attività di volontariato che rappresenta la parte più nobile dell’essere umano, venga presa di mira anziché essere incoraggiata e sostenuta per quello che fa. Senza i volontari, senza il sostegno delle parrocchie e del nostro Vescovo, la città sarebbe l’ostentazione di ciò che non vorremmo mai essere”.

Il sindaco di Latina rivendica quanto fatto per arginare il fenomeno delle occupazioni abusive

Il sindaco Celentano non accetta che non venga riconosciuto il lavoro dell’amministrazione per l’opera di bonifica e sgombero dei numerosi locali abusivamente occupati da persone senza alcun titolo e in alcuni casi dedite a pratiche illecite:

“Non riconoscere a questa amministrazione il merito di aver finalmente restituito dignità a un enorme condominio abitato da cittadini perbene, qual è il cosiddetto Colosseo, è ingiusto e inaccettabile da parte mia”, dichiara con fermezza la prima cittadina.


Leggi anche: Allacci abusivi, occupazioni e spaccio: a Latina Palazzo di Vetro e Colosseo sorvegliati speciali

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