sul confine (reale o del cuore)- Corriere.it

Confini fisici, come nell’Italia del Ventennio, oppure emotivi, come nelle giovani generazioni divise tra vita digitale e mondo esterno: sono storie di relazioni e divisioni, di sfide, di sopravvivenze al limite, i titoli che entrano nella longlist del primo Premio Letterario Valle d’Aosta (organizzato dall’Assessorato Beni e Attivit� culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali della Regione autonoma).

Su una sessantina di libri candidati per questa edizione d’esordio del riconoscimento, dedicata al tema del confine, la giuria presieduta da Paolo Giordano e composta da Laura Marzi, Stefano Petrocchi, Veronica Raimo e Simonetta Sciandivasci, ha annunciato ieri i dieci libri selezionati, che si contenderanno la finale.

In ordine alfabetico per autore, i titoli in lizza sono: il romanzo Bambino (Einaudi) di Marco Balzano, che va alle radici della ferocia di una camicia nera triestina; Il dolore non esiste (Mondadori) di Ilaria Bernardini, sul sogno della boxe come affermazione personale per una giovane donna; il Dizionario segreto d’infanzia (Topipittori) di Arianna Giorgia Bonazzi, un’infanzia rievocata sul filo di ricordi, parole e fantasticherie; Il male che non c’� (Bompiani) di Giulia Caminito, che narra l’isolamento e l’ipocondria di una generazione; Rosy (Mondadori) di Alessandra Carati, una discesa nell’abisso della strage di Erba; Missitalia (La nave di Teseo) di Claudia Durastanti, ritratto di un Sud sospeso tra passato, presente e futuro. E ancora: Tecniche di nascondimento per adulti (Italo Svevo) di Carmen Gallo, tra manuale di fuga e identikit del presente; Incompletezza (Ponte alle Grazie) di Deborah Gambetta, sul genio e la vita tormentata del matematico Kurt G�del; i racconti di Piccoli miracoli e altri tradimenti (Feltrinelli) di Valeria Parrella, carrellata di eroismi e tranelli quotidiani; Invernale (La nave di Teseo) di Dario Voltolini, storia familiare di un rapporto in extremis tra padre e figlio.

In questa �decina�, come ha sottolineato il presidente di giuria Giordano, si affiancano narrazioni differenti, raccolte di racconti, biografie, romanzi storici, realistici e fantastici: �Credo che la selezione di quest’anno rispecchi non solo le diverse sensibilit� letterarie della giuria ma la variet� stessa del panorama letterario italiano, dove i romanzi di invenzione si alternano sempre di pi� a forme spurie, ibride�.

E ha concluso: �Accanto a opere che hanno gi� avuto visibilit� altrove, siamo fieri di metterne in risalto altre, meno evidenti. Soprattutto a questo, dopotutto, servono i premi, o almeno � cos� che noi abbiamo interpretato quello della Valle d’Aosta: come una possibilit� in pi� di orientamento, per chi legge, verso libri di valore, in un’offerta sempre pi� sconfinata e frastornante�.

L’annuncio dei tre finalisti avverr� entro il mese di marzo, e la cerimonia di premiazione si svolger� ad Aosta in tre giornate, da gioved� 10 a sabato 12 aprile, con incontri ed eventi che metteranno in rilievo la relazione tra la letteratura italiana e la Valle d’Aosta, terra di forti lettori. Due menzioni speciali andranno inoltre a un’opera di saggistica sul tema del confine e a un’opera prima.

Il premio � figlio di un’iniziativa storica come la Saison culturelle valdostana (e la sua costola, la Saison Litt�rature), come ribadisce Jean-Pierre Guichardaz, assessore ai Beni e alle Attivit� culturali, soddisfatto per l’accoglienza riservata alla prima edizione: �L’invito che abbiamo lanciato � stato ben accolto e il numero delle adesioni, insieme alla variet� e originalit� delle opere, lo conferma. Questo premio � un’iniziativa alla quale teniamo molto, poich� fa parte di un ampio lavoro portato avanti negli anni per promuovere la lettura e le iniziative legate al mondo del libro. Crediamo fermamente che la promozione della lettura sia fondamentale per la crescita culturale della nostra comunit�.