Multe annullate a tutti gli automobilisti ingiustamente multati, nei mesi estivi, per il cantiere di via Nomentana che aveva costretto il traffico automobilistico a deviare sulla corsia preferenziale, dove le telecamere non erano state disattivate e hanno continuato a sanzionare tutte le macchine passate da lì. Accertato l’errore – dovuto alla mancata segnalazione da parte della ditta che stava eseguendo i lavori e aveva chiuso la carreggiata dedicata al traffico privato – l’amministrazione capitolina e la polizia locale hanno rapidamente risolto la questione, pur non avendone diretta responsabilità . Chi ha regolarmente compilato il modulo approntato negli uffici di via Ostiense, infatti, non dovrà pagare nulla. Chi ancora non l’ha fatto, invece, deve affrettarsi: il termine per presentare il reclamo scade 60 giorni dopo la data di effettiva notifica della contravvenzione da 98,40 euro (ridotti a 73,50 in caso di pagamento entro cinque giorni). Non si sono comunque segnalate criticità nelle procedure seguite per chiudere questo capitolo.
LA VICENDA
Tutto nasce in pieno luglio, quando vengono avviati i lavori di riqualificazione di via Nomentana, eseguiti dall’Anas. I cantieri, in tranche successive fino a settembre, toccano tutto il tratto compreso tra Porta Pia e la Batteria Nomentana. Gli interventi si svolgono prevalentemente in orario notturno (dalle 22 alle 6) ma con la necessità di restringere la carreggiata in diversi punti, in una strada comunque percorsa da tante macchine anche nella fascia serale. L’errore fatale (anche se poi riparato) è avvenuto nel tratto a ridosso dell’incrocio con via Asmara e via di Sant’Angela Merici, quasi all’altezza di villa Leopardi. Lì la corsia preferenziale è protetta da telecamere che rilevano automaticamente le invasioni da parte di veicoli non autorizzati, avviando così il processo di invio della contravvenzione agli intestatari dei mezzi colti sul fatto. In questo caso, però, le auto e le moto erano obbligate, durante i lavori, a utilizzare la parte di carreggiata abitualmente riservata a bus e taxi. La ditta che stava eseguendo i lavori, secondo quanto ricostruito dalla polizia locale, ha però dimenticato di comunicare tempestivamente il restringimento di via Nomentana (e la conseguente deviazione sulla preferenziale). Un avviso che, secondo le norme, andava trasmesso sia all’Agenzia della mobilità (che controlla il funzionamento delle telecamere e avrebbe potuto spegnerle) sia alla polizia locale, che avrebbe così bloccato l’emissione delle contravvenzioni.
L’ITER
La procedura, peraltro, era stata chiarita nella determinazione dirigenziale firmata dalla vice comandante della polizia locale Donatella Scafati – che dirige pianificazione e servizi operativi – proprio per i cantieri di via Nomentana: le imprese, si legge nel provvedimento «hanno l’obbligo di segnalare ai rispettivi gruppi di polizia locale, quotidianamente, ogni tratta interessata dai lavori con apposita comunicazione che rechi indicazione del tratto di strada, l’orario di inizio e di termine degli stessi e se durante le lavorazioni sia stato necessario effettuare deviazioni del traffico ordinario sulle corsie riservate ai mezzi pubblici». Anche perché, sempre secondo la direttiva, i vigili urbani, una volta «ricevuta la comunicazione, avranno cura di verificare se il tratto di corsia preferenziale» interessato dalla deviazione «sia oggetto di controllo elettronico da remoto delle violazioni», sospendendo in questo caso l’iter di emissione delle multe. Saltata questa procedura, sono scattate in automatico le multe a carico di centinaia di automobilisti (e motociclisti) per «violazione del divieto di circolazione nelle corsie riservate ai mezzi pubblici di trasporto». Agli utenti della strada ingiustamente sanzionati, quindi, non è rimasto che compilare il modulo per il ricorso.
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