Nel villaggio isolato di Al-Luqa, Marwa Jamal Mohamed Sayed vive con il marito, reso invalido da un incidente, e i loro cinque figli, tra cui Ahmed, un bambino di 10 anni affetto da sindrome di Down. I pregiudizi e le pressioni sociali l’hanno spinta spesso a isolarsi.
Nel 2023, la sua vita è iniziato a cambiare grazie all’incontro con il progetto “Ro’ya”, finanziato dalla dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), che sostiene donne con disabilità o madri di bambini con disabilità.
Inclusività ed empowerment delle donne: i progetto in Egitto
“Ro’ya” – Inclusive empowerment per donne, ragazze e ragazzi nell’alto Egitto” è il nome del progetto che portiamo avanti con i nostri partner in Egitto: Save the Children Egitto, Humanity & Inclusion (HI), Giving Without Limits Association (GWLA), Friends e Al Betisaam. Collaboriamo in un approccio integrato che mira a modificare le norme sociali discriminatorie e a creare un ambiente inclusivo e favorevole per la partecipazione sociale ed economica di donne e giovani.
“Ro’ya” è un progetto rivolto a donne tra i 20 e i 35 anni e a giovani tra i 15 e 24anni, che nel Governatorato di Assiut nell’ alto Egitto vivono in condizioni di povertà, inclusi coloro che convivono con disabilità. L’iniziativa, infatti, si propone di ridurre le barriere sociali, culturali ed economiche che ostacolano la piena partecipazione di questi gruppi alla vita comunitaria e al mercato del lavoro.
Attraverso percorsi di formazione professionale, alfabetizzazione finanziaria, accesso a finanziamenti e iniziative di empowerment, il progetto favorisce l’avvio e la gestione di attività imprenditoriali sostenibili. Grazie al contributo della Cooperazione Italiana, il progetto interviene con azioni mirate come la creazione di associazioni di risparmio e prestito comunitario, programmi di formazione tecnica e imprenditoriale, e supporto personalizzato tramite mentoring e coaching. L’obiettivo è quello di rafforzare le competenze, aumentare le opportunità economiche e favorire la riduzione dei livelli di povertà ed esclusione sociale, generando un impatto positivo e duraturo sulle famiglie e sull’intera comunità di Assiut.
Marwa Jamal Mohamed Sayed è una delle donne sostenute dal progetto e la sua testimonianza mostra quanto il progetto abbia significato tanto per lei e per la sua famiglia, consentendole di andare oltre i pregiudizi e le barriere sociali. Ecco la sua storia:
La testimonianza di Marwa: oltre i pregiudizi
Prima di conoscere il progetto “Ro’ya”, Marwa viveva in una profonda situazione di isolamento e sconforto a causa della condizione familiare estremamente difficile. Portava con sé il peso delle responsabilità familiari ed era costretta a nascondere il figlio per lungo tempo. La mancanza di sostegno e le difficili condizioni di vita evidenziano una realtà complessa, segnata da emarginazione, assenza di servizi essenziali, pregiudizi verso la disabilità e profonde disparità di genere. Quando ha iniziato a partecipare al progetto “Ro’ya” – Inclusive empowerment per donne, ragazze e ragazzi nell’alto Egitto”, Marwa era sopraffatta dalla sfiducia, ma partecipando alle attività, ha compreso che il vero ostacolo non era suo figlio, ma i pregiudizi della società. Ha smesso di nascondere Ahmed e lo ha iscritto a programmi di sviluppo delle competenze, favorendo la sua integrazione.
Il cambiamento nella vita di Marwa
Oggi Marwa gestisce con orgoglio un piccolo allevamento di pecore, avviato grazie al supporto economico ricevuto dal progetto, con il sogno di espandersi e garantire un futuro migliore ai suoi figli. Il cambiamento ha coinvolto tutta la famiglia: suo marito ha iniziato a sostenerla nelle decisioni familiari e a difendere Ahmed dai giudizi esterni. Marwa ha anche promosso una cultura del risparmio tra i familiari e ha condiviso quanto appreso con le sue cognate.
“Grazie a ‘Ro’ya’ mi sento rinata. Ho imparato a credere in me stessa, a difendere mio figlio e a costruire qualcosa di concreto per il futuro della mia famiglia. Ahmed è una benedizione e oggi sogno di far crescere la mia attività per offrire a tutti i miei figli una vita dignitosa e serena.”
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