importanti scostamenti nella retribuzione a seconda del Ccnl applicato

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Roma, 24 gennaio 2025 – Il dumping contrattuale, ovvero la proliferazione incontrollata dei contratti collettivi nazionali registrata negli ultimi anni, รจ stato il tema al centro del seminario organizzato dalla Commissione dell’Informazione del CNEL, presieduta dal consigliere Michele Tiraboschi. Durante lโ€™evento, esperti e ricercatori hanno analizzato le ricadute economiche e normative di questo fenomeno su imprese e lavoratori, con un focus specifico sul macrosettore terziario.

L’indagine, realizzata dal Dipartimento Economia โ€“ Osservatorio sul Terziario dellโ€™Universitร  degli Studi Roma TRE, ha preso in esame quattro contratti collettivi nazionali del macro settore terziario: oltre al CCNL TDS Confcommercio, siglato dalle organizzazioni sindacali Confederali Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs e dallโ€™associazione datoriale, il piรน diffuso, applicato allโ€™84,5% dei lavoratori del settore, pari piรน 2,4 milioni di addetti, altri 3 Contratti nazionali siglati da associazioni minoritarie applicati complessivamente al 3,3% degli addetti del settore.

Sui 4 Ccnl รจ stata svolta un’analisi comparativa della retribuzione mensile media riferita a 5 figure professionali: commesso addetto alla vendita, capo-reparto, specialista, sviluppatore software e impiegato amministrativo. L’indagine ha messo in luce importanti scostamenti della retribuzione a seconda del Ccnl applicato; ad esempio, sulla qualifica del commesso addetto alla vendita, le differenze arrivano a ben 415 euro mensili: dai 1.718,75 euro del Ccnl TDS Confcommercio, per il 4ยฐ livello medio, a 1.304,55 di altri contratti. Il differenziale retributivo รจ pari a 155 euro mensili per la qualifica del capo-reparto. Lo scostamento persiste anche nelle maggiorazioni applicabili; ad esempio, per il lavoro notturno (differenze del 5% fra i Ccnl), per il lavoro straordinario festivo (differenza del 16%), come pure nella maturazione di permessi retribuiti (da 104 ore annue a 32, a seconda del Ccnl applicato).

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Differenze notevoli riguardano poi i costi della partecipazione agli enti bilaterali per singolo inquadramento a carico dei lavoratori a cui vengono applicati i contratti in dumping. Per quanto riguarda la figura dell’apprendista, che coinvolge tipicamente i giovani, il differenziale retributivo, ad esempio prendendo a riferimento l’ultimo periodo di apprendistato, passa da una retribuzione lorda annua di 22.419,04 euro nel Ccnl TDS Confcommercio a 13.875,62 euro di altri contratti. L’indagine fa emergere inoltre che la retribuzione mensile dovuta a un cassiere comune inquadrato al livello IV al quale รจ applicato il Ccnl TDS Confcommercio รจ pari a un minimo tabellare di 1.716,68 euro mensili, a cui vanno aggiunti 2,07 euro mensili dovuti per il terzo elemento nazionale, ed eventualmente altri 58,15 euro nel caso in cui il lavoratore non sia stato iscritto ai fondi contrattuali e bilaterali, piรน la quattordicesima mensilitร . Altri contratti prevedono una retribuzione mensile pari a 1458,72 euro mensili a titolo di paga base conglobata, cui si aggiungono l’elemento perequativo regionale (che varia da 38 a 92 euro) piรน l’indennitร  di mancata contrattazione aziendale (per il lavoratore inquadrato in C2 รจ pari a 75 euro), mentre non รจ prevista la quattordicesima. Il differenziale per il cassiere, a conti fatti, ammonta a circa 250 euro mensili. Per la Fisascat Cisl questi scostamenti creano non solo una disparitร  tra i lavoratori sia in termini retributivi che contributivi, ma anche una competizione al ribasso tra le imprese, penalizzando le aziende piรน virtuose che investono sulla qualitร  e sulla tutela del lavoro.

ยซIl dumping โ€“ ha dichiarato il segretario generale Davide Guarini โ€“ รจ una piaga della contrattazione collettiva, sospinta dalle crisi economiche che si sono susseguite negli ultimi 15 anni e originata dalle associazioni non rappresentative, che produce concorrenza sleale a favore di chi li applica, tanto tra le imprese, quanto tra i lavoratoriยป. ยซNon solo differenze retributive, come evidenziato dallโ€™indagine presentata al Cnel – ha stigmatizzato il sindacalista – ma anche condizioni di lavoro peggiorative, con lโ€™utilizzo pressochรฉ illimitato della flessibilitร : deroghe al contingentamento dei contratti atipici, sotto inquadramento per figure professionali analoghe, aziendalizzazione in pejus del contratto nazionale, abbassamento delle tutele nel cambio dโ€™appalto. In taluni casi, si rende possibile al datore addirittura la sostituzione del lavoratore in sciopero con il ricorso al lavoro a termine, in sfregio alla Carta costituzionaleยป.

ยซCon il supporto delle istituzioni e lโ€™intervento legislativo – ha sottolineato Guarini – dobbiamo adoperarci per risolvere definitivamente questo fenomeno. La proposta della Fisascat รจ chiara, e cogliamo questa occasione per ribadirla: sulla base dei dati dellโ€™archivio CNEL-INPS, che indicano per ciascun contratto il numero di lavoratori cui esso รจ applicato, sโ€™individuino per ogni categoria i Ccnl che abbiano la maggiore rappresentativitร  comparata, conferendo loro efficacia erga omnes. Si utilizzi dunque il criterio della concreta applicazione del contratto collettivoยป. Guarini ha infine espresso apprezzamento per lโ€™operato della Commissione dell’Informazione del CNEL. Esercitando appieno una funzione di servizio pubblico โ€“ ha concluso il sindacalista โ€“ potenzia la trasparenza e la conoscenza delle dinamiche del mondo del lavoro e della contrattazione collettivaยป.



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