la strategia della giunta Serfilippi per una Fano più attrattiva

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione

 


Credi nel processo. Lo insegnano i tanti guru di oggi in materia di crescita personale. E, implicitamente, è quanto invita a fare anche l’amministrazione comunale di Fano, che ha ufficialmente dato il via a un percorso dichiaratamente lungo per il rilancio del turismo fanese, che passa soprattutto per un ripensamento delle strutture ricettive, per norme urbanistiche che agevolino il cambiamento e sull’arrivo di nuovi investitori. Senza dimenticare il marketing territoriale.

L’obiettivo è quello di rilanciare l’economia locale attraverso il turismo. “Ma serve concretezza – ha dichiarato il sindaco Luca Serfilippi -, e abbiamo da recuperare un sacco di tempo perso. La scorsa amministrazione si è limitata ad accontentare gli albergatori che, vuoi per le difficoltà vuoi per ragioni anagrafiche, hanno legittimamente chiesto di poter trasformare le loro strutture in appartamenti. Noi, invece, abbiamo una visione più ambiziosa”.

Questa ambizione si traduce anche in nuovi ‘format’ per le strutture ricettive. Con un solo faro: non perdere neppure un posto letto tra quelli già esistenti, anzi aumentarli il più possibile. Lo ha ribadito anche l’assessore al turismo Alberto Santorelli, non contento del fatto che durante l’ultima International Volley Cup promossa dalla Virtus ben due terzi delle 3mila persone arrivate abbiano dovuto alloggiare fuori Fano. Un dato che l’assessore vorrebbe rovesciare. Per farlo servono nuovi hotel, ma anche ripensare quelli esistenti. Non soltanto attraverso ammodernamenti strutturali sostenibili, ma anche introducendo novità come il condhotel, veri e propri condomini trasformati per il 60 per cento in alberghi, mentre la parte restante rimarrebbe residenziale. Si consentirà inoltre il cambio di superficie tra due hotel, a patto che si mantenga lo stesso numero di posti letto. L’idea è quella di prevedere norme per il cambio di destinazione d’uso di strutture alberghiere e turistiche (si pensi a quelle attualmente chiuse), mantenendo però la capacità ricettiva complessiva, come rimarcato anche dalla vicesindaca Loretta Manocchi. Altro modello è quello del glamping, campeggi di lusso per esperienze immersive nella natura o in mare. Una sorta di campeggio 2.0, a partire da un format che a Fano funziona molto. Sono infatti piazzole e bungalov a tenere alto il numero di arrivi in città, ma l’offerta ‘autoctona’ di servizi all inclusive all’interno dei campeggi fa sì che il resto della città non ne tragga un vantaggio economico.

Conto e carta

difficile da pignorare

 

Il focus sarà dunque sull’aumento dei posti letto complessivi, lavorando soprattutto sugli alberghi. Rispetto ai suoi diretti competitor (Pesaro e Senigallia), a livello alberghiero Fano ha un terzo dei posti letto. Vanno meglio gli alloggi privati, numeri che superano di poco quelli dei cugini pesaresi, ma che restano la metà rispetto a quelli dei ben più attrezzati senigalliesi. Ne consegue che il turismo fanese si regge soprattutto su strutture extra-alberghiere come i bed & breakfast e – appunto – i campeggi. E questo viene visto come un limite per attrarre gruppi e turisti legati al business. Anche per questo non si esclude una revisione del piano regolatore per la realizzazione di nuovi alberghi.

Che vi sia ancora tanto da fare lo dimostrano i dati del 2023 – gli ultimi tra quelli disponibili -, raccontano come la città sia ultima per arrivi in confronto a Pesaro e Senigallia, ma anche come da noi il turismo sia più stanziale: in media si resta per 5 giorni, praticamente come a Senigallia, mentre Pesaro (3,6) è più mordi e fuggi perché legata a eventi spot. A Fano la permanenza è quindi più prolungata, ma occorre essere più attrattivi. Da qui l’idea di lavorare sul brand e di stabilire collaborazioni con influencer e tour operator internazionali per essere più appetibili anche all’estero. “Fano – ha spiegato Serfilippi – ha una posizione baricentrica e una storia importante. Vogliamo un assetto diverso, con strutture moderne e che siano economicamente sostenibili, quindi con almeno 40 o 50 posti letti. Altrimenti nessuno verrebbe a investire da noi, perché non gli converrebbe. Meglio avere addirittura strutture da 150, utili per creare anche una sala congressi, che da noi manca. Si pensi al Tag Hotel, che è sempre pieno”.

L’altra sfida, poi, è destagionalizzare: quattro turisti su cinque vengono a Fano d’estate. “Eppure in quanto a cultura non siamo secondi a nessuno – ha ribadito il sindaco -, ma dobbiamo fare molto di più per valorizzarla, e metterci in rete con gli altri centri culturali come Urbino e Gradara”. Per rendersi più interessanti anche negli altri mesi dell’anno si pensa alla creazione di pacchetti esperienziali legati a cultura, enogastronomia, sport e benessere, a incentivare il turismo termale, congressuale e sportivo, ma anche a migliorare la connettività delle piattaforme digitali. È necessario anche un portale unico per le prenotazioni, che si deve affiancare a una maggiore visibilità sui canali digitali.

Nel frattempo l’amministrazione comunale intende rimboccarsi le maniche, perché una strategia più aggressiva sul fronte dell’attrattività turistica richiede anche interventi strutturali. “Dovremo riqualificare il lungomare e investire ancora di più nell’impiantistica sportiva”, hanno sottolineato Serfilippi e Santorelli. È anche da qui che passa quel famoso processo in cui credere.

Per le tue foto e segnalazioni, per ascoltare il radiogiornale di Vivere Fano e per ricevere le nostre notizie in tempo reale iscriviti al nostro servizio gratuito di messaggistica:



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Microcredito

per le aziende

 

Source link